Originariamente Scritto da
Dav. c. G.
Cause e condanne per diffamazioneNel 2003, patteggiò una causa per
diffamazione aggravata intentata contro di lui da
Rita Levi-Montalcini. Durante uno spettacolo, Beppe Grillo chiamò "vecchia puttana" la Montalcini (allora 94enne), vincitrice del
Premio Nobel 1986 in Medicina, insinuando che la scienziata torinese avesse ottenuto il Nobel grazie a una ditta farmaceutica che materialmente le aveva comprato il premio.
[152]
Nel
2012 in
appello Grillo è stato condannato per aver
diffamato a mezzo stampa la
Fininvest in un suo articolo pubblicato nel
2004 sulla rivista "
Internazionale". Il
risarcimento del danno patrimoniale, pari a 50.000 euro, oltre alle spese processuali, è stato stabilito dai giudici della prima sezione della corte d'appello del tribunale di Roma
[153][154][155][156][157].
Nel settembre
2013 viene condannato in
Corte di cassazione per avere diffamato l'ex sindaco di
Asti, e parlamentare per
Forza Italia,
Giorgio Galvagno. Nel 2003, Grillo aveva definito l'ex primo cittadino
"un tangentista", durante uno spettacolo al Teatro Alfieri di Asti.
[158]Grillo dovrà versare a Galvagno 25.000
Euro e gli interessi a partire dal 2003, come risarcimento del danno, oltre al risarcimento per le spese legali.
[159]
Il 12 dicembre 2013 è stato condannato dal Tribunale di Genova in primo grado per diffamazione nei confronti di Antonio Misiani, in qualità di Tesoriere del Partito Democratico. La vicenda risale al maggio 2012, quando Grillo pubblicò sulla home page del proprio blog un mosaico di immagini con le foto stile "segnaletiche" degli amministratori di PdL (Rocco Crimi), PD (Antonio Misiani) ed UDC (Giuseppe Naro), insieme a quelle degli ex di Lega Nord (Francesco Belsito) e Margherita (Luigi Lusi). Il giudice ha riconosciuto a titolo provvisorio un risarcimento di € 25.000 in favore di Misiani ed un risarcimento in favore del Partito Democratico di € 5.000.
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