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  1. #31
    Liberale Cattivo
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da v!olet Visualizza Messaggio
    già, molto semplice.
    quanti punti del vostro programma dobbiamo sottoscrivere noi?

    nessuno? allora ci posso pensare.
    In realtà nessuno in quanto purtroppo non avete eletto nessuno al parlamento per sottoscriverli e votarli.
    Ultima modifica di Supermario; 27-12-13 alle 00:38
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  2. #32
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Rispondo alle osservazioni di Furioso sul VOTO ON LINE poste in questa discussione:

    http://forum.termometropolitico.it/6...2010-a-27.html


    Citazione Originariamente Scritto da furioso2013 Visualizza Messaggio
    io non dico che in astratto la tua idea sia sbagliata ma, vediamo di rifletterci un momento.
    Nel caso oggetto del 3d, se seguo il tuo ragionamento, il voto via web non si sarebbe dovuto avere
    ma anche se fosse vediamo un po'.


    tu ti sentiresti in grado di dare il tuo voto ad una determinata legge che determini come e chi debba controllare i voti ?
    io no, nel senso che posso dire che ci vuole un controllo veloce e fatto bene, ma non ho le conoscenze giuridiche per determinare quel sia il procedimento migliore.
    ma prendiamo anche altri argomenti:
    il metodo stamina: tu hai le competenze scientifiche per valutarlo oggettivamente ? io no !
    e pure le forme di energia alternativa hai le competenze scientifiche per giudicare quale sia il metodo migliore dove lo stato deve investire ?
    ma lo stesso vale per la tav, dove fare le discariche, dove fa passare una ferrovia, una strada.....


    il voto popolare come intendi tu può valere nei casi in cui ci sia di mezzo l'etica, il costume, la morale o comunque dove non necessitino conoscenze specifiche.
    as esempio le adozioni gay, la fecondazione assistita, la dolce morte.
    la legalizzaione di droghe , il divieto o meno di fumo,
    inasprire le multe pe chi abbanodna i rifiuti per terra o li getta nelle acque (parlo di rifiuti normali, il classico saccettino)
    inasprire le pene per hi cuasa danni sotto l'effetto di alcool, droghe.
    ma anche in questo è difficle che un cittadino normale sappia dire poi come deve essere la legge precisa e quindi votarla.
    questo è compito della politica.
    quindi mi va bene il voto popolare per dare ulteriori indicazioni politiche, ma come attuarle, come trasformarle in legge spetta ai politici, almeno fino a quando abbiamo parlamentare.
    poi si puà decidere di adottare al loro posto un super computer che prende "input" dal web, ma la vedo abbastanza improbabile oltre che pericolosa come strada non ti sembra ?

    1 - per quel che riguarda il controllo dei voti, se la votazione fosse ON LINE questo controllo sarebbe integrato nello stesso sistema di voto, che dovrebbe utilizzare algoritmi open souce, quindi accessibili a chiunque mastichi di informatica. Non ci sarebbe quindi un unico controllo, ma molti controlli. Io non ne capisco molto di informatica, però osservo che le banche usano sistemi che garantiscono la privacy e la sicurezza delle transazioni. Perché non adottare lo stesso sistema?

    2 - il voto PERMANENTE ON LINE non esclude certamente la necessità di avvalersi di esperti della materia specifica per valutare determinati progetti di legge: i partiti avrebbero comunque il ruolo di dare indicazioni sul voto. Un mio suggerimento personale sarebbe quello di coinvolgere in permanenza le università e altri istituti specialistici per avere pareri su ogni argomento legislativo, coinvolgendo anche gli studenti, che uscirebbero dalle università per lo meno consapevoli di come si fanno le leggi e di come queste vanno valutate;

    3 - il voto ON LINE non dovrebbe, a parer mio, essere attivato per ogni minimo provvedimento, in quanto non c'è la materiale disponibilità delle persone ad essere sempre presenti con il loro voto. Può invece essere determinante in quelle norme che coinvolgono tutto il Paese e che richiedono una presa di coscienza popolare, al fine di evitare che pochi oligarchi, lobbisti, manigoldi e truffatori, riescano a metterci dentro interessi loschi.

