A processo dunque andranno l’ex sindaco di Gubbio Orfeo Goracci, Maria Cristina Ercoli, braccio destro di Goracci ed ex assessore al Bilancio; Lucio Panfili, ex assessore all’ambiente; Lucia Cecili, dirigente comunale al Personale, Graziano Cappannelli, ex assessore al Commercio, Nadia Ercoli, sorella di Maria Cristina e funzionaria del comune alla polizia municipale, Paolo Cristiano, ex segretario comunale di Gubbio, Umberto Baccarini, addetto dell’ufficio protocollo
Goracci è accusato, dai sostituti procuratori Antonella Duchini e Mario Formisano, di essere a capo di una presunta associazione per delinquere con le due Ercoli, Cecili, Stocchi, Cappannelli, Cernicchi, Panfili e Cristiano, per commettere «una serie indeterminata di delitti di
abuso di ufficio, concussione, falso in atti pubblici, soppressione di atti pubblici», nonché di avere «s
tabilmente piegato lo svolgimento delle pubbliche funzioni al perseguimento di interessi privati consistenti in vantaggi politico-elettorali, mantenimento delle posizioni di potere e/o sviluppo della carriera, vantaggi economici per se stessi o per soggetti loro legati per vincoli di vicinanza politica, amicizia e sessuali (per il Goracci) con pari ingiusto danno per la collettività, per i dipendenti e i soggetti estranei all’amministrazione ritenuti invisi o ostili al sodalizio che venivano stabilmente posti in condizioni di emarginazione, sfavoriti, danneggiati nello sviluppo della carriera, minacciati, estorti ed ingiustamente penalizzati, in un generale clima di intimidazione e di paura instaurato e mantenuto dal sodalizio all’interno del Comune di Gubbio». La procura nel formulare le accuse ha parlato anche di costante inquinamento delle prove.