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    Clandestino
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    Predefinito Maltempo: emergenza nelle Marche, un morto e due dispersi

    Maltempo: emergenza nelle Marche, un morto e due dispersi
    Si cercano un uomo e una ragazza travolti dalla piena del fiume Ete mentre erano in auto

    Una donna morta e due dispersi è il drammatico bilancio del nubifragio che ha colpito le Marche da ieri sera. I due dispersi, un cinquantenne e la figlia ventenne della compagna (che si è salvata), sono stati travolti dalla piena del fiume Ete Morto a Casette D'Ete, una frazione di Sant'Elpidio a mare (Fermo). L'auto su cui viaggiavano tutti e tre è stata inghiottita dalla piena d'acqua che ha superato il metro e mezzo d'altezza. La donna morta, invece, è un'85enne, ritrovata in un fosso a Venarotta (Ascoli Piceno). E' probabile che dopo essere uscita ieri sera per andare a messa abbia perso l'orientamento a causa dell'oscurità, del vento e della pioggia, cadendo nel torrente, dove è stata ritrovata dai vigili del fuoco.

    Ieri sera l'anziana era uscita di casa per andare a messa, ma non è più rientrata. E' probabile che abbia perso l'orientamento a causa dell'oscurità, del vento e della pioggia, cadendo nel torrente, dove è stata ritrovata dai vigili del fuoco, dopo che i familiari avevano dato l'allarme. Secondo una ricostruzione dei carabinieri, sarebbe scivolata nel fosso perché un terrapieno è smottato per via delle piogge abbondanti. L'anziana è stata risucchiata nell'alveo del piccolo corso d'acqua, che si forma soltanto quando le precipitazioni sono molto intense (raccoglie le acque di scolo del centro abitato) per poi confluire nel torrente Chiaro e, all'altezza di Ascoli Piceno, nel Tronto. La vittima viveva con la figlia, che non vedendola rientrare dalla messa vespertina ha chiamato i soccorsi. Alle ricerche, durate tutta la notte, hanno preso parte vigili del fuoco, carabinieri, volontari di protezione civile e agenti della Forestale. Il cadavere è stato avvistato verso le 8, impigliato fra gli arbusti a una cinquantina di metri da dove la donna era precipitata in acqua.

    I due dispersi sono un uomo di 50 anni e la figlia ventenne della sua compagna. La madre della ragazza si è salvata dalla piena dell'Ete Morto aprendo lo sportello dell'auto su cui tutti e tre viaggiavano, e gettandosi fuori. Ora è ricoverata nell'ospedale di Civitanova Marche. Sembra che la famiglia stesse viaggiando in direzione di Civitanova Marche, non si sa se per lavoro o per altri motivi. Il padre della ragazza, avvertito all'alba dai carabinieri, ha raggiunto Casette d'Ete da Pescara, e, in lacrime, sconvolto, partecipa alla ricerche della figlia. Che ora si concentrano in una zona in cui è stata segnalata un'auto che affiora dall'acqua. Sul posto carabinieri, pompieri, sommozzatori, volontari della Protezione civile.

    A quanto si e' appreso, viaggiavano su un'auto che stamattina si e' trovata a transitare dall'incrocio fra via Cavour e via Brancadoro (davanti al viale che conduce alla villa di Diego della Valle), proprio mentre il corso d'acqua rompeva gli argini e invadeva la strada. La vettura e' stata trascinata verso il mare, e pompieri e sommozzatori stanno ancora cercando di individuarla. La loro auto è stata portata via dall'acqua, che ha superato un metro e mezzo di altezza e sta per sfiorare i due metri. L'interno centro abitato del paese (circa 2.800 residenti) è invaso dalla piena: l'amministrazione comunale si sta attrezzando per evacuare le famiglie che vivono negli edifici più a rischio. Sott'acqua anche anche vari stabilimenti e capannoni. A Casette d'Ete ha sede anche l'azienda calzaturiera Tod's, di Diego della Valle.

