Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
triste, amareggiato e deluso
non ho parole
Ultima modifica di sciadurel; 03-04-14 alle 07:44
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Anche io ho un tanko:
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Il cardinale raggruppa le pecorelle smarrite:
3 aprile 2014
- Invia ad un amico
- Scrivi al Tgcom24
- Stampa
Secessionisti veneti, card. Bagnasco: "L'Italia è una sola, no alla violenza"
Genova, "la questione della decentralizzazione di alcune funzioni va vista in un'ottica di collaborazione, di unità del Paese", ha detto il presidente della Cei in merito alla vicenda dei secessionisti arrestati
12:26 - Il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, interviene in merito alla vicenda dei secessionisti veneti arrestati: "L'Italia è una sola". "Ogni forma di violenza è sempre da ripudiare", anche se "le difficoltà ci sono per tutti, non solo per una parte del Paese e sono anche gravi", ha detto il cardinale a Genova. "La questione della decentralizzazione di alcune funzioni va vista in un'ottica di non violenza, di collaborazione, di unità del Paese".
"Va comunque fatta salva l'unità, non solo ideale e storica, ma effettiva dell'Italia", ha aggiunto l'arcivescovo del capoluogo ligure a margine della Messa celebrata alla Ansaldo Energia.
Secessionisti veneti, card. Bagnasco: "L'Italia è una sola, no alla violenza" - Tgcom24
che la chiesa pensi ai cazzi suoi che ne ha tanti .
L'errore fu fatto da Borghezio.
Quando si proclamò nel 1996 la secessione, anche se a roma sapevano che era una farsa, tuttavia
molti si preoccupavano .
La Chiesa sapeva che Bossi era al servizio di roma tuttavia era consapevole che il desiderio di libertà non è mai da sottovalutare e poi non erano convinti sulla capacità imbonitrice di Bossi, ed allora una delegazione leghista fu invitata in Vaticano.
Tra quanto si parlò fu anche chiesto se lo Stato eventuale della Padania avrebbe dato la percentuale sull'irpef come faceva lo stato italiano.
Borghezio disse di si e non solo, la percentuale sarebbe stata aumentata.
Poi fu chiesto e a chi verrebbe data la somma e qui la delegazione leghista disse: al cardinale che comanderà la chiesa padana.
Questo non si doveva dire, i soldi devono andare a roma.
Qualunque politico, che voglia fare lo statista, sa che sono i soldi che fanno il Papa e se la chiesa della Padania avesse avuto i soldi che venivano dalla percentuale della valanga di tasse pagate, avrebbe comandato di più, avrebbe dominato contro la casta romana.
Bisognava dire che i soldi sarebbero stati mandati a roma, perché la chiesa della Padania sarebbe stata sotto il patrimonio linguistico italiano, e la messa si poteva celebrare in italiano ergo i soldi andavano a roma.
Si è sopportato il latino, lingua da secoli non usata, si poteva sopportare la lingua italiana a messa.
Da quel momento la Chiesa romana vedeva sparire la gestione dei soldi Padani.
I Padani non possono in un colpo solo mettersi contro i ladri politici di roma, e contro la Chiesa romana.
Fu un disastro, Borghezio non sapeva a fondo che sono i soldi a tenere su la Chiesa romana.
La Chiesa tedesca che ha tanti soldi ha fatto il Papa polacco per abbattere il muro di Berlino, e poi subito il Papa tedesco Benedetto .
Ma adesso son arrivati i Gesuiti ad inquadrare la situazione.
Se riescono.
Ultima modifica di jotsecondo; 03-04-14 alle 14:21
O si taglia o il caos
alla chiesa non sono scemi. sapevano benissimo chi era bossi e cosa faceva. sapevano anche che Borghezio viene usato per certe cose (ora non più) e che quello che diceva non aveva nessuna importanza, dato che solo il capo comandava e gli altri erano solo degli omaggiatori bossi-bossi-bossi legati a filo doppio alle fortune del capo.
adesso gli trema le sghega anche a loro. che vadano a omaggiare il tetragramma.