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    Predefinito Fulcanelli - L'Ultimo Alchimista

    FULCANELLI - L'ULTIMO ALCHIMISTA












    Un grande mistero,che nessuno è mai riuscito a svelare.L'Ultimo alchimista,l'ultimo anello di una catena forse.Dietro lo 'psuedonimo' nessuno sa chi si cela. Le sue opere furono pubblicate in Francia,da un suo discepolo,Eugene Canseliet; nemmeno su quest'ultimo ho trovato una biografia 'mirata' e su di lui pure gravitano enigmi a non finire.Man mano si procede nella ricerca, sembra di trovarsi dinanzi ad una 'matrioska', una scatola magica di cui non si riesce veramente a toccare la fine. Restano le sue opere,alcune delle quali citate nella bibliografia, e quelle del suo Maestro Fulcanelli,dal quale ricevette il compito di riordinare gli appunti,aiutato dal pittore Juliene Champagne...
    Che Fulcanelli sia stato un personaggio singolo o l'unione di più persone come sostenuto da Genevieve Dubois in un suo libro, ha un'importanza relativa,per lo studioso di alchimia,certo è una bella sfida storica,un'inchiesta culturale e sociologica affascinante! Il merito di Fulcanelli è di aver riportato l'alchimia nell'ambito della nostra cultura,che l'aveva in gran parte emarginata(deprezzandone il valore),ripresentandoci i testi classici,definendone le teorie generali,gli scopi e le tecniche operative.Ci ha permesso una 'lettura simbolica' di ciò che è contenuto nei testi antichi,nei monumenti pervenutici,nelle pietre...forse per metterci in guardia dalla nostra corsa sfrenata verso un inutile progresso materiale,forse per darci la chiave del messaggio apocalittico...Sembra che, chiunque egli fosse, sia comparso alla soglia del XX secolo per rivelare all'umanità i segreti di quell'Arte millenaria che si stavano seppellendo sotto le macerie delle guerre e delle disfatte umane.

    Solo Canseliet sapeva chi fosse questo Maestro. Qualcuno arrivò quindi a dire che non poteva trattarsi altri che di lui stesso,ma non sembra sia così, poichè Canseliet non raggiunse mai la Pietra Filosofale,per sua stessa ammissione, mentre a Fulcanelli è riconosciuto di si,di aver ottenuto il donum dei, entrando in tal modo nella schiera degli Adepti Immortali.

    Tra i nomi con cui si è tentato di dare un'identità a Fulcanelli figurano, oltre a quello di Juliene Champagne: Henry Coton-Alvart(1894-1988); Grasset d'Orcet(1828 - 1900) di cui si invita a prendere visione dei molti libri che ha scritto (praticamente sconosciuti in Italia), Jules Violle(1841-1923),fisico francese, autore di importanti ricerche nei campi dell'acustica e della fotometria; propose nel 1881, come unità di intensità luminosa, quella emessa da una superficie di 1 cm2 di platino alla temperatura di fusione (1773 ºC) in direzione normale alla superficie stessa (candela violle - da Sapere.it); altra ipotesi, l'astronomo geniale Camille Flammarion o Nicolas Flamel,l'alchimista vissuto nel XIV secolo.

    Anche R.A.Schwaller de Lubicz, dotto esoterista ed egittologo 'non accademico',vicino al circolo ermetico cui apparteneva Champagne,è stato candidato ad essere Fulcanelli; si è scomodato anche il premio Nobel Pierre Curie,lo scopritore 'ufficiale'dell'elemento chimico radio,di cui Canseliet dice che il Maestro era amico. Fulcanelli è esistito veramente, assicura Canseliet, ed era un membro rispettato della società culturale e scientifica francese del tempo.

    Dopo aver ottenuto la Pietra, scomparve per molti anni...dal piano 'fisico', fino a che Canseliet riferì di averlo incontrato due volte,in seguito.Nel 1952 a Siviglia,quand'era ospite in un castello. Canseliet era nato nel 1899 e aveva dunque 53 anni; il suo Maestro Fulcanelli avrebbe dovuto averne 113,di anni, stando alle parole di Canseliet stesso, ma ne dimostrava quanti lui. Facendo un rapido calcolo, se si era nel 1952 e Fulcanelli avrebbe dovuto avere 113 anni,doveva essere nato nel 1839. Ciò esclude in maniera quasi automatica i 'candidati' sopra citati, poichè de Lubicz era nato nel 1887,Champagne nel 1877,Pierre Dujols de Valois nel 1862, a Saint Illide e morto nel 1926 in conseguenza di un'artrosi invalidante;egli fu autore de l'"Hypotypose au Mutus Liber 'apparso nel 1914, pubblicato con lo pseudonimo Magophon. Dujols è un personaggio molto interessante,come tutti gli altri del resto...

    Canseliet 'ritrova' Fulcanelli nel 1952 e così ci descrive l'incontro,nell'intervista rilasciata a R.Amadou:" ...non mi aspettavo di incontrare Fulcanelli, il quale mi disse "Ma allora mi riconosci?".Quando avete conosciuto qualcuno da ragazzo è difficile che poi lo riconosciate quando ha raggiunto i 25 anni.Il caso citato è esattamente l'opposto...era come se fosse andato a ritroso nel tempo,anche se si riconosceva ogni tratto del suo viso;le orecchie,la forma,l'attacco dei capelli,certo brizzolati,ma comunque neri...Non ho potuto vedere se avesse molti denti nuovi...ma nel complesso,quale portamento...".

    Amadou allora chiese a Canseliet se il suo Maestro non fosse più lo stesso socialmente ed egli rispose che in effetti non lo era, non è più sul piano sociale;è sulla terra ma si tratta del Paradiso terrestre...L'Alchimista che riesce, entra nell'eterno presente e, d'un tratto, ha la conoscenza del passato,e dell'avvenire.Egli sa tutto...

    d:Come sapete se adesso egli è vivo o morto?

