Spesso, quando seguo (forse per scontare i peccati di una vita precedente, non so) le alchimie politiche e civili italiche sento spesso dire: "è incostituzionale", detto a qualcuno che (nel caso di specie) rispetta i valori della carta del '46 posso anche essere d'accordo, ma se detto ad uno che magari non l'accetta in parte o del tutto tale appello mi sembra inutile, lo stesso ragionamento si potrebbe applicare sui cosiddetti temi "eticamente sensibili", per fare un esempio, la Cassazione ha detto che ai single non deve essere preclusa la possibilità di adottare, la CEI o chi per essa già ha detto "ai bambini occorrono due genitori" (e quelli che purtroppo vengno a mancare per cause naturali o incidenti, che si fa?), ora, dal mio punto di vista la risposta sarebbe stata un bel "chissene", ma certamente urterei la legittima sensibilità di chi pensa che quello che dice la CEI valga non solo per lui ma per tutti.
Il problema a mio parere sta nella difficoltà di trovare dei limiti, dei confini oltre cui tutti si sentano legittimati a stare all'interno, secondo me non sarà questione che si risolverà a breve, se mai lo sarà.