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    Predefinito Ammazziamo il gattopardo!

    Questo il titolo del libro di Aaln Friedman, che MAI scrive od interviene a caso.
    La cosa ha una sua notevole importanza, per cui ho pensato bene di approfondire l'argomento.
    Riporto prima un articolo trovato su internet, che come altri tenta di dare delle motivazioni, come sempre sanno fare semplicisticamente i nostri giornalai, sulla base dei fatti ultimi.
    E poi un'analisi approfondita, secondo il suo stile, del grandissimo e sempre lucido Jot.

    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...yGLDeFL6V1aggA




    Alan Friedman, Giorgio Napolitano e le teorie della cospirazione

    Tostato da Alessandro Sapio

    Le elezioni politiche del 2013 hanno dimostrato, ancora una volta, l’impossibilità di smacchiare il giaguaro. Ancora più longevo è il gattopardo, che opprime gli abitanti della penisola da molto prima che Tomasi di Lampedusa imparasse a scrivere. “Ammazziamo il gattopardo” è il nuovo libro di Alan Friedman, edito da Rizzoli; il suo titolo esprime un’esortazione sacrosanta; le proposte contenute nelle sue pagine meritano approfondimenti. Per il momento, però, Friedman è riuscito soltanto a far traballare la poltrona di Giorgio Napolitano, peraltro con la decisiva complicità di chi ha rivelato (Carlo De Benedetti, Romano Prodi) o non smentito (Mario Monti) le consultazioni, condotte ben 5 mesi prima della caduta del governo Berlusconi, con cui il Presidente della Repubblica sondò la disponibilità del professore bocconiano ad assumere la guida dell’esecutivo.

    Tra l’apparente candore di Prodi e De Benedetti e l’imbarazzo di Monti, spuntano congetture sui veri motivi dell’inchiesta di Friedman. Secondo alcuni, il giornalista americano è il sicario di una cospirazione intenzionata a screditare Napolitano, non più gradito ai “poteri forti”, magari per fare posto a Mario Draghi e regalare la presidenza della BCE alla tecnocrazia filo-tedesca (si vedano l’articolo di Marcello Foa per Il Giornale e i blog di Francesco Amodeo e Aldo Giannuli). In alternativa, i mandanti sarebbero Diego Della Valle e Mediobanca, azionisti di Rcs, con l’obiettivo di spianare la strada a Matteo Renzi (intervista di Edoardo Petti a Giancarlo Galli). Ancora, si ipotizza un Prodi assetato di vendetta dopo il tradimento subìto sulla strada per il Quirinale, o accecato dall’ambizione di diventarne il nuovo inquilino, magari appoggiato da Bilderberg, Trilaterale e Goldman Sachs (secondo Francesco Amodeo), con buona pace per l’immagine di galantuomo che molti gli riconoscono. E c’è chi, come Aldo Giannuli, nel suo blog scrive
    Così come si capisce bene che una firma come quella di Alan Friedman (quello che fece esplodere il caso Iran-Contras (o meglio, Iraqgate, n.d.r.), tanto per ricordare la cosa più nota) non si muove così a caso.
    Apparentemente, Giannuli insinua che Friedman sia solito produrre pillole avvelenate; l’inchiesta sullo scandalo Iraqgate sarebbe, al riguardo, esemplare.

