“Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
— Paul Krugman
Non so se tutte queste persone sono ignoranti o meno e a dir la verità non me ne importa un fico secco.
Nel 1975 lavorai un intera stagione a Rimini come pasticciere.
Si lavorava duramente 11 ore al giorno, otto la domenica.
In compenso però lo stipendio era molto buono, più o meno il doppio di quello che prendeva un operaio medio.
Tornato a casa a Settembre misi il gruzzoletto (circa 800.000 lire) in banca ad un interesse di circa il 5%.
Non pensai più a quei soldi fino a quattro anni dopo quando decisi di sposarmi.
Quando ritirai la somma però ebbi un amara sorpresa, il valore di acquisto di quelle 800.000 lire era meno della metà rispetto a quando li avevo guadagnati. Una bella delusione.
Ora l'euro avrà le sue pecche ma quei quattro soldi che ho guadagnato quattro anni fa e che ho faticosamente messo da parte valgono ancora come allora.
Bhe... se io fossi un esperto di economia ti potrei dire che negli anni 70 era assolutamente sconsigliato mettere soldi da parte, ma investire in immobili e Buoni Fruttiferi Postali. Infatti in quegli anni mi sono ritrovato a comprare i miei primi immobili in Italia, prima di essere chiamato poi a lavorare fuori dai nostri confini nazionali.
Ricordo benissimo per esempio che nel 69 comprai la 500 a mia moglie, pagata 475.000 lire, e che vendetti tre anni dopo per 400.000 lire ; il che non significa che ci smenai 75.000 ma, proprio per il ragionamento che hai fatto tu, che la macchina nuova valeva 550.000 lire.
Negli anni 70 pero' comprare un appartamento di 130 Mq, cioè bello grande, significava spendere una cifra enorme per l'epoca di circa 4 milioni di lire, a fronte di uno stipendio di circa 100.000 lire/mese.
Ma significava anche che se tu guadagnavi 100.000 lire al mese e ti mettevi un mutuo da 40.000 lire/mese ti ritrovavi, dopo 10 anni , a pagare una cifra ridicola al mese, ben inferiore ad un affitto.
E significava anche che l'immobile che avevi comprato aumentava di valore fino a quasi raddoppiare dopo 10 o 15 anni.....
Voglio dire che se parliamo di quanto valevano negli anni 70 i soldi messi in banca o sotto la mattonella, dobbiamo anche specificare che un deposito vincolato a 3 anni veniva pagato molto bene in interessi da Banche o Posta, recuperando l'inflazione alta e avendo anche una discreta redditività.
Forse e secondo me.
Ultima modifica di mad; 19-04-14 alle 20:00
Per mia scelta di vita non rispondo a persone idiote, in mala fede, ottuse o volgari, omminicchi e provocatori, presuntuosi e gente senza palle, bugiardi, millantatori, incapaci e psicolabili.
“Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
— Paul Krugman
Già ma sicuramente non ricordi che se prendevi un mutuo la banca ti metteva un interesse da pagare del 20% e che chi aveva soldi investiva e forse riusciva a difendere il suo potere di acquisto ma chi campava modestamente era ancora più disgraziato di chi è disgraziato oggi.Mad ha scritto:
Negli anni 70 pero' comprare un appartamento di 130 Mq, cioè bello grande, significava spendere una cifra enorme per l'epoca di circa 4 milioni di lire, a fronte di uno stipendio di circa 100.000 lire/mese.
Ma significava anche che se tu guadagnavi 100.000 lire al mese e ti mettevi un mutuo da 40.000 lire/mese ti ritrovavi, dopo 10 anni , a pagare una cifra ridicola al mese, ben inferiore ad un affitto.
Mettila come vuoi ma in quegli anni c'era la cosa più importante: il LAVORO.
Vogliamo fare un piccola riflessione?
Se quando siamo entrati ( a fatica) nell'euro la moneta europea aveva un livello di parità col dollaro ( un dollaro un euro),
come possiamo illuderci di mantenere in tasca una moneta che vale 1.385 sul dollaro proprio ora che siamo in recessione e con la disoccupazione a livelli stellari?
Non ci vuole " Marconi" per sospettare che ci sia qualcosa che non quadra...
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
La forza della valuta deve essere lo specchio della forza dell'economia reale.
L'Italia non ha questa forza, quindi deve indebitarsi per mantenere in tasca una moneta troppo forte per la sua economia.
Svendere i gioielli di famiglia ai cravattari della Troika sarà l'epilogo del nostro dramma.
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
Scusa eh, ma se uno dei milioni di disoccupati, precari, pensionati, giovani etc. vuole fare una vacanza alle Maldive, affittare un catamaro nei caraibi o semplicemente passare qualche giorno ad Abu Dabi a sgavazzare su un cammello da corsa, vuoi mettere che vantaggi ha con l'euro a 1.385! (lo vuoi mette col lavorare)
E quanto gli costerebbe un loft a Parigi se si tornasse alla Lira?
L'euro ha i suoi indiscutibili vantaggi anche per il popolo minuto
Ultima modifica di Grifo; 20-04-14 alle 00:21
Io sono al bando da circoli, logge e sagrestie.
Ma col mio carattere e i miei gusti me ne consolo facilmente.