    :r:Non ne so nulla.Ma,per loro,il tempo non conta.Per lui almeno. Quando io dico 'loro', penso agli adepti del genere di Saint-Germain,che egli incontra sicuramente.Essi comunicano tra loro,a loro piacere.E' per questo che i Rosacroce sono ritenuti invisibili.Egli è nell'eterno presente,egli conosce tutto il passato...come Saint Germain che vedeva il passato come vedeva l'avvenire..fabbricata la pietra,poteva vedere a distanza e nel tempo.".

    d:Grazie al magistero, Fulcanelli ha potuto prolungare la sua esistenza terrena?

    r:Sicuramente! Io l'ho rivisto nel 1952. Egli aveva 113 anni.

    d:Si tratta di un prolungamento indefinito dell'esistenza terrestre,o di un prolungamento limitato nel tempo?

    r:Oh,no! Nel 1952,e gli mi sembrava un uomo della mia età.

    d:Voi pensate che il prolungamento possa essere indefinito?

    r:Oh,io lo penso,Del resto, io sono convinto che vi è tutta una società sulla terra,una categoria di individui che vivono su un piano diverso dal nostro.

    d:Sarebbe la misteriosa Fraternità di Heliopolis?

    r:Insomma,vi si rialleccerebbe..."

    d:Quanto tempo pensate che Fulcanelli possa vivere?

    r:Egli virà certamente fin dopo di me,se io non riesco (a compiere l'Opera)

    d:Voi ritenete che egli possa vivere eternamente?

    r:Ah questo è certo. Fulcanelli potrà restare sulla terra per tutto il tempo che vorrà.

    d.Come il Conte di Saint-Germain?

    r:Si,egli è nella medesima situazione.

    derchè ha ottenuto la pietra?

    r: si.

    (da AMADOU Robert: Le Feu du Soleil. Entretien sur l'Alchimie avec E. Canseliet Jean-Jacques Pauvert, Paris, 1978)









    Fulcanelli
    "Sarebbe anche simpatico, se non fosse nazista!" (Malandrina) :gluglu:


    "Al di là dell'approvazione o disapprovazione altrui!" :gluglu:

  2. #2
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    Predefinito Rif: Fulcanelli - L'Ultimo Alchimista










    IL LIBRO PERDUTO DI FULCANELLI TORNA A RIVIVERE: VERITA' O BUSINESS? Voglia di chiarezza.

    parte 1 di 2 (a cura di Marisa Uberti)

    Di Fulcanelli non si smette mai di parlare.Da quando apparvero i suoi due Libri "Il Mistero delle Cattedrali" e "Le Dimore Filosofali",negli anni '30 del XX secolo, l'Alchimia e lo studio dell'ermetismo sono divenuti relativamente 'più chiari', se così è permesso dire. Io stessa, sulla scia delle sue affascinanti letture, mi sono accostata allo studio della Scienza Ermetica, mi sono recata in terra Francese per verificare i simbolismi di alcune cattedrali da lui tanto intrigantemente descritte e proseguo umilmente questa cruciale strada, che mi apre sempre nuovi orizzonti. Recentemente, occupandoci di un dipinto di un pittore spagnolo,Juan Valdès Leal, Finis Gloriae Mundi, è emerso il fatto che Fulcanelli, proprio osservando tale dipinto, avesse potuto trarne correlazioni ermetiche,che avrebbe racchiuso in un terzo libro, dal titolo omonimo al quadro, un libro che per molto tempo fu creduto perduto. Fulcanelli, infatti, ne avrebbe decretato la distruzione,dopo averlo scritto, ritenendolo 'crudamente rivelatore' dei prossimi, imminenti, tragici destini dell'umanità (apocalittici).


    A distanza di moltissimi anni - nel 1999- uscì- per le Edizioni Liber Mirabilis, FINIS GLORIAE MUNDI - Autore: Fulcanelli.

    Subito, scoppiò la polemica: è un falso, hanno gridato alcuni, è autentico, han detto altri! In Italia le notizie a questo riguardo sono pochissime, se non nulle e colgo l'occasione di ringraziare in questa sede alcuni preziosi amici che mi hanno permesso di aggiungere materiale a quanto potevo disporre,al fine di valutare i dati raccolti e potervi attribuire un significato, fermo restando che in Italia il libro non è mai uscito, nè esistono traduzioni in merito. I mezzi di comunicazione, a quanto mi risulta, non hanno nemmeno sfiorato la questione e ci ritroviamo forse tra i pochi nel panorama italiano, ad accingerci a volerne sapere di più di questi 'retroscena' in odor di ..zolfo, a distanza di cinque, sei anni dalla sua pubblicazione oltreconfine.


    Confidiamo di poter leggere quanto prima il libro,con la speranza di riuscire a tradurlo, per poter poi trarre opinioni dirette, quanto meno basate sulla lettura 'spassionata' del testo. Nell'attesa, che non ha al momento un termine indicativo, possiamo solo effettuare un'analisi di documenti,discussioni, articoli che -fuori dai nostri confini- sono stati intessuti da studiosi, appassionati,critici, esoteristi...

    Abbiamo raccolto un certo numero di articoli, filtrandoli tra quelli che si presentano in rete attualmente dal 1999 ad oggi e ne proponiamo la versione tradotta in italiano, sperando di fare opera gradita a quanti sono interessati all'argomento.

    L'edizione francese
    L'edizione francese ha previsto due opere, una 'normale',diciamo, e l'altra artistica, cambia soprattutto il prezzo (negli anni '99-2000 c'erano ancora i franchi francesi, pertanto troveremo indicati questi).E' uscita sotto la direzione di Jean-Marc Savary L'edizione economica costava 250 FF;quella artistica (foto) 4500.

    , (da La page n'existe plus)

    Sempre diretta dal medesimo, anzitutto ha previsto una stampa limitata a 20 edizioni numerate e, tra le altre cose, è costituita da carta pregiata; rilegatura a mano in oro 22 carati; iscrizione personale di Jacques d'Ares e Jean-Marc Savary.

    La prefazione di Jacques d'Ares al libro è la seguente (ci si scusa per eventuali piccole imperfezioni nella traduzione).