    4 - altra caratteristica del VOTO ON LINE dovrebbe essere quella di poter distituire qualsiasi pubblico amministratore, a partire dei parlamentari fino all'ultimo degli assessori del più piccolo Comune italiano. Questo strumento va di pari passo con il concetto di trasparenza totale di ogni atto amministrativo, per dare modo a tutti di poter controllare gli atti pubblici e farsene un giudizio. In questo, un ruolo importantissimo lo vedo nella stampa, le televisioni, le radio, e internet, dove ogni voce di dissenso informato potrebbe farsi valere.

    Poi, se uno non ne vuole sapere, pace all'anima sua, ma è la stessa cosa che succede adesso, a ragione, mentre non sarebbe giustificato se al cittadino si offrono gli strumenti per avere più potere sui politici. Con l'attuazione di uno strumento del genere, i comportamenti dei politici e dei pubblici amministratori cambieranno radicalmente; di questo sono convinto. E sicuramente sarà un cambiamento a tutto vantaggio di noi cittadini comuni.
    Ultima modifica di Roberto il Guiscardo; 13-01-14 alle 10:16

  3. #33
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Ecco. Siamo arrivati a Renzi:

    se esistesse già lo strumento del voto on line accessibile a tutti i cittadini dotati di documento di identificazione (codice fiscale, numero di carta di identità... e password), le quotazioni di Renzi nei giorni scorsi sarebbero arrivate ad un livello altissimo, a conferma del momento felice per questa persona, che giustamente si sente legittimato dal voto popolare di appena due milioni di persone (dico "appena" in riferimento ai 50 milioni di aventi diritto al voto in Italia, naturalmente). Ora, con questa trovata di invitare berlusconi nella sede stessa del PD, questo stesso strumento sarebbe stato preziosissimo per dare subito un quadro più chiaro di come gli italiani hanno reagito a questo fatto. E forse anche Renzi stesso avrebbe potuto orientare meglio il suo atteggiamento.

    Purtroppo questo strumento non c'è (o, direi, non c'è ancora) e Renzi può sostenere, senza prove, che quello che sta facendo è condiviso da chi gli ha dato il voto alle primarie. In effetti questo, invece, non lo sappiamo.

    Questo è un ulteriore esempio di come gli italiani, con lo strumento del voto on line, avrebbero potuto influenzare gli avvenimenti politici e la fortuna di certi personaggi.
    Ultima modifica di Roberto il Guiscardo; 19-01-14 alle 00:14

  4. #34
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Finite le elezioni, il Partito Liberale è riuscito a far eleggere alla Camera dei Deputati ben tre candidati delle proprie liste.

    Come promesso amici vi invito a discutere fra voi e a produrre un disegno di legge definitivo sulla democrazia diretta.

    Sarà mia personale responsabilità portarlo in un futuro consiglio dei ministri e sottoporlo alla maggioranza.
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  5. #35
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    Finite le elezioni, il Partito Liberale è riuscito a far eleggere alla Camera dei Deputati ben tre candidati delle proprie liste.

    Come promesso amici vi invito a discutere fra voi e a produrre un disegno di legge definitivo sulla democrazia diretta.

    Sarà mia personale responsabilità portarlo in un futuro consiglio dei ministri e sottoporlo alla maggioranza.
    Considerando che si tratterebbe di una riforma Costituzionale o che almeno riguarderebbe i regolemanti quella sarebbe materia del Senato, mi sa.

    Comunque, per quel che conta mi impegno a sostenere con gli amici di PL la proposta, se condivisibile.
    C. De Gaulle: "l'Italia non è un paese povero. E' un povero paese".

  6. #36
    Liberale Cattivo
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da Garat Visualizza Messaggio
    Considerando che si tratterebbe di una riforma Costituzionale o che almeno riguarderebbe i regolemanti quella sarebbe materia del Senato, mi sa.

    Comunque, per quel che conta mi impegno a sostenere con gli amici di PL la proposta, se condivisibile.