    L'intero paese è allagato, così come gran parte dei centri della regione, dove tutti i principali corsi d'acqua sono esondati, invadendo abitazioni, fabbriche e negozi.

    Per la ricerca dei dispersi è stata mobilitata una squadra di sommozzatori dei vigili del fuoco. La pioggia, che cade ininterrottamente da ieri, ha fatto esondare l'Ete vivo, l'Ete morto, il Tronto, l'Aso e il Menocchia nel centro sud della regione, il Misa, l'Esino, il Nevola e il Musone più a nord. Decine le persone che hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, e sono state tratte in salvo dai pompieri con gommoni e mezzi anfibi nelle province di Ancona, Macerata, Ascoli e Fermo.

    In tilt la rete viaria, con numerose strade provinciali chiuse a causa di frane, smottamenti e allagamenti; da poco anche la viabilità di accesso al capoluogo regionale è a rischio di interruzione, per un fiume d'acqua e fango che ha invaso la statale 16 Adriatica, all'altezza della frana Barducci. Transitabile invece l'A14, anche se con molti rallentamenti. L'aeroporto 'Sanzio' di Ancona-Falconara è stato chiuso per l'allagamento della pista: sono stati cancellati il volo per Monaco delle 6:40, mentre il primo collegamento con Roma Fiumicino (in partenza alle 7:20) subirà un ritardo di almeno tre ore.

    L'Enel segnala l'interruzione dell'erogazione di energia elettrica in varie località della regione. Tutti richiamati in servizio i vigili del fuoco e il personale della polizia stradale e delle polizie municipali, mentre i sindaci hanno attivato i Centri operativi comunali. La situazione è monitorata dalla Sala operativa regionale di protezione civile, che per le prossime ore prevede un peggioramento delle condizioni meteo.

    Decine di famiglie alluvionate, che in giornata potrebbero diventare centinaia, sono state portate in salvo nelle Marche alluvionate dai vigili del fuoco, con gommoni e altri mezzi anfibi. Nella notte, dopo che il fiume Chienti è fuoriuscito dagli argini a Sambucheto (Macerata), un gruppo di sfollati è stato raggiunto in gommone da una squadra di pompieri, e messo in sicurezza altrove. Numerosissimi gli sgomberi nel Fermano, fra Casette d'Ete, Porto Sant'Elpidio, Sant'Elpidio a mare, mentre in contrada Salvano due abitazioni rimaste isolate per esondazione dell'Ete vivo, devono ancora essere raggiunte dai soccorritori. Lungo le strade si vedono auto accatastate per il flusso senza sosta di acqua e fango: una lotta impari per i vigili del fuoco, che cercando di trainarle con mezzi meccanici. Sono in corso anche perlustrazioni nei sottopassi, per escludere che altre persone, oltre all'anziano e al bambino dispersi a Casette d'Ete, siano rimaste intrappolate in qualche vettura in panne. Nella sede della Regione Marche è in corso una riunione della Protezione civile e di tutti i servizi coinvolti nelle operazioni di soccorso e assistenza agli sfollati.

    CHIUSO CASELLO A14 PORTO SAN GIORGIO - Il casello dell'A14 di Porto San Giorgio (Fermo) è stato chiuso in uscita per l'allagamento della sede stradale. Aperta invece la stazione in ingresso. Interdette al traffico per frane e allagamenti anche la Superstrada 77 fra Morrovalle e Corridonia (Macerata), la Sp 571 e la Statale 'Regina' in provincia di Macerata. Difficoltà per la viabilità anche nel centro storico di Senigallia, dove la piena del fiume Misa ha invaso il ponte di corso 2 giugno.

