Conti correnti, così colpisce l'aliquota al 26%. Il gettito dai c/c supererà 1 mld nel 2016 - Repubblica.it
MILANO - I risparmiatori e le imprese si preparino a finanziarie le detrazioni Irap previste dal governo Renzi, che le ha inserite nell'ambito del decreto Irpef che prevede i famosi 80 euro in busta paga (per chi guadagna tra 8 e 24mila euro) a partire da maggio. Con l'arrivo del decreto definitivo, previsto in Gazzetta Ufficiale per oggi stesso, si mettono nero su bianco le tecnicalità dei provvedimenti e pure le misure per le coperture.
(ma anche per le società) c'è il passaggio dal 20 al 26% del prelievo su tutte le rendite finanziarie, a partire da luglio, con l'esclusione dei titoli di Stato.Tra le misure di maggiore impatto per i comuni cittadiniQuanto sia vasta la platea di possibili interessati è testimoniato dal fatto che nel 2012 gli italiani avevano custoditi nei depositi bancari ben 692 miliardi (di cui 470 nei conti corrente, che però in molti casi sono a rendita zero), mentre nel risparmio postale ci sono 341 miliardi (di cui 27 nei c/c)Significa che vi rientrano anche i conti correnti, i conti di deposito e i soldi maturati sulle giacenze lasciate sui conti postali. Una modalità che rischia di colpire di nuovo (dopo le mini patrimoniali delle imposte di bollo di Monti) i piccoli risparmiatori sopravvissuti ai chiari di luna della crisi finanziaria.
Secondo la relazione tecnica di cui dà conto la ricostruzione
del Sole 24 Ore, proprio dall'innalzamento del prelievo sugli interessi per c/c e depositi dovrebbero arrivare 775 milioni nel corso dell'anno prossimo, che saliranno addirittura a 1,1 miliardi dal 2016. Considerando il complesso degli incassi legati alle rendite finanziarie, quindi anche le cedole delle obbligazioni e gli altri redditi di capitale, per quest'anno gli effetti saranno limitati a 720 milioni. Ma l'andamento dell'imposizione sconta una netta crescita nei prossimi anni, arrivando a 2,3 miliardi nel corso del 2015, i 2,9 miliardi nel 2016 e poi stabilizzarsi a quota 2,6 miliardi dal 2017 in poi.
Per le azioni, la nuova aliquota del 26% si applica a dividendi e utili incassati dal prossimo luglio. Nel caso di detenzione di titoli di emittenti quotate, la tecnicalità per armonizzare l'aliquota rispetto al 20% precedente sarà una "finta" cessione al 30 giugno 2014, con riacquisto successivo, in modo da calc..................