    In mancanza di prove, non è prudente accettare una teoria, nè ritenerla falsa; ma gli scenari ipotizzati suscitano alcuni dubbi.
    Per cominciare, non è necessario ricorrere agli eventi del 2011 per indebolire Napolitano. Basta ricordare che Il Moderno, mensile della corrente migliorista del PCI, fu finanziato dalla Fininvest in cambio di inserzioni pubblicitarie proprio negli anni in cui Berlusconi costruiva il suo impero televisivo (si veda Michele de Lucia, “Il Baratto”, Kaos Edizioni), e chiedere se il percorso politico di Napolitano ne è stato influenzato. Oppure, si può incalzare il Presidente sul contenuto della telefonata con Nicola Mancino, imputato nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Ma avrebbe senso affermare che de Lucia e la Procura di Palermo hanno cospirato contro Napolitano? E nell’ipotizzare complotti senza prove, non si rischia di suonare, sinistramente, come chi attribuì l’indagine Mani Pulite e il “tradimento” di Fini a manovre dei servizi segreti americani?
    Poco convincente è anche il tentativo di screditare il giornalista del Financial Times. L’inchiesta sull’Iraqgate, il principale successo della carriera di Friedman, non sembra affatto una pillola avvelenata. Lo scandalo investì Ronald Reagan e George Bush padre che, secondo le ricostruzioni di Friedman, Ted Koppel, William Safire e altri, chiusero entrambi gli occhi sugli aiuti militari e finanziari al regime di Saddam Hussein durante la guerra Iran-Iraq, lasciando il lavoro sporco a FBI, società di copertura e governi amici (Thatcher, Andreotti). A chi giovò lo scandalo? Ai democratici, ansiosi di battere i repubblicani alle elezioni del 1992? Le cronache dell’epoca sembrano escluderlo. Ad esempio, David Shaw scriveva, sul Los Angeles Times del 27 ottobre 1992, un pezzo intitolato, significativamente, “Iraqgate–A Case Study of a Big Story With Little Impact“, nel quale si facevano considerazioni di questo tenore:
    when the early Iraqgate stories broke, most Americans still felt euphoric about the quick allied victory in the 100-hour Gulf War. Just as they had not wanted their warm feelings for Reagan tainted by any acknowledgment of his shortcomings, so they were in no mood to have that victory tainted by charges that the same people who won the war (the Bush Administration) had actually–foolishly? illegally?–made the war inevitable.
    Tradotto: le rivelazioni sull’Iraqgate arrivarono al momento sbagliato, quando la popolarità di Bush senior, il “vincitore” della guerra del Golfo, era ai massimi storici. Certo, i democratici vinsero le elezioni del 1992, ma in una campagna elettorale dominata dai temi economici dopo un biennio di recessione, la politica statunitense in Medio Oriente non trovò spazio. Se si trattò di complotto giornalistico, fu architettato veramente male. Friedman come sicario non sembra avere un grande passato.
    I dubbi qui espressi non escludono l’esistenza di manovre per destabilizzare un Paese ormai non più sovrano; nè possono chiarire in modo definitivo la genesi dell’inchiesta di Friedman. Ma di fronte alla verità dei fatti, il movente di chi li ha portati a galla conta poco, e chi ha commesso errori politici deve assumersene la responsabilità.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  2. #2
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    Predefinito Re: Ammazziamo il gattopardo!

