Dunque ogni rivoluzione in tutto il mondo che abbia come obbiettivo un dittatore anti-USA (e lo è la maggior parte) è da considerarsi un complotto statunitense? E se per puro caso, come improbabile ipotesi, tra queste insurrezioni potesse esserci un vero desiderio e interesse popolare nella libertá e in un maggiore benessere, sacrifichiamo il nostro appoggio al popolo oppresso sull'altare dell'antiamericanismo per non dover rivedere le nostre idee da guerra fredda?