DOPO AVER PERSO LA FACCIA REGALANDO 5 MILIARDI AL BOIA DI TRIPOLI E PROSTRANDOSI AI SUOI PIEDI, PDL E LEGA PRESENTANO UNA MOZIONE IN PARTE SCONTATA, IN PARTE VILE E AFFARISTICA.. L’UNICA LORO PREOCCUPAZIONE PARE ESSERE IL BUSINESS E AVERE QUATTRINI EUROPEI PER GESTIRE I PROFUGHI
Rigoroso rispetto della risoluzione Onu anche attraverso opportune iniziative politico diplomatiche e intimazione del cessate il fuoco per tornare il prima possibile ad uno stato di non conflittualità; assegnazione alla Nato del comando e del controllo delle operazioni militari; ma anche embargo sulle armi nei confronti della Libia e un’azione di pattugliamento del Mediterraneo per contrastare le organizzazioni criminali con il rischio di infiltrazioni terroristiche.
E ancora: riattivazione, quando le circostanze lo renderanno possibile, degli accordi bilaterali in particolare quelli in materia energetica, stipulati dall’Italia con la Libia; iniziative per tutelare le imprese europee impossibilitate ad onorare i contratti per le sanzioni.
E infine: impegno dei partner europei e della Commissione a dare mezzi anche finanziari per condividere l’onere della gestione degli sbarchi di immigrati e attivazione affinchè l’Europa si doti al più presto di un ’sistema unico di asilo’ che fin da subito preveda un sistema di ‘burden sharing’ teso a ridistruibuire la presenza degli immigrati tra i paesi membri e fornisca una maggiore assistenza nelle operazioni di riconoscimento e identificazione di coloro che si dirigono verso le coste italiane.
Sono questi i punti chiave della risoluzione sulla Libia, firmata dai capigruppo di Pdl, Lega e Coesione Nazionale, su cui la maggioranza ha raggiunto l’intesa e con cui si impegna il governo.
Si legge nel documento che “vi sono comunque delle condizioni che occorre siano garantite affinchè il paese possa tener fede ai suoi impegni senza che siano messi in pericolo i suoi interessi nazionali”.
La risoluzione di maggioranza rileva quindi che “l’Italia riceve il 14% del petrolio e il 26% del gas naturale di cui ha bisogno dalla Libia” e che il nostro è il paese “più esposto ad eventuali ritorsioni militari o terroristiche da parte libica e ha quindi un interesse primario nel non valicare i confini dettati dalla risoluzione Onu che giustificano l’intervento con il solo criterio della protezione delle popolazioni civili. Ogni altra azione che possa essere intesa come ostile dalla popolazione della Libia - viene sottolineato nel documento - e dalle opinioni pubbliche dei paesi arabi, metterebbe a serio repentaglio la nostra sicurezza nazionale”.
In pratica emergono alcuni dati di fatto:
1) Dopo aver regalato a Gheddafi 5 miliardi di dollari, essersi prostrati ai suoi piedi, aver permesso per settimane che il boia di Tripoli trucidasse il suo popolo senza “disturbarlo” con una telefonata, aver atteso l’intervento di altri Paesi europei e non, di fronte alla possibilità di rimanere gli unici schierati con Gheddafi, obtorto collo, ci siamo alfine schierati con Usa, Francia e Gran Bretagna.
Atteggiamento tipico dell’Italietta che si pone a seconda di chi pare uscire vincitore.
Gli altri applicano la risoluzione Onu, noi precisiamo che i nostri non sganciano bombe, fanno solo un giro turistico.
Per impedire il massacro di Bengasi i francesi giustamente bombardano, noi ci raccomandiano che non esagerino troppo.
Magari bastavano due fialette puzzolenti e le truppe libiche sarebbero arretrate.
Nella mozione si dice ok all’Onu, ma sarebbe meglio il cessate il fuoco: perchè non lo dite a Gheddafi che continua a sparare sui civili?
2) L’interventismo di Sarkozy ci aveva messo nell’angolo che peraltro meritavamo: piagnucolando ci hanno dato il controllo marittimo dell’embargo di armi alla Libia: il nulla fatto passare per grande successo.
La preoccupazione maggiore è che la Francia un domani ci estrometta dagli affari in caso di vittoria degli insorti.
Sarebbe anche giusto: se non ci fossero stati gli aerei francesi oggi Bengasi sarebbe rasa al suolo.
Se aspettavano gli italiani…
In ogni caso che senso ha chiedere il rispetto degli accordi economici sottoscritti in questa fase?
A chi lo chiedete?
A Gheddafi che dovrebbe essere un nemico?
O agli insorti di cui per viltà non avete neanche riconosciuto lo status di governo provvisorio a differenza della Francia?
Siamo nel ridicolo a parlare di business mentre la gente spara.
3) La solita fissa dei profughi: peccato che siano arrivati finora non più di 10 libici, gli altri sono tutti tunisini e non c’entrano una mazza.
E in ogni caso sono appena 15.000, la metà di quelli arrivati a Lampedusa nel 2008 e per i quali non è stato fatto tutto questo casino.
Erano stati accolti, identificati e poi in buona parte rimpatriati, senza tenerli a dormire sul molo di Lampedusa.
La ripartizione dei profughi tra i vari Paesi europei?
Concetto teorico giusto, ma se la Germania ci chiedesse di prenderci 20.000 dei 90.000 profughi accolti qualche tempo fa interamente da loro?
Che facciamo? Uno scambio?
Ha senso fare una mozione “egoista” in questo momento o non sarebbe meglio lavorare per una prospettiva futura senza Gheddafi?
E se per garantire l’incolumità delle forze di opposizione libiche occorresse scaricare 10 bombe sul bunker di Gheddafi, noi saremmo per farlo o no?
O ci dispiacerebbe, pover’uomo?
In fondo all’estero ha solo 120 miliardi di dollari.
Rubati al popolo libico.
destra di popolo