    Quale guazzabuglio ha creato Alan Friedmann.?
    Ha dovuto intervenire perché i poteri economici mondiali devono mettere a posto un problema.
    Hanno giocato contro lo stato italiano.
    Un pacchetto da maestro.
    Erano anni che nel mondo occidentale vi era un’anomalia .
    Un uomo ricco era riuscito a convincere metà di uno Stato a votare per lui.
    Un uomo osava trasformarsi in politico senza passare dai filtri necessari per fare in modo che tutti i politici nelle democrazie moderne debbano qualcosa a chi li ha fatti votare, e pertanto siano disponibili a fare gli interessi del potere mondiale basato sulla ricchezza virtuale.
    In Italia vi è una forte organizzazione culturale cretasi negli ultimi 70 anni grazie ai sacrifici della classe operaia al di là del Muro che permetteva di foraggiare la sinistra italiana.
    Questa, grazie al denaro, aveva monopolizzato gli uomini di cultura che prima o poi nella vita hanno necessità di un aiuto o di un sostentamento.
    Ben organizzati riuscirono, grazie anche alla pochezza comportamentale di chi si era messo a governare lo Stato, a creare un vuoto.
    Usufruendo della cultura organizzata i poteri finanziari mondial,i in un accordo di cartello, si misero tutti contro l'Italia facendo naufragare la sua credibilità.
    L'Italia è uno stato che è diventato, grazie al trattato di pace dopo il 1945, una federazione mafia-roma
    In questo stato grazie alla guerra fredda, che valorizzava la sua posizione geografica, la classe politica fu sempre protetta e, consapevole dell'importanza strategica, si diede allo sperpero del denaro pubblico.
    Libertà di ladrocinio che non fu più coperta dopo la caduta del Muro, ma che continuava perché ormai la classe politica era perfettamente corrotta, in modo tale che dopo il 1993 non fu più permesso dare le preferenze nell'eleggere i parlamentari.
    Tutto blindato.
    Di fronte ad uno Stato simile fu facile far precipitare la credibilità dell'economia italiana.
    Per la finanza estera fu facile vendere i bond italiani, obbligando i futuri titoli, che si sarebbero comprati, ad avere lauti interessi.
    I poteri forti incominciarono questo gioco con la Grecia, un paese di indole levantina, e pertanto con la auto permissione morale di fare bilanci falsi alla grande.
    La Grecia fu la prova dello spolpamento di un popolo, e gradino dopo gradino si crearono disoccupati, sottopagati, licenziamenti, fallimenti, riduzioni di paghe e di posti di lavoro anche pubblici.
    Si sperava che il popolo si ribellasse e si sfogasse, robespierrando i politici per le strade.
    Invece nulla di questo.
    L'Europa è praticamente da due millenni monoteista e pertanto ogni cittadino si comporta e crede di risolvere i suoi problemi rivolgendosi ad una religione, ad un ideale, ad una ideologia.
    Nella crisi la popolazione porge il suo credo alle ideologie.
    Ne è nato in Grecia un partito di destra che si ispira alla loggia Golden Dawn (Alba Dorata), ispiratrice del Nazismo e a sua volta derivata dalla loggia Hermetic Brotherhoodof Light a cui apparteneva il grande Lincoln che abolì la schiavitù, consapevole che questa, con la massa di mano d'opera a bassissimo costo, avrebbe determinato in meno di un secolo l’africanizzazione del Nord America.
    Il sorgere di Alba Dorata in Grecia non preoccupa perché i movimenti di destra sono deboli, è sufficiente per comprimerli l'eliminazione fisica dei capi carismatici.
    Quello che preoccupa è il sorgere al 22% del partito comunista di Tsipras.
    Questo partito nuovo preoccupa. Il partito comunista antico non ha mai fatto paura.
    Anzi il Comunismo è nato dal pensiero degli Illuminati di Baviera di voler distruggere i popoli, collegato al pensiero di Engel fautore della distruzione della famiglia.
    Il pensiero di Engel di distruggere e trasformare la famiglia per creare mano d'opera femminile a basso costo ben collimava col pensiero degli Illuminati.
    La distruzione della famiglia è la base per la distruzione dei popoli.
    Carlo Mardochai, detto Marx, diede un nesso a tutto questo teorizzando il classismo e creò il Comunismo, che è la base dello sviluppo del Capitalismo.
    Il Comunismo per portare avanti il pensiero della distruzione dei popoli e della famiglia aveva la necessità del consenso popolare, e questo l'ottenne grazie ad un compito affidatogli dal Capitalismo.
    Il Capitalismo aveva la necessità di creare ricchezza virtuale e poter ottenere questa dal signoraggio originale della carta moneta e dall'interesse, avendo la sicurezza che lo sviluppo abnorme dell'interesse sarebbe sempre stato coperto dallo stampaggio della carta.
    Pertanto bisognava lentamente aumentare il tenore di vita della classe salariata attraverso aumenti di mercede per accrescere il volume monetario. Questo compito di aumentare la mercede fu dato alla sinistra e le masse, di fronte al denaro ed alla possibilità di emanciparsi senza chiedersi il perché, sosteneva coloro che si sono sempre adoperati per la distruzione dei cittadini, ossia dei suoi elettori.
    Ora fino a che il comunismo era gestito dagli uomini collaboratori del capitalismo, per oltre un secolo tutto andava bene.
    Ma adesso il comunismo dei Tsipras è del tipo casereccio e porta avanti il pensiero delle masse che hanno votato sempre comunismo senza capire il fine del partito. I nuovi comunisti greci sono all'altezza di quelli che attaccano i manifesti o fanno i volantinaggi. Sono pericolosi perchè non sapranno mai a che cosa serve il comunismo.
    Adesso Tsipras vuole esportare il suo comunismo per l'Europa ed ha incominciato dall'italia.
    Ha ragione, perché l'italia è in fondo solamente la Magna Grecia, che grazie al trattato di pace Mafia-Usa del 1945 ha potuto comandare anche il Nord.
    In Italia Tsipras ha trovato una spalla nel politico Ferrero, che è pericoloso in quanto Valdese, ricordando che i Valdesi ( Pietro Valdo) furono i primi cristiani al mondo che iniziarono a mettere in discussione il potere ecclesiastico proveniente dall'alto, propugnando la creazione dei sacerdoti attraverso il consenso popolare. Pensiero poi ripreso dai Protestanti secoli dopo
    Il comunismo greco che parte dal basso va fermato.
    Gli Stati Uniti non possono dire ai loro sudditi Americani che sta sorgendo un nuovo comunismo, non reggerebbero; oggi gli Americani sono presi dal nuovo nemico arabo pensato dall'intellighenzia statunitense.
    Si pensava che stringendo economicamente il collo agli italiani ( per fare dei soldi) questi al massimo si sarebbero ribellati e si sarebbero sfogati con qualche lotta violenta facilmente stroncabile dall'esercito (i generali non possono tutti morire in elicottero).
    Invece no! Fanno delle belle manifestazioni e per adesso votano la magnifica invenzione e sfogo del movimento 5 stelle.
    Tutti questi voti in libertà sono pericolosi, la situazione potrebbe precipitare.
    La finanza ha dato l'altolà a questo gioco economico verso l'Italia: infatti spread abbassato, Moody’s migliora l' Italia nella sua classifica, cambia il governo, sparisce la sinistra che sventola un suo nuovo capo di destra.
    E Alan Friedman viene mandato avanti con il suo libro, che comunque per ragioni tecniche e di stesura è già stato iniziato da qualche mese.
    In esso si cerca di colpire il centro politico di tutto il sistema , parlando anche del Presidente della Repubblica, che si sente pervaso dal suo destino Merovingio al potere.
    Devono cambiare la classe politica, ma non sanno come fare; ed allora Friedman,, per collaborare lancia il suo libro, la copertina del quale è tutto un programma.
    Potrebbe essere un lapsus, potrebbe essere il voler indicare che è sufficiente abbattere la cultura del Gattopardismo.
    Guai se invece vuol dire o spingere verso altro.
    Vi sono molti modi per leggere la parola ""Ammazziamo”"
    Se l’Italia ormai è tutta una Magna Grecia, e pertanto è come la sua sorella Grecia, si accontenterà di belle manifestazione; vi è però il pericolo che la cultura del Nord non sia singolarmente ancora morta.
    Friedman non deve essere l'apprendista stregone.
    Perché a forza di esagerare vi sono molti o troppi che il suo slogan lo leggono o lo leggeranno in modo personale.
    Il suo libro potrebbe essere un volantino, rappresentato dal frontespizio, al quale per dargli peso hanno aggiunto 200 o più pagine ma il messaggio scritto è uno solo.
    Qui giocano tutti ma la situazione è più esplosiva di quello che si vede in televisione.
    Fatto il primo passo la gente non torna indietro.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  3. #3
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    Predefinito Re: Ammazziamo il gattopardo!

