Dopo l’ennesimo arresto, anni di galera e tortura, Oscar Elias Biscet è finalmente libero. Le autorità cubane, secondo quanto confermano i suoi familiari, hanno finalmente rilasciato colui che Amnesty International aveva definito «il massimo prigioniero di coscienza oggi al mondo». Medico cattolico nato all’Avana nel ’61, nel ’97, Biscet istituì la Fondazione Lawton per i diritti umani. Un modo per dare concretamente voce alla sua battaglia per il diritto alla vita, «contro l’abortom l’eutanasia e la fucilazione». Battaglia per la quale, già nel lontano 1994, due anni dopo la fine dell’ateismo di Stato, venne comunque accusato dalle autorità castriste di «pericolosità»….(continua a leggere)