Pagina 5 di 6 PrimaPrima ... 456 UltimaUltima
Risultati da 41 a 50 di 56
  1. #41
    Lumbard
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Lach Magiùr
    Messaggi
    11,759
     Likes dati
    757
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    Citazione Originariamente Scritto da pomo-pèro Visualizza Messaggio
    Comunque, dal punto di vista strategico, avere qualche "infiltrato" non sarebbe male... anche se le cose non precipitassero potrebbe comunque essere utile facendo carriera ed operando affinché entri nel corpo un numero superiore di veri alpini...
    un Padano nel corpo degli alpini, oggi pulirebbe i cessi, altro che carriera (ha provato un ragazzo varesotto che conosco, mi ha raccontato cose da accapponare la pelle)

  2. #42
    Venetia
    Data Registrazione
    06 Sep 2011
    Località
    Venetia
    Messaggi
    4,068
     Likes dati
    159
     Like avuti
    886
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    Alpini ed italianità
    Di Alessandro Zerbinato (del 21/04/2014 @ 1677, in Veneto, linkato 259 volte)

    Ho ancora nel naso l'odore che faceva il grasso sul fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli sternuti e i colpi di tosse delle vedette russe, il suono delle erbe secche battute dal vento sulle rive del Don. Ho ancora negli occhi il quadrato di Cassiopea che mi stava sopra la testa tutte le notti e i pali di sostegno del bunker che mi stavano sopra la testa di giorno. E quando ci ripenso provo il terrore di quella mattina di gennaio quando la Katiuscia, per la prima volta, ci scaraventò addosso le sue settantadue bombarde.