    PISTA AEROPORTO ANCONA ALLAGATA, SCALO RESTA CHIUSO - Ancora bloccato il traffico aereo da e per l'aeroporto 'Raffaello Sanzio' di Ancona-Falconara, a causa del maltempo. Lo straripamento del fosso San Sebastiano, nella frazione di Castelferretti, ha provocato l'allagamento totale della pista, che non potrà essere prosciugata prima del pomeriggio. Al momento sono stati cancellati i voli per Monaco, Roma e Timisoara, ma è a rischio cancellazione anche quello per Dusseldorf. La società Aerdorica, che gestisce il 'Raffaello Sanzio', spera di riaprire la pista per le 15.

    DONNA SCAMPA ALLA PIENA DA FINESTRINO AUTO - Via dalla piena dell'Ete morto, passando dal finestrino dell'auto travolta dall'acqua, grazie al coraggio di un passante che l'ha sentita gridare e l'ha afferrata e trascinata fuori appena in tempo. E' la storia di Caterina, 60 anni, sopravvissuta all'alluvione di Casette d'Ete. La signora era diretta a Macerata, come ogni mattina, per lavoro. Erano circa le 4:45 quando si è trovata a passare da via Cavour con la sua Bmw inghiottita dall'acqua, proprio mentre il fiume rompeva gli argini allagando la strada. Anche lei, come l'anziano e la ragazza dispersi, stava per essere portata via dalla piena, ma si è messa "a gridare forte - racconta chi ha assistito alla scena - e ha tirato un po' giù il finestrino. Un signore è corso dietro all'auto, ha afferrato un braccio della donna e non ha lasciato la presa fino a quando non è riuscito a farla uscire dall'abitacolo". Un piccolo miracolo: la sopravvissuta ora è a casa. A parte lo choc, ha riportato solo qualche graffio.


    Fonte: Maltempo: emergenza nelle Marche, un morto e due dispersi - Cronaca - ANSA.it

  2. #2
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    Predefinito Rif: Maltempo: emergenza nelle Marche, un morto e due dispersi

    Mentre la macchina dei soccorsi si conferma burocratica, inefficente e costosa, il popolo marchigiano si rimbocca le maniche e lavora. già ieri, a poche ore dal disastro, gli abitanti delle zone alluvionate erano all'opera per ripristinare fabbriche e case.


    MALTEMPO
    A Casette d'Ete dopo la piena
    "Qui non si è visto nessuno"
    Gli abitanti della località marchigiana lavorano per tirar fuori l'acqua dalle case e ripulirle dal fango. Senza vigili del fuoco, Protezione civile né sindaco
    di GIUSEPPE CAPORALE

    SANT'ELPIDO A MARE (Fermo) - Per raggiungere una delle case di via don Minzoni, a Casette d'Ete, ci vogliono gli stivali dei vigili del fuoco. Dodici ore dopo l'esondazione del fiume Ete l'acqua è ancora nelle case. Non più a un metro e mezzo come alle quattro del mattino. Adesso arriva a trenta centimetri. Non ci sono vigili del fuoco in questo spicchio di Marche travolto dalla piena del fiume. Non ci sono alle quattro di pomeriggio e non c'erano alle quattro di notte. "I vigili del fuoco? La Protezione civile? Il sindaco? E chi li ha visti...", racconta Dina De Leonardis. Lei, 50 anni, operaia, sull'uscio di casa, sporca di fango quasi non vorrebbe far entrare i giornalisti. "Tanto voi non servite a niente... Fate le riprese e poi? Che cambia? Noi i danni dell'alluvione del 1999 ce li siamo pagati da soli... e non erano così ingenti come questa volta". Questa volta Dina assieme al marito Rino (anche lui operaio) hanno perso due auto, "un'Agila e una Citroen nuovissime, con le rate ancora da pagare", e decine di mobili che ora sono ammassati fuori dalla porta di casa, come roba da buttare. In casa c'è acqua ovunque. I muri sono sporchi di fango. Il frigorifero e le tv sono da buttare come il mobilio. "Ho sentito un boato... Era il rumore di un tornado... Ho aperto la porta e l'acqua mi ha travolta...", racconta la loro vicina mentre porta via cornici e pezzi di altri mobili.

