Un normale generico cittadino italiano, che indichiamo con A, vede che un altro cittadino, che indichiamo con B, ha avuto notoriamente alle proprie dipendenze per due anni e mezzo, presso la propria residenza, come fattore (stalliere), un criminale mafioso pericolosissimo, poi risultato pluriomicida e condannato a due ergastoli.
Il cittadino A vede inoltre che il cittadino B inneggia pubblicamente e ripetutamente (dal 2008 al 2010) al suddetto suo ex dipendente criminale mafioso, affermando “E’ IL MIO EROE”, non (?) accorgendosi che questa dichiarazione, oltretutto, è un’arrogante insolenza che offende pesantemente tutti gli altri Cittadini Italiani onesti, data la eccelsa posizione istituzionale da cui proviene.
Il cittadino A, nella sua semplice normalità, è portato a pensare che anche solo questi fatti, di comune conoscenza, costituiscano validi indizi più che sufficienti per generare fondati sospetti di esistenza di rapporti di mafiosità che possano coinvolgere il cittadino B.
Il cittadino A è quindi convinto che la Magistratura debba attivarsi, riguardo al cittadino B, con la massima solerzia e con tutti i mezzi di indagine, anche i più sofisticati ed invasivi, come richiesto appunto nei casi riguardanti attività o rapporti di carattere mafioso; tanto più in proporzione all’importanza del caso specifico, data l’altissima carica istituzionale ricoperta dal cittadino B.
Il cittadino A vede con soddisfazione che la Magistratura ha agito come doveva nei riguardi del cittadino B.
Il cittadino B, in conseguenza delle azioni della Magistratura, si è dichiarato, pubblicamente ed anche in ambito internazionale, vittima innocente della Magistratura, manifestando forte reazione offensiva contro la Magistratura stessa, con l’accusa di averlo da tempo fatto oggetto di indagini illegali, immotivate e pesantemente indiscrete, con l’illecita finalità di destituirlo mediante il giustizialismo. Mostrando così, ancora con arroganza ed insolenza, di considerare dei perfetti cretini, facilmente ingannabili, i Cittadini Italiani ed i funzionari delle Istituzioni Italiane ed Estere.
Il cittadino A rimane esterrefatto vedendo che le connessioni e le considerazioni sopra espresse, particolarmente attinenti le questioni dibattute vivacemente in questi giorni di metà febbraio 2011, non sono considerate da alcuno, né dai partiti politici, né dagli opinionisti, né dai mass-media.
Mentre sarebbero proprio strettamente attinenti e da opporre a certe affermazioni ripetutamente avanzate dai tenaci ed artatamente preparati difensori del cittadino B.
Il cittadino Angelo Funiciello non vuole passar per fesso, avendo la giusta dignità umana e civile, che pensa abbiano tutti i cittadini non mafiosi. A cui rivolge l’esortazione di pronunciarsi a loro volta e di dibattere su questi fatti, estremamente importanti per tutti, sia eticamente, sia sul piano economico, sia sul piano politico.
Grazie a tutti per l’attenzione, con tanti auguri per un vivace risveglio primaverile, necessario per la
RICONQUISTA DELLA NOSTRA CIVILTA’!