L'Italia che tace non rischierà un capello per salvare Berlusconi
E il pifferaio di Arcore è rimasto senza seguaci
di Filippo Rossi
Una buona notizia per molti, una cattiva notizia per alcuni: nessuno scenderà in piazza per difendere Silvio Berlusconi. Niente manifestazioni, niente folle oceaniche, niente barricate. Niente di niente. La scena finale del Caimano poteva essere verosimile qualche anno fa, forse qualche mese fa. Ma adesso è cambiato tutto. Quello per il Cav non è più consenso, è menefreghismo. È la normale, e a volte sciatta, accortezza di quella parte d'Italia impolitica per natura che guarda con diffidenza ogni cambiamento, ogni trambusto della storia. È il silenzio accorto di chi non parla perché non sa cosa pensare davanti a tutto questo.
I berluscones cercano di spacciare l'insita prudenza dell'Italia moderata per maggioranza silenziosa, per un referendum quotidiano a favore del loro duce e padrone. Niente di più sbagliato. Tutti i sondaggi lo dimostrano con evidenza: la maggioranza assoluta degli italiani non vede l'ora di liberarsi di un uomo che ha messo il paese alla berlina davanti agli occhi del mondo intero.
Ma c'è di più. C'è la verità di un elettorato berlusconiano sgomento e basito. Un elettorato che non assomiglia affatto alla maldestra caricatura che ne fanno i militanti di professione. Un elettorato che non canta e non ha mai cantato "meno male che Silvio c'è". Che guarda il mondo con la convinzione di non poterlo cambiare, che così è e così fan tutti.
È un elettorato che osserva ma non partecipa, che vota e non milita. Ecco, quest'italiani normali che Cicchitto & C. spacciano per fedelissimi del signor B. sono persone che in realtà non rischieranno un capello per salvarlo dai guai in cui si è cacciato. Persone che si metteranno alla finestra a guardare lo spettacolo di un dittatore che cade... Aspettando di vedere cosa accadrà di nuovo...
Il pifferaio di Arcore non ha più seguaci. Attorno a lui ha solo quelli che hanno guadagnato e non guadagneranno più. Non ha più sostenitori. Ha solo stipendiati. Ma non è la stessa cosa.
16 febbraio 2011
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