Una pagina infame
Non so quanti ricordino il finale indegno e criminale della “prima guerra del Golfo”. Gli iracheni erano chiusi nei bunker vicini al confine con il Kuweit, ma ormai avevano perso la guerra. Gli Usa pretesero, per terminare le operazioni, che uscissero dai bunker e si ritirassero verso Bagdad. L’esercito iracheno non si fidava ed esitava a uscire allo scoperto. Intervenne l’Urss dell’osceno Gorbaciov (ormai alle sue battute finali; stava per uscire di scena, lasciando ad Eltsin il compito di disfare del tutto l’Unione Sovietica). Non ricordo il nome del pallido Ministro degli Esteri sovietico, spilungone. Lo rammento però bene in TV mentre inviava pure lui agli iracheni il perentorio ordine di assecondare il diktat americano, facendo garante il suo paese dell’esecuzione dell’accordo.
L’esercito iracheno uscì e si avviò verso Bagdad, quindi in evidente ritirata (per avanzare avrebbe dovuto andare incontro agli americani). Gli Usa dichiararono che il segnale non era chiaro e bombardarono le colonne in ritirata, massacrando alcune decine di migliaia di soldati (secondo fonti nostre, sentite alle nostre TV), con carri armati e tutto l’equipaggiamento. Il comandante di Desertstorm (gen. Schwarzkopf) li inseguì fino a qualche decina di Km. da Bagdad, poi ricevette l’ordine di fermarsi perché si riteneva di aver dato la “lezione definitiva” a Saddam (che aveva servito gli Usa nella lunga guerra contro l’Iran). Il “povero” generale non seppe darsi pace che lo avessero interrotto sul più bello. L’Urss non aprì bocca su questo scempio, per cui si era fatta garante presso Saddam e l’esercito iracheno. L’episodio di vera indegnità, di totale assenza di un qualsiasi “onore” militare, non è ricordato, non credo sia facile trovarlo. Allora, però, la nostra TV (in particolare, a quel tempo, il TG3) mostrò la vergogna e anche, successivamente, le sue “strane” conseguenze perfino sui militari americani (figuriamoci sui militari e civili iracheni!). In seguito, si seppe che si trattava dell’uranio impoverito, usato a bizzeffe.
Dei proiettili ad uranio impoverito, impiegati pure in seguito nelle altre operazioni criminali Usa, si è parlato molto. Della vergogna e disonore di un esercito che fa uscire con la menzogna il nemico dai bunker, garantendogli incolumità durante la ritirata, e poi lo bombarda dall’alto facendone scempio mentre è indifeso, non si parlò mai più. Tanto meno di un deferimento del generale comandante, ma soprattutto di chi gli diede l’ordine dell’infame massacro, al Tribunale per i crimini contro l’umanità. Questo l’onore dei vertici statunitensi, abituati ai bombardamenti a tappeto sulle città “nemiche” (ma abitate da civili e non da militari), a gettare bombe atomiche con centinaia di migliaia di civili uccisi subito e milioni di malati e morti per anni e anni, a spargere di napalm villaggi vietnamiti, a commettere non so quanti altri delitti atroci (e del resto si ricordi che la nascita di questa nazione è marchiata dall’eccidio generale dei suoi abitanti originari). Certamente, però, la pagina del bombardamento di un esercito in ritirata, dopo aver promesso di lasciarlo ritirare tranquillamente verso Bagdad, è di particolare odiosità, seguita a ruota dal vile tradimento dell’ultima Urss del burattino Gorbaciov.
E’ bene ricordare in queste ore con chi si ha a che fare, perché i mostri sono sempre fra noi; e non sono i popoli a mani nude a poterli far fuori. Si tenga presente l’indegnità di questi aggressori, vili omicidi senza onore. Sempre contro di loro, mai scordare quello che sono. Mai scordare i “nostri” che li appoggiano, rinverdendo le peggiori pagine del nostro esercito in Albania, Grecia, Jugoslavia e, prima ancora, in Libia ed Etiopia, ecc. Non è per null’affatto questo il modo di festeggiare il 150° dell’Unità d’Italia. Per compiere simili scempi si è unita? Non lo credo proprio. Non siamo noi a dimenticare che cosa sono i “popoli” (trattati nello stesso modo generico ed enfatico de “L’Umanità”); sono altri ad essersi scordati ciò che furono almeno fino al 1999. Il XXI secolo sta facendo tanto male alla maggior parte di quelli che protestavano e manifestavano contro l’imperialismo statunitense.
Una pagina infame, Gianfranco La Grassa
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Gli umori corrodono il marmo
L'italiota medio si è scelto i suoi politici di destra e sinistra (tutti per la guerra in Libia), anche su Pir si leggeva chi esaltava Berlusconi come il duSce anti-usa o di chi parlava, da sinistra, della costituzione, quella costituzione che vieta la guerra e che è stata calpestata da quei politici di sinistra che ora hanno votato tale guerra.
L'italiota medio non è altro che una scimmia nelle mani dei media, un essere non pensante, un contenitore vuoto riempito dalle feci della solita propaganda, un infame.