    "Una lettura attenta del manoscritto Finis Gloriæ Mundi mi ha convinto che è rispondente all'Adepto Fulcanelli.
    In primo luogo, troviamo nel testo, delle determinate considerazioni incontestabili sullo sviluppo delle nostre civilizzazioni che ampiamente giustificano il titolo del lavoro. Inoltre, secondo il metodo già usato nei lavori precedenti, fornisce indicazioni (istruzioni) importanti circa il modus operandi, velati dal disegno come necessario, affinchè chi è in grado(coloro che tentano di avvicinarsi all'Adeptato)"scopra i segreti dell' ars brevis", qualcosa che non sia stata fatta mai.
    Mille particolari, contenuti quasi in ogni pagina,
    confermano l'individualità di pensiero che è trovata nei tre lavori del Maestro.
    Così è accaduto che Fulcanelli si è fidato a dare il suo
    ultimo lavoro a me,tramite il suo discepolo Eugène Canseliet, quando era ancora vivo,alcuni anni fa.
    Ciò a me non sembra accadere per caso. Così sembra, persone sicure che prendono il piacere nella minimizzazione, questo è il minimo che potremmo dire circa il lavoro di Canseliet... Procedendo, sono stato convinto rapidamente della necessità di pubblicare questo terzo e volet finale del "trittico"(i tre libri di Fulcanelli,n,d,r,), convinto della sua importanza. In più, la 'trilogia' forma un intero perfettamente coerente e, secondo Eugène Canseliet, "si erge nel lavoro didattico come la 'trilogia alchemica' più straordinaria".

    I contenuti schematizzati sono:

    PREFACE DE JACQUES D'ARES (prefazione di Jacques d'Ares)
    INTRODUCTION (Introduzione)
    FINIS GLORIAE MUNDI (Fine Gloria Mundi)
    LE RENVERSEMENT DES POLES (Il rovesciamento dei poli)
    LE SECRET ALCHIMIQUE (Il segreto alchemico)
    ERREMENTS QUANT AU SUJET DES SAGES (---? quanto al 'soggetto dei saggi')
    LA TABLE D'EMERAUDE (La Tavola di Smeraldo)
    LES RESISTANCES DE LA MATIERE (Le Resistenze della Materia)
    NI MAS NI MENOS (Nè più nè meno)
    MULTIPLICATION (Moltiplicazione)

    Un'intervista chiarificatrice?

    Jean-Marc SAVARY, Président du Centre Européen des Mythes et Légendes (presidente del Centro Europeo di Miti e Leggende) è l'Editore che ha pubblicato il supposto Terzo Libro di Fulcanelli, il libro perduto diciamo! .In un'intervista consultabile online,si legge che ha fondato una Rivista, Liber Mirabilis, che tratta di temi di Ermetismo in modo serio,di civiltà scomparse, tentando di dimostrare che la tradizione è una e che subisce soltanto adattamenti climatici... Di formazione letteraria, ha subìto il fascino delle belle ed enigmatiche illustrazioni dei Testi Ermetici, appassionandosene sempre più. .Interessante passare alla domanda dell?intervistatore:

    "Recentemente avete dunque pubblicato un lavoro che ha fatto risonanza nel mondo dell'alchimia. Questo famoso Finis Gloriae Mundi, avete la certezza che sia di Fulcanelli?"

    Jean-Marc Savary risponde correggendo "attribuito a Fulcanelli, è meglio dire",come del resto gli altri due libri (Mistero delle Cattedrali e Dimore Filosofali, n.d.a.). L'identità dell'autore è del resto secondaria, a detta di Savary e come gradiva ricordare Canseliet... L'intervista si fa interessante poichè apprendiamo che Jacques d' Arès gli affidò il testo del libro che aveva ricevuto, formulando la sua certezza della "filiazione" con il resto delle opere(attribuite a Fulcanelli, n.d.a.). Da parte sua, Savary lo trovò innegabilmente fuori del comune da un punto di vista della lingua e della filosofia. In seguito, quando era stato stampato ma non ancora presentato al pubblico, lo ha affidato alle analisi di un alchimista operante, per riceverne le impressioni, Bernard Chauvière(1). In base a quanto seppe,emersero due punti fondamentali:

    1 - questo testo meritava di essere pubblicato tanto le sue qualità ovvie erano eccezionali.
    2 - un punto operante preciso, affidato oralmente da Eugène Canseliet a Bernard Chauvière, completamente segreto finora, e
    di cui Bernard desiderava consegnare la primizia nel suo libro (pubblicato con le edizioni Mirabilis nel giugno 2000,n.d.t.), era chiaramente indicato nel Finis Gloriae Mundi...Bernard, secondo la sua espressione, ebbe "il cuore che saltò nel petto." Bernard avrebbe altesì chiesto a Savary se dovesse rilasciare quest'informazione nel
    suo libro,non voleva correre il rischio di essere confuso con Fulcanelli. Savary sentì di rassicurarlo, dicendogli di consegnare il suo testo senza edulcorarlo.
    "Infatti", continua Savary, "avevo la doppia certezza che l'autore del F.G.M era un operante e che operava certamente sulla possibile via di
    Canseliet e dunque di Fulcanelli. Infine, grazie a Jacques d' Arès, il cui percorso personale si confonde con quest'avventura fin
    dalla sua genesi, io avevano una garanzia supplementare".
    In seguito,Savary ebbe conferme della qualità del libro,cui si sarebbero interessati scienziati di diversa estrazione,come il professor Bounias dell'Università di Avignone che gli disse di aver trovato
    commenti completamente in accordo con le proprie conclusioni(ma di che tipo?n.d.a.!),chiedendo anche la possibilità di poterlo menzionare nei suoi scritti. Jacques d' Arès ricevette anche lettere notevoli come quella del Professor Larcher. Savary lo considera pertanto un'opera originale,pertinente, che stimola il dibattito tradizionale e,riguardo alle polemiche, le accetta serenamente,perchè 'fan parte del gioco'.
    L'intervista prosegue. Alla domanda di come si sia controllato il manoscritto e se crede davvero che qualcuno usi internet (fonte poco sicura dopotutto) per divulgare una 'perla ermetica' come quella, Savary è piuttosto chiaro. Jacques d' Arès lo ha ricevuto tramite posta elettronica. Ma alla domanda correlata risponde con un'altra domanda." E voi, credete che Fulcanelli sia un seguace, un gruppo di seguaci, un alchimista, un fumista, uno scherzo letterario o un
    autore incoronato? Sapete, in questa storia, ci sono mille ipotesi e non una sola certezza. Ignoro chi è Fulcanelli ed anche se è
    l'autore dei libri che gli attribuiscono. Omero conosce la stessa sorte[...]. Però aggiunge di trovare internet più affidabile di un corriere a cavallo,dopotutto,dice,la tradizione non significa passività.
    "Oggi, i lavoratori non fabbricano più cattedrali ma lavorano con il Nasa",dice. Stando all'Editore del FGM, ciò che conta è che esista la possibilità di attingere a certe fonti.