    Ma qui a Casette d'Ete nessuno alza la voce, tutti lavorano in silenzio, quasi fosse "normale" quello che è successo. "Normale" che il fiume arrivi alle quattro di notte invadendo come una furia (con un metro e mezzo di altezza) un piccolo quartiere. "Meno male che in questi anni, dopo l'alluvione precedente ci sono stati dei lavori per sistemare l'argine del fiume" spiega Rino. "Dico... meno male... E' andata peggio...".

    Alessio Ferroni, artigiano di 30 anni, ed Elisa Morestini, impiegata ventinovenne, sono pochi metri più avanti nella loro casa al piano terra a tirar fuori l'acqua dal loro "nido d'amore". "Questa è la casa dove dovremmo venire a vivere una volta sposati. Le nozze ci sono a settembre". E anche da parte loro nessuna lamentela, anche se "del Comune non si è visto nessuno...". Lavorano per pulire casa e basta.

    Intanto sul ponte vetture dei pompieri e mezzi di soccorso - tra cui i sommozzatori - sono fermi da un'ora "in attesa di istruzioni". Sono tutti lì per cercare i cadaveri delle due vittime ufficialmente ancora "disperse" (uno è stato trovato qualche ora dopo). "Veniamo da Grosseto" spiega un giovane vigile del fuoco abbassando il finestrino. "Intervenire? Attendiamo disposizioni". Poi arriva la chiamata. "Ci hanno detto di raggiungere la sede di Fermo, di andare al comando locale". E anche quella vettura del soccorso di Stato svanisce. E intanto continua a piovere.
    A Casette d'Ete dopo la piena "Qui non si

  3. #3
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    Predefinito Rif: Maltempo: emergenza nelle Marche, un morto e due dispersi

    ottimo intervento della bella e brava Camilla Fabbri in difesa delle piccole imprese pesaresi.
    si deve riconoscere al PD pesarese una grande capacità nel sostenere le imprese della provincia.

    Maltempo, danni alle imprese nel pesarese
    Giovedì 03 Marzo 2011 18:16
    La Cna ha attivato un azione di monitoraggio sui danni provocati dalle piogge degli ultimi giorni

    PESARO - Danni a laboratori, officine, capannoni. L’ondata di maltempo ha colpito, seppur in maniera più limitata rispetto ad altre località marchigiane, le imprese pesaresi, soprattutto quelle situate in prossimità degli argini del fiume Foglia. Tra le più danneggiate alcune attività in via dei Pioppi e via dei Platani (zona Obi) che hanno visto letteralmente sommerso il proprio laboratorio.

    Danni più limitati invece per le imprese della zona artigianale di via Toscana e via Campania. Si tratta di carrozzerie, laboratori per la fabbricazione del vetro, infissi e persino una fabbrica di giocattoli. Si è trattato di allagamenti circoscritti e limitati solo ad alcune aziende con laboratori posti sotto il livello stradale.

    Disagi lievi, almeno al momento, che per fortuna non hanno causato danni a macchinari e strutture. E’ quanto risulta da una prima ricognizione tra le aziende associate dalla CNA. “Stiamo ancora raccogliendo segnalazioni - dice il segretario provinciale della CNA, Camilla Fabbri - ma la situazione è per fortuna meno pesante rispetto ad altre province marchigiane. Siamo comunque in collegamento con i Comitati regionali di CNA e Confartigianato che in queste ore stanno conducendo una sorta di censimento delle aziende colpite. La documentazione raccolta sarà poi inviata a Regione Marche e Governo”.

  4. #4
    Clandestino
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    Predefinito Rif: Maltempo: emergenza nelle Marche, un morto e due dispersi

    Ieri ho attraversato in treno la metà sud della regione: erano anni che non vedevo i fiumi così pieni.

