Gli studi condotti...ahahahh ma davvero credi che ci possa essere qualcuno che levi i figli agli omosessuali (perché quella sarebbe la.conseguenza di una presa di posizione onesta) dopo che già li hanno avuti (ovviamente prima di ogni studio, esperimenti sulla pelle dei piccoli...ma che ce frega, vero?)?
ϟ qualis vibrans
Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
Stai sclerando.
I risultati dicono che i genitori omosessuali sono in generale buoni tanto quanto quelli etero. Punto.
Ora arrivi tu a raccontarci che se ne sai molto di piu e' che sarebbe vero il contrario. Perdonaci se ce ne sbattiamo delle tue opinioni per quanto illuminate siano dalla Divina Provvidenza.
Sai che apprezzo quasi sempre la tua obiettività e il tuo modo di approcciare i problemi.
Ma nel caso dei famosi studi sui gay e sulla loro capacità genitoriale avrei personalmente dei dubbi giganteschi. Il che, detto da me un pizzico ateo e un pizzico anticlericale (!!!), non dovrebbe quanto meno generare sospetti.
Continuo a pensare che una coppia di genitori etero sia nettamente piu' "normale" di una coppia di genitori gay ; e continuo a pensare che ad un bambino che vive in un brefotrofio ed non ha genitori, bisognerebbe dare una famiglia "normale", dove per "normale" si intende "nella norma", cioè simile a tutte le altre famiglie degli altri bambini, senza la necessità ogni volta di sentirsi diversi dagli altri o trovare sempre delle spiegazioni per rispondere a chi ti domanda : " ma tu sei quello che ha due papa' o due mamme ?...".
E non raccontarmi la storia che della gente tu non te ne freghi niente, perchè la penso uguale a te , ma il bambino potrebbe essere diverso da me e te, o no ?...
E non mi serve manco sapere che due gay potrebbero essere molto meglio si una coppia etero che si sputano in faccia e si tirano i coltelli, perchè anche questo lo condivido.
Parlo solo di normalità da dare ad un bambino, che non è nè banalità e nemmeno conformismo. E' un minimo comune multiplo sociale (un papà e una mamma) che noi affibbiamo al bambino, che il bambino non sceglie, e proprio per questo cerchiamo di non regalargli diversità non richieste, per quanto politicamente corrette.
Imho.
Per mia scelta di vita non rispondo a persone idiote, in mala fede, ottuse o volgari, omminicchi e provocatori, presuntuosi e gente senza palle, bugiardi, millantatori, incapaci e psicolabili.
Come ho già detto il concetto di normalità comprende anche l'ambiente esterno alla famiglia.
Al cambiare dell'ambiente esterno cambia anche il concetto di normalità.Se la coppia omosessuale è percepita come normale anche la coppia genitoriale omosessuale verrà percepita come tale , ovviamente al netto dei casi personali.
Era lo stesso problema che ritrovavano i bambini di colore adottati 30 o 40 anni fa che evidenziavano sicuramente più problematiche che i bambini bianchi adottati ma questo ovviamente non per colpa dlla famiglia ma del contesto.
Gli studi questo appunto evidenziano che le coppie genitoriali omosessuali sono indistinguibili dalle altre , se differenza esiste è nel contesto sociale.
Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna
La "normalità" a mio avviso è quella che ho cercato di spiegare. Certo che comprende ANCHE l'ambiente esterno, ma l'ambiente INTERNO, è ancora piu' importante. Essere accarezzato e coccolato da una mamma femmina potrebbe non essere esattamente la stessa cosa che essere accarezzato e coccolato da un ragioniere senza capelli e la barbetta.
L'esempio che fai sui bambini di colore adottati 30 anni fa lo trovo calzante, anche se a parti invertite (genitori-figlio). Un mio amico d'infanzia era di colore, e per anni ha dovuto spiegare a tutti che i suoi genitori (mamma biondissima e padre rossiccio e pelle bianca come un WC) erano adottivi.
Ecco, il senso era proprio quello : stai in Italia ?... vuoi adottare un bambino ?... è proprio necessario che tu lo prenda cinese o giamaicano o nigeriano ?.... (sempre per i problemi di interfacciamento sociale di cui si parlava).....
A me pare che due genitori gay, studi o non studi, non siano la stessa cosa di due genitori etero. Proprio come nel caso di genitori bianchissimi e figlio nerissimo. Anche se ne caso del bambino nerissimo, al di la' del pigmento e di qualche bambino che ti sfotta all'asilo come "uomo nero"...., non c'e' nient'altro che potrebbe creargli disagio.
Nel caso di due genitori gay invece , a mio sommesso avviso, le "differenze", il delta che passa con una coppia etero, è mediamente molto piu' sensibile di un pigmento. Mi pare lapalissiano.
A meno di non voler essere struzzeschi, con la "testa nella spiaggia", come dice un mio caro amico barese, giusto perchè è di moda.
Ultima modifica di mad; 23-04-14 alle 18:03
Per mia scelta di vita non rispondo a persone idiote, in mala fede, ottuse o volgari, omminicchi e provocatori, presuntuosi e gente senza palle, bugiardi, millantatori, incapaci e psicolabili.
Mah... io trovo proprio sbagliata la domanda.
Abbiamo conquistato sì o no l'idea che bianchi, neri e gialli siano tutti uguali ? Allora cosa importa se il bambino di una coppia è bianco, nero o giallo ?
Non si tratta di "politicamente corretto", si tratta di eguaglianza.
L'importante non sono l'amore, il rispetto e la cura ?
Non capisco proprio quando parli di "affibbiare una diversità non richiesta". I bambini non hanno nemmeno il concetto di "diversità" rispetto al genere o ai tratti somatici, a meno che non glielo trasmetta un adulto attraverso la socializzazione. Quindi il problema è nel concetto artificioso di "normalità" o di "diversità" che viene inculcato ai bambini delle famiglie "normali".
L'esempio delle famiglie di colore di Darwin, mi pare fosse in questo senso, e non in quello da te considerato.
Ultima modifica di Druuna; 29-04-14 alle 09:42
«The world is less explainable than we would like to admit» Jeff Jarvis
«Io non capisco come si possa passare davanti a un albero e non essere felici di vederlo» - Fëdor Dostoevskij
Assolutamente si, ritengo che siano queste le componenti principali.
Ma come diceva giustamente Darwin (mi sembra) il contesto sociale in cui si agisce non va sottovalutato (soprattutto per il bene del bambino).
Personalmente sono contrario ad un certo multiculturalismo ideologico ed in un modello di società piu' vicino al mio sentire darei la priorità alle adozioni dei bambini orfani italiani.
Leggevo da qualche parte un dato che fa riflettere: in Italia a fronte di 30mila famiglie in attesa vi sarebbero circa 35mila minori senza famiglia.
Ultima modifica di Ucci Do; 29-04-14 alle 10:03
se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...