    Citazione Originariamente Scritto da ventunsettembre Visualizza Messaggio
    Qui giocano tutti ma la situazione è più esplosiva di quello che si vede in televisione.
    Fatto il primo passo la gente non torna indietro.
    Ci crederò quando lo vedrò.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  4. #4
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    Predefinito Re: Ammazziamo il gattopardo!

    Si possono ammazzare tante cose, non solo le persone.
    Dipende, per intanto.
    Inoltre non sempre si può scrivere liberamente su un forum pubblico tutto ciò che andrebbe scritto.
    Ultima modifica di ventunsettembre; 17-02-14 alle 16:21
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  5. #5
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    Predefinito Re: Ammazziamo il gattopardo!

    L'analisi di Jot comunque collima in parecchi punti con quanto anch'io penso ed ho scritto qua e là.
    Lui da le sue motivazioni profonde radicate nella storia, oltre che nella politica, partendo da lontano, senza limitarsi ai teatranti ed alle comparse dei giorni nostri.
    Ha sempre ben chiaro nella mente il lavoro secolare di chi porta avanti il progetto.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  6. #6
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    Predefinito Re: Ammazziamo il gattopardo!

    arrenzi chi vuole ammazzare ? il tempo intanto. si prende un arco temporale di quattro anni.

  7. #7
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    Predefinito Re: Ammazziamo il gattopardo!

    Povero Jot!
    Capisco perchè non scrive più.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  8. #8
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    Predefinito Re: Ammazziamo il gattopardo!

    no. pare che quattro anni sia la scadenza stabilita per l'itagliaseddesta. questo mi pare di aver capito e lo scrivo.

  9. #9
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    Predefinito Re: Ammazziamo il gattopardo!

    Dio ti ascolti.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  10. #10
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    Predefinito Re: Ammazziamo il gattopardo!

    sono più che sufficienti per fregarci tutto.

 

 
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