  5. #5
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    Predefinito Rif: Maltempo: emergenza nelle Marche, un morto e due dispersi

    Le Marche, Terra solidale, dove di fronte alle calamità ci si rimbocca le maniche e si lavora duro, tutti insieme, tutti uniti!

    Della Valle tra gli alluvionati "Aiuterò gli abitanti di Casette d'Ete" - Il Corriere Adriatico

    Della Valle tra gli alluvionati
    "Aiuterò gli abitanti di Casette d'Ete"





    CASETTE D’ETE - Diego Della Valle, accompagnato dal fratello Andrea, ha visitato stamani la zona di Casette d’Ete alluvionata dall’esondazione dell’Ete Morto. “Cercherò di fare di tutto - ha detto intrattenendosi brevemente con alcuni residenti - per aiutare la frazione”.
    L'imprenditore della Tod’s vive e ha l’azienda di famiglia a Casette. Pochi mesi fa ha donato una scuola al paese, la stessa struttura in cui in queste ore si tengono le riunioni della Sala di protezione civile provinciale e si coordinano gli interventi di soccorso.

    “Io, mio fratello, la mia famiglia, siamo vicini alle nostre persone. Gente che conosciamo, e che ora è davanti ad un disastro”, ha aggiunto poi in serata l’imprenditore, rientrato apposta dall’estero, ha spiegato, per l’emergenza che ha colpito il paese. “Abbiamo parlato con il prefetto, il presidente della Regione, la Protezione civile, per capire se ci sono necessità, quello che possiamo fare”. “Non lasceremo sole le persone, questa è gente piena di orgoglio, abituata a lavorare, e a parlare poco”. Domani, se le condizioni meteo lo permetteranno, “e se non ci sarà bisogno di noi qui” Diego e Andrea Della Valle ripartiranno di nuovo.

  6. #6
    Clandestino
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    Predefinito Rif: Maltempo: emergenza nelle Marche, un morto e due dispersi

    Maltempo Marche: 900 milioni di danni!

    E' il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, a presentare il conto salatissimo al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al quale aveva già' chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza per tutto il territorio regionale dichiarando una situazione oggettivamente drammatica.

    480 milioni sono necessari per colline franate, strade disastrate, smottamenti, ponti crollati, case e aziende allagate. Altrettanti per l’agricoltura con le colture andate in rovina. Oltre alle esondazioni, hanno fatto il resto gelo, neve e pioggia.

    La situazione nella Regione sta lentamente e faticosamente tornando alla normalità grazie anche alle migliorate condizioni del tempo. Tuttavia anche ieri una frana con un fronte di 200 m si è abbattuta sulla strada che collega Pianello a Rosenga, nel comune di Genga (AN) bloccandola, e danneggiando la linea elettrica.

    I movimenti franosi, complice la saturazione dei terreni, hanno interessato un po tutte le province marchigiane:

    uno smottamento lungo la sponda sinistra del fiume Aso, a Marina di Altidona nel fermano, aveva compromesso una condotta di acqua potabile. Un secondo movimento franoso ha rotto la condotta del Tennacola verso il territorio di Montegranaro.

    E' invece rientrata l'emergenza idrica a San Severino Marche, nel maceratese, dopo che la frana aveva provocato un guasto all'acquedotto a Brondoleto di Castelraimondo.

    Sta migliorando la viabilità anche se diverse strade provinciali restano ancora chiuse o transitabili con difficoltà nel Maceratese, dove si sta lavorando per ripristinare la viabilità in alcune strade provinciali ancora interrotte e in un tratto di Strada Statale 16 a Porto Recanati.

    Ulteriori danni si segnalano nell'area costiera, dovuti ai detriti e rifiuti portati dai fiumi in piena ed alla forte mareggiata provocata dagli intensi venti di grecale. Con la Pasqua alle porte, solo per Senigallia la stima è di 300 mila euro, 250 mila per Porto Recanati.

    Fonte: Maltempo Marche: 900 milioni di danni! | 3B meteo

 

 

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