    Nota(1)all'intervista si apprende che Savary avrebbe pubblicato un suo libro nel giugno 2000. (leggi l' Intervista a Bernard Chauvière,alchimista pratico,in lingua francese).Nell'intervista a Chauvière, interrogato a proposito dell'autore del FGM, si legge che "Sì, l'ho letto e vi darò la mia sensazione di cui ho fatto parte J.M Savary. Trovo che è una riflessione filosofica sugli
    ultimi 60 anni passati, è ben scritto ma dubito molto che questo libro sia di Fulcanelli. Jean Marc Savary ha preso la
    responsabilità di pubblicarla, è un grande ragazzo!".

    __________________________________________________ ___

    In 'risposta'a questa ardimentosa pubblicazione, sono cominciate le polemiche.Poche settimane dopo l'uscita del libro, ecco cosa ha scritto uno scrittore francese in merito.
    La critica

    (traduzione a cura di M.T. per noi, tratto dalla versione originale dell'articolo su Portail d'informations)

    FINIS GLORIAE MUNDI
    o La storia caratteristica di un'impostura e di un'usurpazione
    Di Jean-Pierre Thomas - (F-C-H)


    "Chi non grida la verità quando la conosce, si fa complice della menzogna." Charles Péguy
    Il ridicolo certamente non uccide più in questo fine Millennio e le falsificazioni non sono più l'appannaggio dei
    soli falsi speculatori; raggiungono anche il nome più famoso che ha segnato il pensiero alchemico di questo secolo.

    Il falso "Fulcanelli" pubblicato alcune settimane fa, non onora i due complici di questa volgare soverchieria.
    Quale impudenza infatti, per l'editore ed il curatore auto proclamatisi per la circostanza, esecutori testamentari,
    in un certo qual modo, nel cercare di far coincidere la data ufficiale di pubblicazione di questa opera scandalosa,
    con il congresso che commemora l'omaggio postumo reso al buon maestro di Savignies, Eugène CANSELIET, in occasione
    del centenario della sua nascita.

    L'opportunismo irriverente che raggiunge qui il suo apice, ha uguale soltanto nella manifesta cupidigia di tale impresa.
    Or dunque, decideremmo piuttosto d'immaginare che i protagonisti siano stati approfittati, vittime di
    un certo candore o ingenuità in materia? ...
    Ci permettiamo di dubitarne, tanto il prezzo di quest'opera presenta un carattere smodato, anzi abusivo!
    Or bene allora, ultima ipotesi: il curatore e l'editore non si sarebbero neanche presi la briga di leggere questo stupido
    manoscritto che fu indirizzato loro, che sia tramite Internet o a mezzo della loro e-mail come essi pretendono, o
    tramite la classica via di un banale corriere postale. Immaginate dunque, FULCANELLI esprimersi sul web, dopo circa settanta
    anni d'assenza ed avendo raggiunto ormai l'età avanzata... di 160 anni!!! Che il lettore si riassicuri, questo Fulcanelli-QUI
    in verità è molto più giovane...

    Quale mancanza di rispetto per l'avvisato lettore , così disprezzato, la cui credulità non sembra fare alcun dubbio da credere i nostri perniciosi cospiratori! Certamente possiedono qualità d'esperti distinti e fanno prova di un discernimento senza fallo per aver così accordato le stampe a tale accozzaglia di insulsaggini
    "politico-chimiche" dove l'autentica scienza di Hermès splende apertamente... con la sua assenza!

    Quando bene anche l'editore e l'autore della ditirambica prefazione del libro in questione, sarebbero riusciti a declinare
    le loro responsabilità e a far prevalere un'evidente duplicità, non ne avrebbero alcuna nel caso in cui "l'oggetto del delitto"
    risultasse inesorabilmente essere un falso FULCANELLI...

    Per noi che sappiamo bene da chi emana questo delirio psicotico "firmato" che si esprime sul filo di un centinaio
    di pagine che costituiscono l'opera in questione, noi in queste righe vorremmo far profittare il lettore di alcune
    riflessioni qui di seguito, al quale parrebbe legittimo attendere l'insegnamento alchemico del vero Adepto FULCANELLI.
    L'autore che si dissimula rudemente dietro lo pseudonimo usurpato di Fulcanelli e che evocheremo ormai con le lettere
    (Gr. H) Sf senza fondamento, annuncia di primo acchito il colore nella sua introduzione:

    "Questo lavoro non è il manoscritto che abbiamo precedentemente ritirato dalle mani del caro Canseliet; questo vecchio lavoro,
    imperfetto, avrebbe potuto soltanto smarrire il ricercatore, come lo fummo -anche per un tempo; fu consegnato alle
    fiamme senza rimorsi." (p.23)

    Per buoni motivi, saremmo tentati d'aggiungere, tenuto conto che la sinossi della vera opera era stata a suo tempo data
    alle fiamme - Jean Laplace (nella Turba dei Filosofi, 1988)- e non corrispondeva affatto a quest'ultima.

    È vero, d'altra parte, che Eugène CANSELIET nella sua grande saggezza, aveva conservato segretamente fino alla sua morte,
    il "pacchetto di note" riguardanti l'ultimo lavoro di FULCANELLI: "Finis Gloriae Mundi"; ciò che dissipa definitivamente
    ogni equivoco a tal riguardo poiché si constatò che Jean Laplace aveva riesumato a Savignies, in presenza di
    Isabelle CANSELIET, una grossa busta contenente le preziose note in questione.

    Più avanti, rispetto alla penna di Sf, segue un discorso lenitivo che riguarda l'interpretazione alchemica della tavola
    allegorica ben nota, di Valdès Léal, intitolata precisamente Finis Gloriae Mundi.
    I riferimenti all'Ars brevis o "arte breve" (secondo Sf) una specie di vaga triturazione pragmatica in base al modesto
    particolare di Blaise de Vigenère, arrangiato per la circostanza ed al quale hanno familiarià - poiché, nel dettaglio,
    tanto è loquace! - gli assidui lettori del dotto Sf, coronato come si deve dall'imbuto, nobile attributo dello scaldabanchi
    e che non avrebbe certamente rinnegato il re Ubu, eroe esilarante di Alfred Jarry.

