Mafia, boss intercettati: «Non fare mai il nome di Marcello Dell'Utri»
Il dialogo tra Letterio Ruvolo e Antonino Caruso, indicati come componenti della famiglia mafiosa dell'Arenella
PALERMO (4 giugno) - «Non nominare mai il nome di Marcello Dell'Utri». Così Letterio Ruvolo in una conversazione intercettata del 4 novembre 2007 impartisce a Antonino Caruso quello che la magistratura ha definito «un ordine assoluto e perentorio». Entrambi sono indicati come componenti della famiglia mafiosa dell'Arenella, arrestati nell'operazione Eos. I due stavano parlando di interessi economici e politici.
L'indagine è la stessa in cui è indagato anche l'ex assessore regionale Antonello Antinoro (Udc) per voto di scambio.
L'apertura di un centro commerciale. Negli accertamenti emerge, inoltre, che Dell'Utri sarebbe stato interessato all'apertura di un grande centro commerciale a Palermo e in questo affare avrebbero avuto un ruolo anche un avvocato amministrativista e un ingegnere che ha svolto consulenze per enti pubblici.
Il processo. La registrazione della conversazione è stata inviata dalla Direzione distrettuale antimafia alla procura generale che sostiene l'accusa nel processo d'appello al senatore Dell'Utri, condannato in primo grado a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Mafia, boss intercettati: «Non fare mai il nome di Marcello Dell'Utri» - Il Messaggero