    Incipit de “Il Sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern

    E’ innegabile che, nelle regioni del nord e nel Veneto, uno dei collanti dell’italianità sia costituito dagli alpini che con l’ANA danno vita a manifestazioni che negli ultimi anni si sono moltiplicate interessando moltissimi Comuni riempiendoli di tricolori.
    Riguardo a tale sfoggio tricolorito, a questo gran pavese itinerante di un’italianità sempre meno sentita, un indipendentista veneto prova sentimenti contrastanti poiché se è vero che questo spirito patriottico provoca una certa nausea per l’evidente falso storico su cui è costruito è anche vero che proviamo grande rispetto per gli alpini.
    Le truppe alpine furono usate senza criterio nella guerra fascista prima contro la Grecia e poi in Russia.
    La folle guerra condotta da Mussolini a fianco dei tedeschi ma anche in competizione con loro vide l’Italia aggredire la Grecia senza aver concordato o avvertito il più potente alleato che si stava preparando all’operazione Barbarossa in Russia.
    Il Comando italiano invece di sfruttare la superiorità navale ed aerea nel mediterraneo attaccando dal mare la debolissima Grecia pensò bene di aggredirla attraverso l’Albania dai passi montani al confine con la Macedonia ed impegnando le truppe alpine in combattimenti sanguinosi ove poche mitragliatrici nemiche, ben piazzate sui passi, inchiodarono le truppe italiane numericamente superiori ed inflissero loro pesantissime perdite.
    Le truppe alpine che per intima costituzione non erano adatte a guerre di conquista, bensì a difendere le alpi dall’invasione, combatterono di malavoglia sui passi greci ben consapevoli dell’insensatezza di quell’aggressione o almeno avvertendone le contraddizioni.
    L’affondamento del piroscafo Galilea a causa di un siluro inglese nel braccio di mare tra Albania ed Italia in cui morirono mille alpini della Julia, quasi tutti del battaglione Gemona, rese ancor più evidente la totale impreparazione del Comando italiano alla guerra.
    Evidentemente non ancora sazio di sangue inutilmente sparso il Comando italiano accondiscese all’invio in Russia di un Corpo d’Armata Alpino in quel grande raggruppamento di truppe italiane che viene ricordato dalla storia come ARMIR.
    Gli alpini con armamento leggero a malapena adatto alla difesa dei passi alpini vennero schierati in Russia sulla pianura attraversata dal fiume Don sulle cui sponde ghiacciate fecero da raccordo tra le truppe rumene a sud e quelle tedesche a nord.
    Si acquartierarono con grande laboriosità costruendo rifugi sotterranei per l’inverno e, completamente sguarniti di carri da battaglia, si approntarono a resistere all’attacco russo con i fucili del 1896 usati anche nella prima guerra mondiale, il Carcano mod. 91, con le Breda pesanti a bassa cadenza di tiro, con le O.T.O. bombe a mano che nemmeno esplodevano, con cannoni da montagna di calibro 75 di nessuna efficacia contro i carri sovietici e con ai piedi scarponi non adatti alle temperature glaciali della steppa russa mentre le Valenke che tante vite avrebbero potuto salvare erano stipate intonse nei magazzini italiani.
    In pieno inverno, a 40° sotto zero, la linea del fronte venne travolta dai russi nell’intersezione a sud con quella rumena, interi corpi d’armata corazzati russi penetrarono all’interno delle retrovie creando una sacca in cui costrinsero l’ARMIR e da cui gli alpini si sottrassero con disumane marce forzate riuscendo alla fine ad uscirne dopo eroici combattimenti lasciando sul campo i nove decimi dei propri componenti e solo in poco più di diecimila sui centomila iniziali fecero ritorno a casa.
    Gli alpini in Russia si fecero onore proprio quando furono attaccati da forze preponderanti e dovettero difendere le posizioni dimostrando, cosa più unica che rara tra le forze armate italiane, grande coesione con gli ufficiali in comando che condividevano con la truppa gli stessi disagi e fornirono quasi sempre esempi di eroico attaccamento al dovere.
    Ai tempi della guerra le truppe alpine comprendevano oltre agli abitanti di paesi e città ai piedi di alpi e prealpi anche i coriacei abruzzesi mentre nel dopoguerra via via la leva si allargò anche ad abitanti della pianura padana fino ai tempi nostri in cui, dopo che è stata tolta la leva obbligatoria, anche le truppe alpine sono composte prevalentemente da meridionali.
    Per la maggior parte quindi dei componenti l’ANA in Veneto parliamo di pensionati che prestarono servizio di leva obbligatoria e che vivono di miti della giovinezza assai suggestivi ma in buona sostanza anacronistici e che attualmente si fanno forse inconsapevole stampella di uno Stato unitario che depreda i propri sudditi di denaro ed identità attraverso una tassazione sovietica ed un centralismo esasperato.
    Tuttavia, andando a grattare un poco più a fondo a questa foia italianista di tanti onesti alpini, assieme ad un impegno per un civismo molto tipico delle regioni del nord Italia e ad una fiducia in uno Stato paternalista molto mal riposta, troviamo la passione per tutti quei valori traditi da tutto ciò che il tricolore nella realtà rappresenta.
    Gli alpini sono stati nella storia gente seria e posata rispetto ad uno Stato poco serio, per niente credibile all’estero e conculcante le libertà all’interno, gli alpini furono espressione della tenacia e dell’attaccamento al dovere delle popolazioni montanare mentre l’ente statuale italiano ha dilapidato ogni risorsa come la cicala di Esopo, gli alpini aborrono ogni guerra di conquista mentre hanno dovuto servire uno Stato guerrafondaio e dissennato.
    Insomma, paradossalmente, ogni virtù a cui fanno riferimento gli alpini è una virtù estranea all’italianità tanto come ogni riferimento all’italianità che rappresenta il tricolore è estraneo alla cultura alpina.

    Alpini ed italianità - diritto di voto

    sklöpp & kanù

  3. #43
    gigiragagnin@gmail.com
    Data Registrazione
    23 Dec 2011
    Messaggi
    10,535
     Likes dati
    10
     Like avuti
    1,432
    Mentioned
    43 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    non dirmi che l'ANA è in malafede ...

  4. #44
    email non funzionante
    Data Registrazione
    16 Oct 2010
    Messaggi
    6,606
     Likes dati
    0
     Like avuti
    176
    Mentioned
    1 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    Citazione Originariamente Scritto da Scarpon Visualizza Messaggio

    Le truppe alpine furono usate senza criterio nella guerra fascista prima contro la Grecia e poi in Russia.
    La folle guerra condotta da Mussolini a fianco dei tedeschi ma anche in competizione con loro vide l’Italia aggredire la Grecia senza aver concordato o avvertito il più potente alleato che si stava preparando all’operazione Barbarossa in Russia.
    Il ministro Giuseppe Bottai, nei giorni tra il 23 e 24 marzo 1943, in occasione del 24° anniversario della fondazione dei fasci, tiene due discorsi a Venezia e Udine. Trova in entrambe le città una folla composta, ma fredda e ostile.
    Nel suo diario Bottai annota: “A Udine, senso diffuso di scoramento per quello che ormai lassù si chiama la “strage degli alpini”. E nel giorno 26 scrive: “- Abbasso Mussolini, assassino degli Alpini - cantano a mezza voce i reduci di Russia.”