    In questa via amalgamata (il termine che risulta qui idoneo) dove si mescolano mercurio e piombo volgare e dove il soggetto
    dei Saggi si imparenta maggiormente al bismuto dei soffiatori che alla materia nobile segnata dalla Natura, Sf li rinvia
    qui alla sua "grande opera" sviata, che appariva già, più di un decennio fa, nelle ultime pagine del suo "gloriosa Somma
    filosofica" e noi passeremo sotto silenzio il processo tanto quest'ultimo si rivela fallace ed emerge che, in più, è il
    più pericoloso elisir di lunga vita, menante ogni diritto....... al trapasso!

    Ecco un esempio eloquente della prosa delirante di Sf a tal riguardo:
    "non é sufficiente aver fabbricato un qualche oro potabile capace d'invertire gli effetti fisiologici di un'irradiazione
    atomica per rimodellare l'universo alla sua convenienza." (p.38)

    Ciò che concerne il famoso particolare pone la seguente legittima domanda : di quale oro potabile può qui ben trattarsi
    visto che un particolare, per definizione, rimane sempre sterile a tal riguardo, a meno che, certamente, Sf per un gioco
    di prestigio, non abbia trasformato il particolare di Vigenère nell'ars brevis sofistica!
    Non sarebbe il momento opportuno per meditare la saggia espressione che cela una grande verità:
    non prendere le lucciole per lanterne...

    Oh quanto in questo frangente i veri Adepti hanno di che insorgere, come le coraggiose figlie e nipoti del signor
    CANSELIET, guida luminosa discreditata così tanto come la divina Scienza di Hermès e come l'opera magistrale dell'unico
    discepolo di FULCANELLI, l'autentico Filosofo per mezzo del Fuoco (Philosophus per Ignem) che ha dato prova durante tutta
    la sua vita di una probità esemplare e che aveva prestato giuramento di non pubblicare mai il terzo lavoro del Maestro,
    conformemente alla sua espressa richiesta.
    Quale indignazione più grande poteva infatti affliggere la famiglia di colui il cui nome fu e non dovrebbe mai essere
    associato al veridico FULCANELLI.

    Noi non vi inganniamo, le sole qualità di vasaio, d'esperto di metallurgia, o di maniscalco, non maschereranno mai
    le mancanze morali, spirituali e propriamente filosofiche di Sf, e del resto non appagheranno maggiormente le cogitazioni
    insensate di pseudo-Teologia dozzinale ed ancor meno di semplicistica politica reazionaria, il tutto generosamente
    sviluppato nel corso del lavoro contraffatto.

    L'incitamento ad oltranza alla violenza non emana affatto qui da una santa collera (Geremia, 4, 10) ma prende a prestito
    piuttosto una forma carica d'odio e vendetta.
    Sf scrive: "I falsi profeti parlano di pace quando occorrerebbe armarsi per combattere e terrorizzare i deboli con
    l'annuncio di fiamme che bruceranno soltanto coloro che le scatenano. Vi sono abbastanza comete deleterie, meteore
    vagabonde, brillanti stazioni spaziali, fintanto che l'Angelo non ha sfoderato la spada del giudizio!" (p.55)

    Tutto vi passa in queste elucubrazioni che, nel migliore dei casi, danno prova soltanto di una banalità che affligge.
    Siamo qui molto lontani dallo stile del vero FULCANELLI, come pure il lettore può facilmente rendersi conto:
    "La più piccola casalinga saprebbe già che aumentando il calore del suo ferro per cancellare una falsa-piega
    recalcitrante, rischia soprattutto di bruciare il tessuto e che, se insiste, l'ustione sarà irrimediabile; è meglio in
    questo caso bagnare la biancheria ed essiccarla delicatamente." (p.49)

    Che dire del surplus di certi errori di Francese, che si applicano alla sintassi o alla grammatica in generale:
    "Il sogno di Nabuchodonosor non descrive dunque che un processo ciclico naturale ma dell'una di quest'aberrazioni
    simili alla Prostituzione di cui parlavamo più sopra, e che s'allontana dai voli di natura." (p.39)

    Si immaginerebbe infatti l'autentico FULCANELLI evocare il Rebis alchemico così:
    "(il) combattimento della Remora e della Salamandra, allorché in tutta evidenza, si tratta della Rugiada o
    eventualmente della Remora! (p.80)

    I raffronti più che audaci tra l'aquila che si associa all'emblema americano e le aquile filosofiche o sublimazioni
    alchemiche della seconda opera, offrono un' immagine afflitta da una debolezza estrema.
    Il nostro "politologo-alchimista" realmente si è qui superato.

    Ecco appena un piccolo esempio, come aperitivo:

    "Parallelamente alla Tavola di Smeraldo, i falsi demiurghi utilizzarono altri testi alchemici senza comprenderli
    maggiormente. Perché il presidente Truman volle la guerra fredda, che non desiderava allora Stalin, se non perchè i suoi
    consulenti avevano letto i commenti sul combattimento delle due nature all'apertura della materia?
    Che non avessero proseguito la lettura fino alla fine!" (pp.79-80)

    Sommando tutto, su questo discorso che, dà prova di megalomanie pseudo-spirituali, teologiche, politiche, ecologiche,
    solamente la S.P.A. ("Società Protettrice degli Animali") può trovare il suo tornaconto, tanto la difesa dei nostri
    piccoli compagni sembra trovare grazia presso il nostro Fulcanelli dotto di cianfrusaglie.
    Senza dubbio, s'addice così al solo pubblico di cui si mostra degno, quello degli animali e degli stupidi che lo
    seguiranno come dolci agnelli irresponsabili, nell'impostura e nell'ignominia che è qui all'origine...

    Il lettore avvisato si risparmierà una spesa assai inutile di tempo e di denaro evitando di procurarsi l'opera tanto
    sorniona e nociva al secondo grado quanto ridicola ed insipida al primo!

