Originariamente Scritto da
Midìl
Se non ricordo male, sono stati tentati incentivi all'accorpamento "dal basso", in altri paesi europei, ma non sempre con esito soddisfacente (Mi pare di ricordare in diversi stati nordici). Per cui poi si è intervenuti dall'alto.
Comunque, l'accorpamento di cui parlo io, non è basato sul numero di abitanti, ma sul territorio. Ti faccio un esempio: la provicnia di Bergamo. Estesa su circa 2700 kmq, e suddivisa in 244 comuni, con una superficie media di 11 kmq. Bene, ho preso le mappe più dettagliate che ho trovato su internet, per vedere strade e confini comunali, ho utilizzato le vedute bia satellite per farmi un'idea di massima della morfologia del territorio, ed ho provato ad accorpare i comuni, cercando di raggiungere un'estensione media di 60 kmq circa. Ci sono andato vicino: una cinquantina di comuni, con un'estensione media di 50 kmq. Ecco la mappa:
Ovviamente, le aree colorate sarebbero, in primissima approssimazione, i nuovi (macro)comuni.
(Le aree bianche non sono riuscito a "risolverle", almeno via internet)
Come si vede, molto accorpamento in pianura, ridotto in montagna, dove le comuicazioni sono ostacolate dai rilievi.
Ovviamente, è solo un esempio, e bisognerebbe recarsi sul luogo, per fare un lavoro decente, però, secondo me, dà un'idea di cosa si potrebbe ottenere, senza drammatici sacrifici da parte dei cittadini, e senza provocare lo spopolamento delle valli (cosa che accadrebbe accorpando sulla base della popolazione). In pratica, solo nella provincia bergamasca (che è la procincia con più comuni d'Italia), si potrebbero "risparmiare", circa 190 comuni. Lascio immaginare quanto comuni si potrebbero "risparmiare", agendo in modo simile su tutta la Lombardia. Penso più di mille.
(L'Emilia Romagna, grande quasi quanto la Lombardia, ha 348 comuni. La Toscana 287. Non penso che 400-450 siano troppo pochi per la Lombardia)
Saluti.
Midìl