    Dovrebbe essere una riforma costituzionale delle costituzione italiana, indirizzata come "suggerimento" alle istituzioni italiane, e non una modifica costituzionale delle costituzione propria di TPOL.
    Quindi penso che sia di competenza della camera dei deputati.
    Se Garat troverà la proposta condivisibile saremo lieti di avere anche il suo appoggio.
    "I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri."

  7. #37
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Citazione Originariamente Scritto da Supermario Visualizza Messaggio
    Finite le elezioni, il Partito Liberale è riuscito a far eleggere alla Camera dei Deputati ben tre candidati delle proprie liste.

    Come promesso amici vi invito a discutere fra voi e a produrre un disegno di legge definitivo sulla democrazia diretta.

    Sarà mia personale responsabilità portarlo in un futuro consiglio dei ministri e sottoporlo alla maggioranza.

    Grazie per l'ooportunità. Cercheremo di afre del nostro meglio. Naturalmente chiunque, anche chi non ha aderito al Partito del Voto On Line, può partecipare alla discussione con critiche, spunti, integrazioni e via cantando. Una legge è pere tutti i cittadini, ed è quindi giusto e opportuno che alla sua stesura possa partecipare chiunque.

  8. #38
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Nel frattempo vorrei integrare le riflessioni su Renzi e la sua ascesa tramite le primarie.

    E' vero che ci sono state anche primarie in precedenza, ma c'è da dire che furono fatte un po' formalmente, specialmente le prime due, con i vincitori chiaramente già decisi prima in sede di direttivo.

    Nel 2005 vinse Prodi con un rotondo 74% e oltre 4 milioni di votanti; in quell'occasione si decideva il leader della coalizione per le elezioni del 2006;

    nel 2007 si fecero le primarie per l'elezione del segratario dell'allora nascente PD, e anche in quel caso il vincitore, Veltroni, ebbe una percentuale amplissima (75%) su 3 milioni e mezzo di votanti;

    Ma le prime primarie un po' combattute sono state quelle del 2009, quando già Renzi stava iniziando a mettersi in evidenza all'attenzione del media, e le vinse Bersani con oltre il 50% contro Franceschini e Ignazio Marino;

    Nel 2012 ci dovette essere un ballottaggio per le primarie di coalizione, e Bersani si impose su Renzi con quasi il doppio dei voti (60% contro 39%)


    Diciamo che, forzando un po' il ragionamento, tutti quelli che hanno vinto, lo hanno fatto con margini molto grandi rispetto agli avversari (tranne forse quella del 2012 al primo turno, ma secondo me più per una questione di numero di candidati che altro; infatti al secondo turno si è tornati all'andazzo delle precedenti primarie). Benissimo: cosa ha comportato, questa larga vittoria designata dai cittadini votanti...? Stando ai risultati, non si dovrebbe essere troppo entusiasti del sistema, visto che Prodi nel 2006 vinse di stramacchio, Veltroni fu battuto nel 2008, e Bersani sappiamo bene in che modo ha vinto nel 2013. Alla fine i soggetti scelti dal voto popolare non si sono dimostrati poi tanto all'altezza! Che cosa era successo?? Avevano sbagliato i cittadini a votarli...???

    Forse no: quei poveri cittadini in realtà non avevano alternative, e non le avevano, perché quei nomi erano usciti dalle stesse discussioni dei politici dei direttivi o dalle pressioni dei media; non c'è stata, in realtà, una vera e propria selezione "naturale" per far salire in lista le persone più adatte, ma ancora una volta, come nelle elezioni in cui periodicamente siamo chiamati ad eleggere i nostri rappresentanti, i cittadini sono stati chiamati a "ratificare" una selezione già fatta da altri, una scelta fatta dai responsabili di partito.

    Cosa significa, quindi, tutto ciò? Che conclusione se ne può trarre da constatazioni di questo tipo? Quella che faccio io, è la stessa che sto sostenendo da tempo: i cittadini non sono pienamente liberi, nemmeno quando si vota; essi possono eleggere solo i loro rappresentanti, ma poi cosa combinano questi rappresentanti non è più nelle capacità di influenza degli stessi cittadini che li hanno eletti. E quindi...?

