La vita e' un comportamento emergente della materia, se tu pensi che ci sia qualcosa di magico (tipo un flogisto della vita) sei tu a doverlo dimostrare. Finche' non vediamo questo "flogisto della vita" ci teniamo la materia e l'energia perche' solo la materia e l'energia esistono. Se pensi che esista altro, tipo Dio (visto che e' questo il punto), dovresti farcelo vedere.
Non si capisce neanche quale sarebbe la tua domanda, a me sembra qualcosa tipo: "dimostrami che la vita non discende dalla divinita'"
Eh no, non funziona cosi'.
Alle medie imparai che la scienza si basa sulle dimostrazioni di riproducibilità ed osservazione.
La fede è un altro magistero...sei intelligente per cogliere il controsenso insito nella domanda "dimostrami scientificamente Dio".
Puoi basare la tua vita sulle possibilità relativiste (basate su modelli di plausibilità che si inseguono e si alternano tra di loro): mi affascina confrontarmi con queste posizioni.
Ultima modifica di Ucci Do; 19-04-14 alle 17:55
se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...
Abbiamo gia' affrontato questa discussione e abbiamo concluso che non esiste nessuna definizione di "vita" utilizzabile, quindi stiamo parlando di aria fritta. Comunque: cos'e' la "vita"? Solo dopo che abbiamo una definizione di vita: perche' questa "vita" dovrebbe aggiungere qualcosa alla materia?
Ok ce la caviamo cosi', va bene.
Allora mettiamola in un'altra angolazione: tu sei propenso a dire che la materia, comportandosi in maniera emergente (?) generi la vita (focalizziamoci sulla vita umana).
Ne possiamo dedurre che per te non vi è discontinuità, né differenza ontologica tra materia e vita?
Questa è la verità che accompagna il tuo esserci?
Ultima modifica di Ucci Do; 19-04-14 alle 18:09
se non ci metterai troppo io ti aspetterò tutta la vita...
I "comportamenti emergenti" non me li sono inventati io, sono il risultato di alcune interazioni non lineari. Se la vita fosse determinata da interazioni lineari, potremmo mettere i quattro parametri di un vivente in una matrice, fare un paio di moltiplicazioni e ridurre la "vita" a una serie di vettori riga.
Cosa dovrebbe essere la discontinuita'/differenza ontologica tra materia e vita?
C'e' una differenza abissale tra il comportamento di una massa nello spazio e quello delle particelle elementari che la compongono, al punto che non e' possibile prevedere il comportamento della massa a partire dalle regole che determinano quello delle particelle. Per la "vita", qualunque cosa sia, vale lo stesso discorso, quindi una differenza c'e', ma non so se e' "ontologica".
Ucci è sempre il solito problema.
Noi nella vita biologica non troviamo e non vediamo nulla che non sia riconducibile a reazioni biochimiche.
Ipotizzare che vi sia qualcosa in più è sempre possibile ma non ci sono assolutamente le basi per dire che questa ipotesi sia necessaria per specificare cosa è la vita.
Il fatto che non siamo ancora in grado di spiegare nei dettagli come è avvenuta questa insorgenza non ci permette né di dire che questa insorgenza abbia cause esogene alla biochimica né parimenti che tali cause siano necessarie.
E' lo stesso discorso fatto sulla teleologia , non si vedono cause esterne né sono necessarie né sono state ipotizzate in un modello previsionale.
Io stimo più il trovar un vero, benché di cosa leggiera, che 'l disputar lungamente delle massime questioni senza conseguir verità nissuna