Lavorare meno: il modello olandese

[Troll]

« Se si dice a qualcuno: "Tu devi fare questo, perché è bene" e se questi risponde: "Non voglio fare il bene", si rimane disarmati, perché il riverito signor Bene non scaglia la folgore come Zeus. » (Vilfredo Pareto, Compendio di sociologia generale, § 120)

[Amati75]

Io ho detto che la decisione dovrebbe emergere collettivamente, che è un po' diverso.
tu però glissi e fai finta di non prendere in considerazione la cosa, perché non ti piace.

Perche', oggi le decisioni non emergono, alla fin fine "collettivamente" ?

Ogni volta che una persona tira fuori il portafoglio e paga per un prodotto o servizio realizza una scelta, la somma delle scelte ci da un quadro collettivo di cio' che le persone scelgono e/o vogliono.

[Druuna]

L'americano medio ha una connessione internet e vive nella società più culturalmente varia che sia mai esistita. Se c'è qualcuno che ha altri modelli è proprio lui.

L'ignoranza abissale media degli americana è riconosciuta da gente di ogni tendenza politica e di ogni ideologia.

24 milioni di adulti non sanno indicare gli Stati Uniti su un mappamondo; il 50% non sa citare un solo paese dell’Europa orientale; il 68% non sa quando sia stata combattuta la guerra di Secessione; il 32% crede che l’America sia stata scoperta dopo il 1750; il 40% pensa che l’Israele sia un paese arabo; il 21% non sa se gli Stati Uniti erano dalla parte del Nord o del Sud Vietnam; il 44% non sa che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica erano alleati durante l’ultimo conflitto mondiale; nel 1988 il 20% dei liceali non sapevano leggere il proprio diploma; ci sono negli Stati Uniti 27 milioni di analfabeti totali adulti
L'ignoranza americana | Silvio Waldner


WASHINGTON 3 maggio 2006 - Non sono bastati tre anni di guerra e oltre 2400 vittime tra i soldati Usa, né le polemiche quotidiane sull'andamento delle operazioni militari nel Golfo: a tutt'oggi il 63% dei giovani americani non ha idea di dove si trovi l'Iraq. E' il risultato, a dir poco sconcertante, di una ricerca del National Geographic condotta su 510 intervistati, tutti giovani tra i 18 e i 24 anni.
E dire che alcuni loro coetanei in Iraq hanno perso la vita. Eppure la maggior parte dei giovani americani non è in grado di indicare sulla mappa del mondo il Paese islamico. Ma non si tratta solo dell'Iraq perchè la stessa ignoranza geografica colpisce anche altre nazioni nel mondo: quelle di cui si parla continuamente in televisione o sui giornali. Un esempio? Nonostante le cronache sui massacri nel Darfur, i giovani non hanno imparato dov'è il Sudan, tanto che oltre la metà ignora che si trovi in Africa, mentre il 20% lo situa in Asia e il 10% in Europa.
Le cose non vanno meglio dentro i confini americani. Basta considerare che il 50% degli intervistati non sa "localizzare" lo Stato di New York. Va peggio a quel 30% che davanti alla cartina del proprio Paese non sa trovare la Louisiana: eppure lo scorso anno era stata devastata dall'uragano Katrina.
Quanto agli abitanti degli Stati Uniti, i giovani americani sembrano davvero 'dare i numeri': il 30% ritiene la popolazione Usa sia tra uno e due miliardi, quando in realtà sono 300 milioni. Il 74% pensa che l'inglese sia la lingua più parlata nel mondo, invece del cinese.
E non sanno nemmeno che il loro Paese è il più grande esportatore mondiale di beni e servizi.
Lapidario il giudizio del National Geographic, che definisce "allarmante" l'ignoranza dei giovani americani in geografia, ed esprime preoccupazione per le conseguenze e per il progressivo declino della materia nelle scuole.

ignoranza americana


Uno statunitense su quattro (il 27% del campione, a voler esser precisi) è fermamente convinto che il Gigabyte non sia un’unità di misura per calcolare la capacità di memorizzazione di un supporto, ma un micidiale insetto che di norma si trova in Sudamerica (con la ragionevole titubanza ad affrontare viaggi da quelle parti ogni qualvolta si senta parlare di un disco “infestato” da 500 gigabyte).
Il 23 per cento delle persone intervistate ha “confessato” che – musica per le nostre orecchie – MP3 è il nome o codice identificativo del famoso robot del film Guerre Stellari, confondendo l’inossidabile C1P8 con i file audio che abbiamo abitudine di ascoltare. Fortunatamente sono soltanto 18 su 100 gli individui che abbinano il Blu-Ray (formato disco per video ad alta risoluzione) ad un animale marino, probabilmente simile ad un delfino o ad un piccolo cetaceo. Ma non è finita. Complice la lettura veloce dei “quiz”, molti hanno confuso “software” con “soft wear” (letteralmente “indumento morbido”) così il 15% ha riconosciuto i normali programmi che girano sul computer come “abbigliamento comodo”.
Analfabetismo digitale: il virus dell'ignoranza tecnologica - Il Fatto Quotidiano

O magari è il contrario, e si trova in fondo alla scala perchè preferisce le gratificazioni immediate...

Le condizioni di nascita sono un condizionamento che si impone alle persone immediatamente.
Se vuoi negare anche le ovvietà, dillo eh.

Secondo te l'americano medio non sa che mangiare grandi quantità di cibi grassi fa ingrassare?

Esattamente.
Perché per l'americano medio una bistecca da mezzo chilo non è "una grande quantità".
Se ti ingozzano fin da piccolo, non hai idea di cosa sia "una grande quantità". Non hai altri riferimenti.

Il problema è che l'africano medio ha pure meno mezzi, ma non è un ciccione.

Perché non ha a disposizione il cibo con cui ingozzarsi.

Fame e obesità sono due facce della stessa medaglia.

[Druuna]

Non esiste nessuna collettività. Non siamo borg.

Se fosse vero non esisterebbero mass media, e le corporation non spenderebbero milioni di dollari per condizionare milioni di persone.

Perchè per fortuna? Non sarebbe una buona cosa? Cos'è questa mancanza di coerenza?

Sei tu che ci vedi una mancanza di coerenza, perché leggi solo una parte di quello che scrivo.

[Druuna]

un'opinione maggioritaria ce la abbiamo al punto che la chiami "pensiero unico"

io parlo di democrazia, non di maggioranza.

leggiti "critica alla democrazia occidentale" di David Graeber se ti interessa la differenza.

[Druuna]

mi era sembrato che ti fossi entusiasmata per dei trenta all'esame e non per il centodieci finale

No.
Ho discusso la tesi mercoledì mattina.

[Druuna]

la cosa che amo più di tutte è "se fossero tutti al corrente di quello che ci viene nascosto la decisione che emergerà corrisponde alla mia opzione pratica", è la più adorabile delle speranze

Non corrisponde al mio pensiero.
Tra l'altro non amo la parola "speranza"...

[Druuna]

La storia non insegna niente.

Adesso vado a cena, perciò non ho tempo di risponderti puntualmente, volevo solo dirti che sono d'accordo, e questo concetto è stato espresso anche dal mio professore di Storia Contemporanea al suo corso

Sul fatto che agiamo solo singolarmente o per interesse individuale, direi che ci sono un milioni di fatti che dimostrano il contrario, nella storia dell'umanità

Quanto alla logica "sapere il bene = fare il bene" è dai tempi di Socrate che sappiamo che non è così.
resta il fatto che una società di persone più informate, mediamente funziona meglio. E' solo un dato pratico e statistico, non un assioma etico.

Quanto alle pulsioni, ti assicuro che anche la zecca ha l'istinto a sopravvivere e far sopravvivere la sua specie, altrimenti non si spiegherebbe perché riesca a stare anche 20 anni ferma su un ramo, senza nutrirsi, in attesa che passi un essere a sangue caldo a cui succhiare il sangue per poi procreare e subito dopo morire.

[pedro]

L'ignoranza abissale media degli americana è riconosciuta da gente di ogni tendenza politica e di ogni ideologia.

24 milioni di adulti non sanno indicare gli Stati Uniti su un mappamondo; il 50% non sa citare un solo paese dell’Europa orientale; il 68% non sa quando sia stata combattuta la guerra di Secessione; il 32% crede che l’America sia stata scoperta dopo il 1750; il 40% pensa che l’Israele sia un paese arabo; il 21% non sa se gli Stati Uniti erano dalla parte del Nord o del Sud Vietnam; il 44% non sa che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica erano alleati durante l’ultimo conflitto mondiale; nel 1988 il 20% dei liceali non sapevano leggere il proprio diploma; ci sono negli Stati Uniti 27 milioni di analfabeti totali adulti
L'ignoranza americana | Silvio Waldner


WASHINGTON 3 maggio 2006 - Non sono bastati tre anni di guerra e oltre 2400 vittime tra i soldati Usa, né le polemiche quotidiane sull'andamento delle operazioni militari nel Golfo: a tutt'oggi il 63% dei giovani americani non ha idea di dove si trovi l'Iraq. E' il risultato, a dir poco sconcertante, di una ricerca del National Geographic condotta su 510 intervistati, tutti giovani tra i 18 e i 24 anni.
E dire che alcuni loro coetanei in Iraq hanno perso la vita. Eppure la maggior parte dei giovani americani non è in grado di indicare sulla mappa del mondo il Paese islamico. Ma non si tratta solo dell'Iraq perchè la stessa ignoranza geografica colpisce anche altre nazioni nel mondo: quelle di cui si parla continuamente in televisione o sui giornali. Un esempio? Nonostante le cronache sui massacri nel Darfur, i giovani non hanno imparato dov'è il Sudan, tanto che oltre la metà ignora che si trovi in Africa, mentre il 20% lo situa in Asia e il 10% in Europa.
Le cose non vanno meglio dentro i confini americani. Basta considerare che il 50% degli intervistati non sa "localizzare" lo Stato di New York. Va peggio a quel 30% che davanti alla cartina del proprio Paese non sa trovare la Louisiana: eppure lo scorso anno era stata devastata dall'uragano Katrina.
Quanto agli abitanti degli Stati Uniti, i giovani americani sembrano davvero 'dare i numeri': il 30% ritiene la popolazione Usa sia tra uno e due miliardi, quando in realtà sono 300 milioni. Il 74% pensa che l'inglese sia la lingua più parlata nel mondo, invece del cinese.
E non sanno nemmeno che il loro Paese è il più grande esportatore mondiale di beni e servizi.
Lapidario il giudizio del National Geographic, che definisce "allarmante" l'ignoranza dei giovani americani in geografia, ed esprime preoccupazione per le conseguenze e per il progressivo declino della materia nelle scuole.

ignoranza americana


Uno statunitense su quattro (il 27% del campione, a voler esser precisi) è fermamente convinto che il Gigabyte non sia un’unità di misura per calcolare la capacità di memorizzazione di un supporto, ma un micidiale insetto che di norma si trova in Sudamerica (con la ragionevole titubanza ad affrontare viaggi da quelle parti ogni qualvolta si senta parlare di un disco “infestato” da 500 gigabyte).
Il 23 per cento delle persone intervistate ha “confessato” che – musica per le nostre orecchie – MP3 è il nome o codice identificativo del famoso robot del film Guerre Stellari, confondendo l’inossidabile C1P8 con i file audio che abbiamo abitudine di ascoltare. Fortunatamente sono soltanto 18 su 100 gli individui che abbinano il Blu-Ray (formato disco per video ad alta risoluzione) ad un animale marino, probabilmente simile ad un delfino o ad un piccolo cetaceo. Ma non è finita. Complice la lettura veloce dei “quiz”, molti hanno confuso “software” con “soft wear” (letteralmente “indumento morbido”) così il 15% ha riconosciuto i normali programmi che girano sul computer come “abbigliamento comodo”.
Analfabetismo digitale: il virus dell'ignoranza tecnologica - Il Fatto Quotidiano

Le condizioni di nascita sono un condizionamento che si impone alle persone immediatamente.
Se vuoi negare anche le ovvietà, dillo eh.

Esattamente.
Perché per l'americano medio una bistecca da mezzo chilo non è "una grande quantità".
Se ti ingozzano fin da piccolo, non hai idea di cosa sia "una grande quantità". Non hai altri riferimenti.

Perché non ha a disposizione il cibo con cui ingozzarsi.

Fame e obesità sono due facce della stessa medaglia.

ma perche' gli italiani sanno anche solo parlare in italiano?
e quelli che hanno fallito il concorsone della scuola ti sono sfuggiti? a quei laureati italiani veniva chiesto di contare il resto che riceve la mamma che fa la spesa, altro che il passante americano!

[Druuna]

Perche', oggi le decisioni non emergono, alla fin fine "collettivamente" ?

In certe comunità emergono. Quelle dove si realizza qualcosa di molto vicino a una democrazia partecipata.
Ad esempio ci sono comunità sudamericane dove collettivamente decidono di tenere il 50% del territorio inalterato allo stato naturale e non sfruttarlo. Così come molti stati decidono che si fanno i parchi naturali dove non si deve portar via nemmeno un filo d'erba.