    E quindi. E quindi i cittadini devono avere la possibilità di "aggiustare" il loro voto man mano che si svolgono gli avvenimenti, che i politici cominciano ad agire, a fare dichiarazioni, a impostare azioni politiche, economiche, sociali. Non è possibile, con un voto solo, dare indicazioni chiare. I politici lo sanno e ci marciano, facendo promesse, prendendo impegni, che quasi sempre non vengono mantenuti, ma tanto ormai, l'elezione c'è stata! e se ne parla dopo 5 anni! E in questo frattempo...? Cosa succede...? Succede che gli italiani non hanno più alcuna possibilità di influire sulle scelte dei politici.

    Prendiamo Renzi e berlusconi: prima delle primarie si sentiva Renzi dire che con berlusconi era Game Over, partita chiusa. Dopo essere stato legittimato con il 70% dei voti alle primarie del PD (di nuovo, guarda caso, questa percentuale altissima per il vincitore!) per combinazione berlusconi è diventato un interlocutore privilegiato! Ora Renzi va avanti, forte della sua legittimazione popolare, ma in realtà non si sa se chi gli ha dato il voto, approva questo cambio di atteggiamento.

    Quindi...? E quindi, con uno strumento di VOTO PERMANENTE, fatto con un sistema pratico e veloce, cioè ON LINE, in modo da consentire a chiunque di votare nei ritagli del suo tempo, i cittadini avrebbero potuto dare indicazioni molto più chiare su quelle che sono le loro intenzioni e volontà.

    Questo lo scopo del VOTO ON LINE PERMANENTE: i cittadini non si sostituirebbero ai politici, che continuerebbero a dirigere il Paese, ma non sarebbero più completamente liberi nelle loro scelte. E se il gradimento popolare scendesse al di sotto di un certo livello, potrebbero essere addirittura destituiti dal loro incarico. Questo è un bene o un male? Secondo me è un bene.
    Ultima modifica di Roberto il Guiscardo; 20-01-14 alle 10:36

  9. #39
    ascpe' mo' vengo!
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    Una delle proposte che ritengo valga la pena di portare avanti, insieme a quella fondamentale e che dà il nome stesso al partito, potrebbe essere quella della MONETA COMPLEMENTARE utilizzabile all'interno di un circuito in cui viga il sistema del BARATTO:

    Ormita, BexB, Sardex... sono solo alcuni dei circuiti di moneta complementare già attivi sul nostro territorio, che consentono scambi di merci con merci, di servizi con servizi, di merci con servizi e servizi con merci. Il tutto senza utilizzare l'euro. Si potrebbe dire: se l'euro è il problema, ebbene non lo usiamo!

    A qualcuno, o ai molti, sembrerebbe una boutade, una battuta cretina, una cosa che non sta né in cielo né in terra: "ma che', siamo tornati al tempo delle caverne!? Siamo tornati a quando barattavano le pecore con le caciotte??"

    E invece no: il baratto è una cosa seria. A patto che sia fatto seriamente. Il segreto è semplice: utilizzare una unità di conto come strumento intermediario negli scambi. Funziona così:

    1 - Vincenzo realizza un impianto elettrico a casa di Antonio, e non viene pagato in euro, ma in crediti, diciamo che un credito vale quanto un euro; Antonio riconosce a Vincenzo 700 crediti, che Vincenzo incamera sul suo conto. Si tratta di un conto speciale, non è aperto in una banca qualsiasi, ma nella banca del baratto: un conto in crediti, senza interessi né attivi né passivi, senza spese di conto, nè imposte di bollo.

    2 - Vincenzo con questi crediti compra del materiale per il suo lavoro... lampade, prese, fili... per un importo di 400 crediti, che riconosce a Enrico, che ha una rivendita di materiali elettrici; per gli altri 300 crediti, compra un paio di scarpe e una cassetta di vini pregiati per sé, pagando le scarpe a Saverio con 150 crediti e i vini a Nicola con altri 150 crediti.

