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dedelind
Scovati nel 2010 dalla Guardia di Finanza 52 evasori totali, quasi uno su due è cinese
Sono 52 gli evasori totali scoperti a Prato dalla Guardia di Finanza nel corso del 2010, mentre i redditi sottratti al fisco ammontano a 136 milioni di euro, 22 dei quali solo per l’Iva. Sono questi i numeri dell’evasione fiscale made in Prato presentati dalle Fiamme Gialle pratesi che hanno fatto il consuntivo del bilancio 2010 dei loro interventi che, naturalmente, non si sono limitati al solo aspetto fiscale. Da sottolineare, infatti, il grosso impegno nella difesa del made in Italy e nel contrasto alla contraffazione con un totale impressionante di più di 2 milioni e 700mila prodotti e oltre 12 milioni e mezzo di metri quadri di tessuto sequestrati.
Tornando all’evasione fiscale, nel 2010 la Guardia di Finanza ha effettuato 580 tra verifiche e ispezioni, di queste 150 hanno riguardato soggetti o aziende cinesi. Come detto, gli evasori totali o paratotali scoperti sono stati 52, dei quali 29 italiani e 23 cinesi. Sul totale delle somme evase accertate circa un quarto sono da imputare alle società cinesi. Dati in linea con quelli fatti registrare nel corso del 2009. Sempre nel campo della lotta all’illegalità economica, da registrare i 98 lavoratori a nero individuati nel corso dell’anno: in questo caso la quasi totalità (96 per l’esattezza) era costituito da persone extracomunitarie.
Tra le operazioni più rilevanti delle Fiamme Gialle pratesi c’è da sottolineare le lotta all’usura con 5 arresti, due denunce e il sequestro di oltre 2 milioni di euro, e l’impegno antiriciclaggio che ha portato ad elevare 175 sanzioni con 4 denunce e l’accertamento di oltre 900mila euro di tributi evasi. Sempre nel campo della tutela della salute pubblica rientra, invece, l’operazione FarmaCina che ha portato al sequestro di 4 erboristerie cinesi con il ritiro dal commercio di 38mila confezioni di medicinali.
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