    Soltanto alcune righe del nostro modesto critico che si giudicherà certamente aspro e virulento, lo incitano nonostante,
    a dare prova di indispensabile discernimento al quale ci esorta San Paolo e che non dimentica che il conto deve "essere
    salato" quando Sale (Scel) vi è! poiché non si è contraffatto, ne anche plagiato FULCANELLI impunemente...
    Agli istigatori senza vergogna, d'ora in poi il pagare questo conto... (Jean-Pierre Thomas )






    Il terzo libro di Fulcanelli(I)
    "Sarebbe anche simpatico, se non fosse nazista!" (Malandrina) :gluglu:


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    Predefinito Rif: Fulcanelli - L'Ultimo Alchimista

    parte 1- 2 di 2

    Durante i festeggiamenti per l'anniversario del Centenario della nascita di Eugene Canseliet, pare che la figlia di questi, Beatrice, depositaria dei suoi appunti, sia intervenuta pubblicamente per dire alla platea presente all'evento, che il Finis Gloriae Mundi che stava circolando, pubblicato da Mirabilis (Jean Marc Savary), era un falso. Anzi, avrebbe usato parole abbastanza pesanti, come "è un Fulcanelli falso, un disonore! Porta la vergogna al nome Fulcanelli-Canseliet!" .

    Naturalmente dobbiamo basarci su chi dice essere stato presente a questa manifestazione in onore e ricordo del padre di Beatrice Canseliet (vedi discussione, in inglese).

    Un sito in lingua spagnola,qualche tempo dopo l'uscita in Francia, pubblicò il manoscritto in rete, ma dovette ritirarlo per mancanza dei diritti necessari, ovviamente.Ancora oggi è possibile leggere le motivazioni e la lettera che fu recapitata come invito a toglierlo.In Spagna il libro venne pubblicato dalle Edizioni Obelisco,che ne detiene i diritti.

    FINIS GLORIAE MUNDI

    de FULCANELLI - Prologo de Jacques d'Arès

    EDICIONES OBELISCO, S.A.

    Lengua: CASTELLANO Encuadernación: Rustica ISBN: 8477209375

    125 pgs (14.0x21.0 cm) 10,75 euro

    Dunque,la firma che appare su queste Edizioni(Mirabilis e Obelisco) è del Maestro Fulcanelli. Chissà cosa avrebbe da dire lui in proposito,immaginate? Abbiamo letto nella sezione precedente,come il manoscritto abbia ricevuto parecchie,pesanti critiche per il contenuto, oltre che per l'iniziativa in se stessa.Riteniamo di aggiungere altri elementi di informazione (ricordiamo che in Italia si trova poco o nulla al riguardo),riportando integralmente una libera traduzione di un approfondito articolo pubblicato su http://personal2.iddeo.es/emclmffgm/foraneos.htm affinchè ciascuno possa poi essere stimolato a proseguire l'indagine conoscitiva e/o formarsi un'opinione personale. Il 'terzo' Fulcanelli appare dunque con i connotati sempre più mitici che misteriosi, ma comunque sempre degni di essere portati alla conoscenza di tutti quelli che lo vogliono e che ricercano con onestà di intenti.

    Finis Gloriae Mundi-Commento di Azogue (1) a firma di Josè Rodriguez (traduzione in italiano di A.M. per questo sito)
    Jacques d’Ares sconvolge il panorama alchemico francese con l’edizione della scomparsa terza opera di Fulcanelli. Sorprende non solo l’edizione del libro in sé, ma soprattutto la forma in cui si produce. D’Ares dice di aver ricevuto il testo originale dalle mani dello stesso Fulcanelli questo stesso anno!! Chi è questo uomo che pretende di pubblicare nientemeno che il “Finis Gloriae Mundi”con le benedizioni di Fulcanelli in persona? Jacques d’Ares fu presidente dell'associazione "Atlantis", fondata nel 1926 da Paul Le Cour e che si definisce come un "Centro di studi e investigazioni della tradizione e della storia comparata delle civiltà". Il suo attuale presidente è Henri Bodard e potrà dirsi che si tratta di una specie di comunità "para-scientifica" dedicata allo studio dei più diversi temi legati alla parola "tradizione": celtismo, antichi miti e culture, geografia sacra, letteratura esoterica, etc. Molti dei collaboratori realizzano un tipo di investigazione di risultati abbastanza spettacolari in quella che loro stessi definiscono "archeologia tradizionale" attraverso la quale pretendono di spiegare la realtà degli enigmi di Atlantide, i misteri dell'antico Egitto o la funzione del megaliti preistorici. Si può dire che l'associazione Atlantis tratta tutto il divino e l'umano che abbia a che vedere con parole come tradizione, mito, mistero, esoterismo, enigmi storici... tentano di dotarsi di una certa struttura accademica in forma di riunioni, colloqui, discorsi o conferenze, edizione di libri. La rivista "Atlantis", che pubblica trimestralmente, sta per arrivare al suo numero 400. Attualmente ci sono pubblicazioni che trattano l'alchimia con metodi scientifici e altre che vi si inclinano per una visione diciamo "tradizionalista" ("La Tourbe des Philosophes", "La porta", "il filo di Arianna"). Atlantis potremmo dire che prova, con maggiore o minore fortuna, ad essere in un punto intermedio nel parere di chi imita il metodo scientifico ma non è riconosciuto ufficialmente come tale. D’Ares è stato continuatore di Le Cour in Francia; uomo certamente considerato in circoli di studio tradizionalisti, erudito, innamorato del celtismo e soprattutto dell'alchimia. Fu grande amico di Eugène Canseliet a cui dedicò come omaggio postumo il numero 322 del bollettino "Atlantis". Ha mantenuto anche una buona relazione con le figlie dell'alchimista di Sarcelles, specialmente con Beatrice, e le idee, ricordiamo, dei più importanti fogli personali di Canseliet. Attualmente è legato ad un'altra associazione francese chiamata "Centro europeo di miti e leggende" diretta dal giovane esoterista -occultista Jean Marc Savary. Tanto in metodi come in obiettivi sembra una specie di clone della citata “Atlantis”. Nel loro affanno per imitare il metodo accademico sono arrivati a fondare una "Università della filosofia ermetica", che organizza seminari periodici, riguardo a temi diversi.