Scusate lo sfogo, ma qui il vaso è colmo. Tanti, troppi, innocenti moriranno per il fuoco "amico" di questa ennesima guerra di rapina compiuta da quest'occidente servo dell'usura.
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Gli umori corrodono il marmo
Il peggio deve ancora venire: questi non si fermeranno alla Libia e prima o poi attaccheranno Siria e Iran,non escludo una terza guerra mondiale prima o poi.
E a pagarne saranno gli innocenti..ma io accetto tutto questo: è destino,finchè il popolo non si ribellerà ci useranno come carne da cannone(tra guerra,autoattentati,etc)per gli interessi del sionismo internazionale.
Insomma ce lo meritiamo.
Odyssey Sunset
Cari politici e giornalisti, fatemi un favore, non prendete per il culo gli italiani, queste non sono azioni umanitarie, ma azioni di guerra. Una guerra sporca, per l'energia, per il petrolio, il gas. La Francia, che non ha più, dopo Fukushima, un futuro nucleare, ha bisogno di gas e petrolio. E' almeno dai tempi di Ustica che Francia e Italia combattono per il controllo del petrolio libico, quando i nostri cieli diventarono un teatro di guerra con aerei francesi e italiani e Gheddafi, che era presente, si salvò a stento. Gheddafi è stato appoggiato da noi quando si insediò, dagli anni '70, armato da noi, parte delle sue forze militari sono state addestrate in Italia in cambio di un rapporto privilegiato per il gas e il petrolio.
Questa è una guerra folle che gli europei non vogliono. Di cui sono stati informati come se fosse una notizia qualsiasi, un evento sportivo. Cina e Russia sono contrarie, la Germania si è astenuta nel Consiglio di sicurezza e il comitato dell'Unione africana sulla Libia ha rifiutato "ogni intervento militare straniero in Libia, quale che sia la forma ". Lo ha dichiarato il presidente mauritano Abdel Aziz, "la gravissima crisi che sta attraversando questo Paese fratello esige una soluzione africana". Il presidente Aziz ha precisato che "nessun rappresentante dell'Unione africana ha partecipato al vertice internazionale di Parigi sulla crisi libica".
L'ONU aveva deliberato per una "No fly zone", non per bombardamenti a tappeto della Libia. Centinaia di missili lanciati da americani e inglesi verso "obiettivi"in un'operazione ribattezzata "Odyssey Dawn", Odissea all'alba. Un linguaggio da playstation. Più che un Alba assomiglia al Tramonto dell'ONU, a un ' "Odyssey Sunset". Sono morti più civili a Tripoli per mano di Obama, Cameron, Sarkozy o a Bengasi per mano di Gheddafi? Quelli per mano libica valgono forse il doppio? L'articolo 11 della Costituzione dice che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali...". Dove sono i partiti con la Costituzione in mano che "scendevano" in piazza?
Stiamo bombardando una nazione africana e musulmana, ma non una sola nazione africana o musulmana ha partecipato all'attacco insieme alle potenze occidentali, ai "crociati", come li chiama Gheddafi. L'Arabia Saudita ha invaso il Bahrain sconvolto dalle proteste, quando l'attacco agli sceicchi? Gaza fu trasformata in un camposanto, ma nessuno intervenne. L'Italia è una portaerei con navi canadesi, americane, inglesi che vanno e vengono dai nostri porti. Con che diritto? Siamo una nazione a sovranità limitata, ma questo è troppo. Fuori le basi americane dall'Italia e fuori, prima che sia troppo tardi, l'Italia dalla guerra. Non sappiamo nulla degli insorti di Bengasi, se si oppongono per ragioni democratiche, tribali, economiche, religiose. Nulla di nulla. Chi è senza petrolio scagli il primo Tomahawk. Gli Stati Uniti ne hanno lanciati già 110 per portarsi avanti con il lavoro.
Odyssey Sunset- Blog di Beppe Grillo
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Gli umori corrodono il marmo
Libia, tv di stato: “abbattuto aereo francese, attacchi su ospedale” - CronacaLive
Arrivano puntuali i crimini democratici.
Io spero che Gheddafi resista, che trovi il modo di fare male alle ambigue e false plutocrazie ebraico-massoniche.
I consigli che li do sono di mandare agenti a destabilizzare l' Algeria e di bruciare i pozzi di petrolio se tutto sarà perduto. Lo deve fare, deve riuscire a rendere la Terra un inferno per quei vigliacchi.
Sì, settimane fa tifavo per gli insorti, ma una volta che si sono messi in mezzo quei porci, degli insorti non mi importa più niente, perchè la più pericolosa delle dittature è la Comunità Internazionale maschera di società private multinazionali e gruppi di pensiero massonici cosmopoliti. Una volta che dei resistenti diventano una truppa della piovra mondialista, vanno estinti con tutti mezzi. Ci sono delle priorità, e il primo nemico è il mondialismo, quei cazzo di organi tipo ONU, UE, FMI, NATO, etc. e poi anche i cinesi che vogliono fare le stesse cose al pianeta se non peggio.
Gheddafi, resisti, patrioti libici, ritrovate l' unità.
e questo per la Libia
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Ultima modifica di Kroenen; 21-03-11 alle 09:43