    RIFLESSIONI DI UN ALPINO
    di Andrea Arman
    Nella mia vita ho fatto parecchie cose ed una di quelle di cui vado maggiormente orgoglioso è stata fare Alpino come Alpiere del Battaglione Alpini Feltre.
    Un’esperienza davvero speciale, fatta assieme a ragazzi straordinari, comandati da un uomo burbero, all’apparenza quasi demoniaco, che ha lasciato in noi Esploratori un indelebile positivo ricordo. Eravamo fieri di essere Alpieri del 7° e quando incontravamo gli altri militari delle differenti specialità capivamo che essere Alpini era una cosa diversa. Io allora ero un po’ più grande dei miei commilitoni, ed anche un poco presuntuoso, cercavo di capire cosa ci fosse di particolare che ci distingueva da fanti, genieri etc.. Volevo darmi e dare una spiegazione che fosse logica, trovare una ragione o causa alla nostra diversità; non ci sono riuscito, allora.
    Poi, un giorno, assieme ai delegati della Repubblica Veneta, sono stato in visita al comune di Sappada – Plodn e le parole del Sindaco mi hanno aperto un nuovo occhio; il Sindaco esordiva dicendo: “a me non piace pensare difficile”. Subito non davo peso a quell’espressione, poi ha cominciato a riemergere nella mia mente, assieme ai fantastici monti pallidi ed a tante altre montagne che ho visto e camminato.
    Cominciavo a capire.
    Vicino alle nuvole, sulle terre alte, gli uomini raggiungono una diversa consapevolezza. L’uomo diventa più piccolo difronte alla grandiosità dell’ambiente, più fragile al cospetto dei costanti pericoli, più umile nel faticare quotidiano. In tutte le montagne del mondo, l’uomo che le abita e vi vive è più uomo. E’ un uomo che pensa semplice. Ed allora, forse, ho capito perché noi Alpini eravamo e ci sentivamo diversi. Eravamo gente di montagna, non ci piaceva pensare difficile e questo ci rendeva unici.
    Dopo il congedo ho cercato di mantenere vivo quel senso di particolarità, di semplicità che avvertivo quando gli altri, militari o turisti o cittadini, ci guardavano con ammirazione. Mi sono iscritto all’ANA, Associazione Nazionale Alpini. Per anni ho atteso e letto con avidità “l’Alpino” poi, piano piano, qualcosa ha cominciato a stonare.
    Gli articoli diventavano, numero dopo numero, celebrativi di un sentimento che non avevo conosciuto da militare e che non avevo mai avvertito in tutti quelli più vecchi di me che avevano portato il cappello in guerra ed in pace. L’esaltazione dell’Italianità, del tricolore Italiano, dell’appartenenza all’Italia e dell’Italia. Questo mi ha infastidito, ma non perché io sia un indipendentista Veneto (lo ero anche quando ho fatto l’Alpino)ma perché sono convinto che l’Alpinità, ovvero tutta quella serie di valori e quel comune sentire che rende unici coloro che hanno davvero fatto gli Alpini, sia cosa affatto diversa dagli slogan patriottardi e dalle ostentazioni di tricolori. Soffro nel vedere che, giorno dopo giorno, la politica italiana sta strumentalizzando la più grande ed organizzata associazione di alpini per inculcare la triste cultura del tricolore.
    L’Alpinità appartiene agli Alpini, agli uomini che vivono e pensano sulle terre alte di tutto il mondo. L’Italia c’entra poco, tranne che per averne fatti morire a centinaia di migliaia nei più infernali scenari di guerra.
    RIFLESSIONI DI UN ALPINO ! | Vivere Veneto



    Sul ponte di Perati
    bandiera nera:
    è il lutto degli Alpini
    che fan la guerra.
    È il lutto degli alpini
    che va alla guerra
    la meglio gioventù
    che va sotto tera.
    Quelli che son partiti
    non son tornati
    sui monti della Grecia
    sono restati.
    Un coro di fantasmi
    scende dai monti:
    è il coro degli Alpini
    che son morti.
    Gli Alpini fan la storia,
    ma quella vera:
    scritta col sangue lor
    e la penna nera.

  5. #45
    Blut und Boden
    Data Registrazione
    03 Apr 2009
    Località
    Lothlorien
    Messaggi
    68,955
     Likes dati
    2,763
     Like avuti
    9,904
    Mentioned
    139 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    Gli alpini sono servi sciocchi dell'italia. O, se preferite, suoi utili idioti. O entrambe le cose.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #46
    email non funzionante
    Data Registrazione
    01 Apr 2009
    Messaggi
    11,263
     Likes dati
    81
     Like avuti
    264
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    1 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    Citazione Originariamente Scritto da Hiroo Onoda Visualizza Messaggio
    Eridano, vai avanti a dire queste cretinate che tra un
    po' su questo forum ci sarà una retata come l'anno
    scorso su quello di Stormfront.
    Il tuo amico 21 è stato più furbo ha già tagliato la corda!!!