    3 - Nicola va da Antonio, che si è fatto fare l'impianto da Vincenzo. Antonio fa il gommista: con i 150 crediti recuperati da Vincenzo, si fa cambiare gli pneumatici dell'auto, e in più aggiunge altri 150 debiti, che vengono detratti dal suo conto.

    e così via: chi è in rosso sul conto, salderà i propri debiti non con denaro, né interessi, ma con il proprio lavoro, o fornendo merci e prodotti ad altri membri del circuito. Chi ha sul conto crediti in positivo, tenderà a spenderli presso altri membri del circuito, perché quei crediti sul conto non gli servono a nient'altro: non gli fruttano interessi. Potrebbero servirgli a comprare, chessò, anche un appartamento, se nel circuito qualche membro iscritto vende un immobile, ma allora dovrà mettere da parte molti crediti, dovrà lavorare molto, e potrà anche indebitarsi, fino ad un certo punto, e poi pagherà il suo debito lavorando e fornendo merci agli altri membri. Certo, tutto ha un limite, non ci si potrà indebitare per grosse somme e non ci si potrà continuare ad indebitare senza fornire allo stesso tempo il proprio lavoro e merci agli altri membri. Ci sarà un controllo. La banca del baratto sorveglierà l'operato dei membri, e avviserà chi si sta indebitando troppo che è tempo di fornire lavoro o merci per ridurre il rosso. Chi ha troppi crediti sarà avvisato allo stesso modo: "è tempo di spendere i tuoi crediti, non puoi accumulare soltanto".

    Qual'è il vantaggio di questo sistema...? Non uno, ma tanti.

    1 - indipendenza dal circuito bancario per prestiti o mutui a tassi esosi;

    2 - stimolo allo scambio di merci e servizi (i crediti sui conti non fruttano, e il credito accumulato non si può convertire in euro: l'unità di baratto è inconvertibile)

    3 - aiuto all'economia di un territorio, sviluppo degli scambi all'interno di una certa zona, più o meno grande.

    4 - aiuto ad eliminare la disoccupazione: se l'unico modo per pagare i propri debiti è lavorare, gli stessi creditori solleciteranno i debitori a saldare i debiti con il lavoro o con la fornitura di merci

    E d'un tratto, ci si renderebbe conto che l'unità di scambio, quella utilizzata per contabilizzare i crediti e i debiti all'interno del circuito, svolge davvero il compito per cui dovrebbe essere emessa una moneta: agevolare gli scambi economici! Non è possibile tesaurizzare questa moneta, non essendo convertibile con nessun'altra moneta reale e non fruttando interessi; la si deve per forza spendere.

    In Svizzera è dagli anni '30 attivo il WIR, e se ancora funziona, vuol dire che questa idea ha una sua valenza reale.

    Riflettiamo su questa proposta. Il circuito potrebbe anche comprendere tutta l'Italia, e l'unità di conto potrebbe affiancare semplicemente l'euro, non sostituirlo. Un operatore economico, un'azienda, un professionista, un artigiano, potrebbero operare indifferentemente sul circuito del baratto e, all'esterno di esso, utilizzando l'euro. A loro scelta e a seconda delle occasioni e opportunità che si presenteranno loro.

  10. #40
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    Predefinito Re: Partito del voto on line

    http://forum.termometropolitico.it/6...endamento.html
    Invito tutti gli iscritti, elettori e simpatizzanti del Partito del Voto Online a leggere e commentare qui il thread sopra indicato riguardante le modifiche alla legge elettorale, per il prossimo turno, che si terrà in concomitanza con le elezioni europee. E' necessario che esprimiamo la nostra opinione e le eventuali proposte di modifica, prima che la nuova legge venga approvata dal Senato di TP-POL
    Ultima modifica di i-alca; 21-04-14 alle 15:50
    Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada non ne uscirete vivi. - Robert Oppenheimer
    Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati. - B.B.
    POL Progressista

 

 
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