    Sembra che nel 1999 i seguaci della linea Fulcanelli-Canseliet in Francia, legati alla libreria parigina "Le Table d’Emeraude" (la Tavola di Smeraldo), e alla rivista "La Tourbe des Philosophes", pretendessero di dare nuovo impulso ai loro lavori con una serie di celebrazioni dedicate al centenario della nascita di Eugène Canseliet; gli atti culminano in un colloquio riguardo alla vita e all'opera dell’alchimista di Sarcelles, celebrati alla Sorbona di Parigi nel mese di dicembre. Anche la rivista “Atlantis” pubblicherà un omaggio celebrando questo centenario nel suo numero 398 come ricordo a chi fu uno dei suoi più illustri collaboratori.

    Sembra che utilizzi questa congiuntura (occasione, n.d.t. per dare la massima pubblicità a questo Finis Gloriae Mundi, in assenza di Cansèliet, sembra intitolarlo come l'erede diretto di un Fulcanelli che, se vivesse, avrebbe più di 160 anni di età. Sarebbe stato fantastico vedere la reazione di J.Laplace prima di questa notizia, però disgraziatamente questo grande amico del maestro di Sarcelles e conoscitore dei dati vicini al Finis Gloriae Mundi non è più tra noi;d’Ares ha così via libera...
    Questa edizione non ha avuto molto successo nel colloquio della Sorbona. Sarà interessante vedere i dibattiti che avranno Paolo Lucarelli (scomparso nel 2005. n.d.t.),Robert Delvarre o Severin Batfroi, per fare tre esempi.
    Interrogata su questo delicato argomento Geneviève Dubois mi commenta il suo scetticismo più assoluto, facendo uno speciale inciso sul carattere di erudito di d’Ares, valido scopritore di fondi bibliografici, e nella possibilità che:” ...Il est possible que quelques écrits de Pierre Dujols de Valois soient en la possession de Jacques d'Arès ce qui aurait permis de rédiger un Finis Gloriae Mundi des plus improbables".

    Rispetto al contenuto di questo FGM che è stato pubblicato, si struttura nel seguente modo:

    PREFACE DE JACQUES D'ARES (Prefazione di Jacques d'Ares)
    INTRODUCTION (Introduzione)
    FINIS GLORIAE MUNDI (Finis Gloriae Mundi)
    LE RENVERSEMENT DES POLES (Inersione dei poli)
    LE SECRET ALCHIMIQUE (i Segreti alchemici)
    ERREMENTS QUANT AU SUJET DES SAGES (? quanto al 'Soggetto dei Saggi')
    LA TABLE D'EMERAUDE (La Tavola di Smeraldo)
    LES RESISTANCES DE LA MATIERE (Le resistenze della materia)
    NI MAS NI MENOS (Nè più Nè meno)
    MULTIPLICATION (Moltiplicazioni)

    Poco ha a che vedere con la sintesi redatta dallo stesso Fulcanelli e conservata tra i fogli personali di Canseliet. Fu pubblicata da J.Laplace nel numero 31 di “La Turba dei Filosofi”,che è la seguente:

    FINIS GLORIAE MUNDI
    I
    La décadence de notre civilisation et la déchéance des sociétés humaines (La decadenza della nostra civilizzazione/civiltà e la discesa delle società)
    Incrédulité religieuse et crédulité mystique (incredulità religiosa e credulità mistica).
    Effets néfastes de l'enseignement officiel.(effetti nefasti dell'insegnamento ufficiale)
    Abus des plaisirs par la crainte de l'avenir.(abuso dei piaceri per la paura dell'avvenire)
    étichisme à notre époque.(feticismo e nostra epoca)
    Symboles plus puissants qu'autrefois dans la conception matérialiste (simboli più potenti ad un tempo della concezione materialista)
    Incertitude du lendemain.(incertezza sull'indomani)
    Méfiance et défiance généralisées.(sfiducia e diffidenza generalizzate)
    La mode et ses caprices révelateurs.(la moda e i suoi capricci rivelatori)
    es initiés inconnus gouvernent seuls (iniziato un solo/unico governante sconosciuto/ignoto)
    Le mystère pèse sur les consciences (Il mistero pesa sulle coscienze)

    II
    Témoignages terrestres de la fin du monde (Testimonianze terrestri della fine del mondo)
    Les quatre ages (Le quattro età)
    Les cycles successifs scellés dans les couches géologiques (I cicli successivi sigillati negli strati geologici)
    Fossiles (Fossili)
    Flore et faune disparues (FLORA E FAUNA SCOMPARSE)
    Squelettes humains (scheletri umani)
    L'Asiatide (L'asiatide?)
    Monuments de l'humanité dite préhistorique (mONUMENTI DELL'UMANITA' DETTI PREISTORICI)
    Cromlechs
    Chandelier des trois croix (candelabro delle tre croci)

    III
    Les causes cosmiques du bouleversement (le cause cosmiche dello sconvolgimento)
    Le système de Ptolémée (IL SISTEMA DI TOLOMEO)
    L'almageste (L'ALMAGESTO)
    Erreur du système de Copernic démotrée par l'etoile polaire (errore del sistema copernicano dimostrato dalla stella polare).
    Précession des équinoxes (precessione degli equinozi)
    Inclinaison de l'écliptique (inclinazione dell'eclittica)
    Variations inexplicables du pôle magnétique (variazione inescplicabile del polo magnetico)
    Ascension solaire au zénith du pôle et retour en sens contrire provoquant le renversement de l'axe, le déluge et la fusion à la surface du glove (ascensione solare allo zenith del polo e ritorno in senso contrario provoca l'inversione dell'asse,il diluvio e la fusione della superficie del globo) .

    Canseliet ha sempre detto che Fulcanelli gli ritirò il grosso delle note corrispondenti al FGM nel 1927, ma non tutte. Alcune, riunite da Canseliet, formano il capitolo "La croce ciclica di Hendaya" che si include nella seconda edizione (1957) de "Il Mistero delle Cattedrali". Si aggiunsero anche tre disegni di Champagne appositamente inseriti per formare parte del FGM. Altri frammenti formano il capitolo "Il paradosso del progresso illimitato delle scienze" incluso anche nella seconda edizione (1958) di "Las Moradas Filosofales" (Le Dimore Filosofali),dove si aggiunsero altre tre parti di Champagne incaricate di formare parte del FGM originale.