    W gli Alpini
    perché non potrebbe essere verò che momentaneamente non possa interloquire.

    Poi le minaccie lasciano il tempo che trovano.
    Quando vi è la Padania vi è sempre qualcuno che tenta di distruggere.
    Ultima modifica di jotsecondo; 23-04-14 alle 19:16
    O si taglia o il caos

  7. #47
    Lumbard
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Lach Magiùr
    Messaggi
    11,759
     Likes dati
    757
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    Citazione Originariamente Scritto da Hiroo Onoda Visualizza Messaggio
    Ahhh... gli alpini vanno bene solo in tempo di guerra per difendere il
    paese, dopo un terremoto o un alluvione per tirar fuori la gente da sotto
    le maceri, poi come ringraziamento devono essere insultati da Eridano.
    Ma vi rendete conto di cosa state dicendo ?
    qui non si sta insultando nessuno ...
    gli ex alpini (perchè quelli che lavorano non sono più nell'esercito da anni) fanno cose egregie sui nostri territori (pulizia fiumi/boschi, prevenzione, protezione civile, raccolta fondi per bisognosi, ecc...)
    ma per le tematiche che stanno a cuore al forum Padania!, hanno il grosso problema che purtroppo ostentano un patriottismo che ondeggia tra la retorica fascio-stalista e la comica patetica

    p.s. ex alpino 7/87 Meràn, ex consigliere provinciale ANA e ex segretario del gruppo locale

  8. #48
    gigiragagnin@gmail.com
    Data Registrazione
    23 Dec 2011
    Messaggi
    10,535
     Likes dati
    10
     Like avuti
    1,432
    Mentioned
    43 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    sono più sfortunati che colpevoli.

  9. #49
    Venetia
    Data Registrazione
    06 Sep 2011
    Località
    Venetia
    Messaggi
    4,068
     Likes dati
    159
     Like avuti
    886
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    Citazione Originariamente Scritto da sciadurel Visualizza Messaggio
    qui non si sta insultando nessuno ...
    gli ex alpini (perchè quelli che lavorano non sono più nell'esercito da anni) fanno cose egregie sui nostri territori (pulizia fiumi/boschi, prevenzione, protezione civile, raccolta fondi per bisognosi, ecc...)
    ma per le tematiche che stanno a cuore al forum Padania!, hanno il grosso problema che purtroppo ostentano un patriottismo che ondeggia tra la retorica fascio-stalista e la comica patetica

    p.s. ex alpino 7/87 Meràn, ex consigliere provinciale ANA e ex segretario del gruppo locale

    Azz... Merano..... in quel periodo ci "bazzicavo" pure io... nell'Orobica
    sklöpp & kanù

  10. #50
    Lumbard
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Lach Magiùr
    Messaggi
    11,759
     Likes dati
    757
     Like avuti
    871
    Mentioned
    8 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Le tre occupazioni militari della colonia Padania

    Citazione Originariamente Scritto da Hiroo Onoda Visualizza Messaggio
    Leggi quello che ha scritto Eridano!!!
    Eridano ha perfettamente ragione e non offende nessuno dicendo che gli ex alpini sono servi sciocchi dell'itaglia
    lo sanno anche loro che lavorano come muli per una locomotiva su cui tutti gli altri vanno a "scrocco"


    Citazione Originariamente Scritto da Hiroo Onoda Visualizza Messaggio
    Caro Sciatore ti rammento che il “Fascismo” è stato fondato a Milano
    da un padano Doc, i “San Sepolcristi” erano per la stragrandissima
    maggioranza padani, così come lo furono i principali gerarchi del fascismo.
    Il “Partito Comunista Italiano” è stato fondato a Livorno, di cui uno
    dei principali esponenti e fondatori fu “Nicola Bombacci”, padano pure lui.
    Mi risulta pure che per i cartografi di via Bellerio Milano e Livorno sono in
    territorio della padania.
    Trai tu poi le conclusioni dei legami storici e inseparabili che legano la
    cosiddetta padania con Fascismo e Comunismo....
    e quindi???? dovrei difendere cazzate colossali come fascismo e comunismo?

 

 
Pagina 5 di 6 PrimaPrima ... 456 UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito