Fotovoltaico: il sole del Sahara piace a Francia ed Inghilterradi ambientenergia.info - 26/07/2008
Uno studio presentato all′European Open Forum di Barcellona da Arnulf Jaeger-Walden, responsabile dell′Istituto europeo per l′Energia, dimostra che sarebbe sufficiente catturare lo 0,3% della luce che cade sul Sahara per soddisfare tutti i nostri bisogni, senza emissioni nocive.
Pertanto, gli scienziati pensano di coprire alcuni chilometri quadrati del deserto del Sahara con pannelli solari e cellule foto-voltaiche o con turbine azionate dal calore. Una super rete di cavi ad alto voltaggio (HDVC) trasporterebbe, poi, in modo efficiente e senza dispersioni l′elettricità sulle lunghe distanze.
Tale sistema basterebbe a rifornire, in modo pulito, il fabbisogno energetico dell′Europa intera.
In esecuzione di questo progetto, entro il 2050 dall′Africa, con un investimento di 450 miliardi di euro, potrebbero giungere 100 GW, una produzione superiore di quella attualmente raggiunta da tutte le fonti energetiche britanniche messe insieme.
A detta di Jaeger-Walden grossi interventi sulla infrastruttura elettrica sarebbero necessari in Paesi come Italia, Spagna, Grecia e Turchia che attualmente non hanno la capacita′ di immagazzinare e smistare eventuale energia in forte arrivo dal Nord Africa.
Il piano ha già ottenuto l′approvazione convinta del presidente francese Nicolas Sarkozy e del premier britannico Gordon Brown, che vedono in questo progetto la soluzione del caro-gas e caro-petrolio.
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