    Lo spiega proprio l’alchimista di Sarcelles: "Ci lamentiamo che Fulcanelli ci abbia ritirato il manoscritto della sua terza opera: Finis Gloriae Mundi, solitamente messo in un foglio il cui cordone era incrociato due volte prima che il nudo dell’adattatura sparisse sotto un grosso francobollo di cera verde. In questo pacchetto era avvolto un foglio più resistente. In questo secondo imballaggio c'erano le poche notizie disperse che noi abbiamo aggiunto alle due impressioni del Omnium Littéraire (quelle degli anni ‘57 e ‘58)".

    Nel numero 36-37 della rivista La Tourbe des Philosophes, ci sono dei frammenti interessanti che sono presi anche dal gabinetto di lavoro di Canseliet. Sono una serie di corti scritti usciti appositamente dalla mano propria del Fulcanelli e conservati dal suo discepolo. Questo è ciò che veramente sappiamo sull'autentico FGM per le informazioni che abbiamo.

    J d’Arès dice che Fulcanelli gli ha dato un'opera terminata e completa, mentre Canseliet diceva che al suo maestro non piaceva scrivere e che gli dava solamente un pacchetto di note alle quali Eugène dava la forma di libro che a sua volta veniva corretto. Gli è venuta 70 anni dopo la voglia di scrivere a Fulcanelli? I ragionamenti formulati da Fulcanelli nei capitoli "La croce ciclica di Hendaya" e "Il paradosso del progresso illimitato delle scienze" sono nella linea della teoria geologica di Hans Horbiger, mentre quella di questo nuovo "Finis Gloriae Mundi" va per la linea della "archeologia tradizionale" già citata. Ciò che di segreto della via breve sarebbe rivelato… credo che a questi livelli, dire che chi combatte con il Cavaliere (Marte, san Marcello, Santa Marta, etc.) e il dragone è in realtà l'immagine del ferro (Marte) e la stibina che combattono nel crogiolo per ottenere il regolo marziale non è rivelar niente di nuovo a chi abbia solo un certa cultura di laboratorio[…] però mi viene alla mente ora che d’Arès è un grande amico di Robert Bourguignon,fedele seguace della Via Breve ‘lavorata’ con antimonio e ‘risente’ proprio di Canseliet durante certo tempo…(forse che: Canseliet aveva introdotto per un certo tempo, n.d.t.). In definitiva… si vede arrivare una buona polemica nella Francia "alchemica" durante il prossimo anno. Già hanno cominciato i primi rumori del colossale terremoto[...] Josè Rodriguez (Azogue)




    Nota (1):Azogue:Rivista elettronica dedicata allo Studio storico dell' Alchimia (spagnola) - Azogue. Historia de la Alquimia - [Revista Electrónica]








    Il terzo libro di Fulcanelli(II)
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  4. #4
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    Predefinito Rif: Fulcanelli - L'Ultimo Alchimista

    Fulcanelli

    Personaggio fra i più enigmatici e affascinanti del XX secolo, Fulcanelli – chiunque si nasconda dietro a questo pseudonimo, soprannome o gioco di parole (Ndr forse Jean Julien Champagne 1877-1932 o anche René Adolphe Schwaller de Lubicz) – è stato l’ultimo grande alchimista di cui abbiamo avuto notizia.
    Ci ha lasciato solamente due opere pubblicate, redatte dal fedele discepolo Eugène Canseliet nato nel 1899 (Il mistero delle cattedrali nel 1926 e Le dimore filosofali nel 1931),e lo stralcio – una semplice sinossi – di un terzo libro, mai dato alle stampe, il Finis Gloriae Mundi, un’opera conclusiva che rivelerebbe alcune inquietanti scoperte che legano indissolubilmente il mondo degli antichi alchimisti a quello dei fisici nucleari, responsabili di aver permesso all’umanità il controllo sull’energia atomica.
    Aiutato nel suo anonimato da Canseliet, che non ne svelerà mai l’identità ma tenderà invece a confondere le acque, e dall’illustratore Julien Champagne, che, deceduto nel 1932, porterà con sé il segreto del Maestro, Fulcanelli realizzò la Grande Opera alchimistica già nel 1922, per eclissarsi e scomparire negli anni successivi, fino a far perdere le proprie tracce… o quasi.

    Tratto da: L'enigma di Fulcanelli. La misteriosa identità dell'ultimo alchimista di Rivière Patrick - Edizioni L'Età dell'Acquario






    Fulcanelli
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  5. #5
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    Predefinito Rif: Fulcanelli - L'Ultimo Alchimista







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  6. #6
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    Predefinito Rif: Fulcanelli - L'Ultimo Alchimista

    Ma qualche anno fa non ci siamo immersi in una bellissima discussione simile dove sono unscite anche fatti e congetture nuove ed interessanti.
    Forse era sul vecchi POL?

  7. #7
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    Predefinito Rif: Fulcanelli - L'Ultimo Alchimista

    Fulcanelli è Schwaller de Lubicz.



    «La Natura è la forma simbolica di ciò che è fuori dalla Natura»
    (R. A. Schwaller de Lubicz, Verbo Natura)

    «è stato inviato dalla Fratellanza Bianca per agevolare l'evoluzione dell'umanità. È un vero Rosa-Croce [...] un maestro dai poteri straordinari».

    Schwaller de Lubicz
    Ultima modifica di GNU-GPL; 12-03-11 alle 00:43

  8. #8
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    Predefinito Rif: Fulcanelli - L'Ultimo Alchimista

    Citazione Originariamente Scritto da sideros Visualizza Messaggio
    Ma qualche anno fa non ci siamo immersi in una bellissima discussione simile dove sono unscite anche fatti e congetture nuove ed interessanti.
    Forse era sul vecchi POL?
    Io non ero iscritto alla vecchia POL e ho cominciato a bazzicare il vostro interessantissimo forum solo da un mese a questa parte...

    Mi auguro che questa discussione vada bene.

    Se è un doppione il moderatore può sempre chiuderla o inserirla in una già esistente. :giagia:

    iaociao:
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  9. #9
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    Predefinito I remember...

    .





    Oh no.............




    R.

  10. #10
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    Predefinito Rif: Fulcanelli - L'Ultimo Alchimista

    Credo che tu abbia postato delle nività. Sai nella vita ognuno si incammina per le sue "manie" e quella di Fulcanelli è tutt'ra una mia mania stimolante ( a mio vedere).
    Per cui ben vengano queste discussioni! Se le avessi postate sare passato per fissato, forse non ho il distacco necessario sono troppo coinvolto!

 

 
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