La sede del gruppo Fiat in Usa dopo la fusione con Chrysler

[markk]

Scusate se eliminassero l'art. 18. ci sarebbe più probabilità di trattenere o addirittura di attirare investimenti in Italia ?

no, perché è già inefficace per molti contratti "atipici", e poi perché gli investimenti in italia mi risulta siano scoraggiati dalla burocrazia, ossia dal coacervo di leggi, leggine e regolamenti. Fino a 8 anni per ottenere le autorizzazioni necessarie per aprire uno stabilimento sono un po' tantini.

[catalano]

Marchionne oggi:

"Spostamento sede non e' in mia agenda ne' in quella di John"

"Il problema e' la sovraccapacita' europea, non
Chrysler"

"modello Mirafiori arrivera' a Melfi e Cassino"

"In Brasile abbiamo volumi enormi, stiamo procedendo
alla velocita' della luce"

"Non capisco urgenza far sposare Iveco. Se questo e' un altro atto di
arroganza tedesco, l'associo a quello dell'auto tedesca e non mi
interessa"

[dDuck]

no, perché è già inefficace per molti contratti "atipici", e poi perché gli investimenti in italia mi risulta siano scoraggiati dalla burocrazia, ossia dal coacervo di leggi, leggine e regolamenti. Fino a 8 anni per ottenere le autorizzazioni necessarie per aprire uno stabilimento sono un po' tantini.

vero anche questo, bacchettata ai vari governi per non aver agevolato la questione.

[Milanista]

vero anche questo, bacchettata ai vari governi per non aver agevolato la questione.

Il coacervo di leggini è sicuramente un grosso intralcio ma un problema ben più grosso (ed irrisolvibile) è di sicuro la pressione fiscale.

O meglio, sarebbe risolvibile solo e soltanto se si tagliasse in maniera decisa la spesa pubblica, ma nessun governo, a meno che non sia sull'orlo della bancarotta (se non oltre) lo farà.

[albertob]

La sede del gruppo Fiat in Usa
dopo la fusione con Chrysler
L'intenzione dell'amministratore delegato Sergio Marchionne trapela da uno Special Report della Reuters, lungo una decina di pagine. Possibile anche la valutazione in borsa di Ferrari per circa 5 miliardi. Nel report, tra l'altro, Marchionne vieve indicato come l'Elvis Presley del Lingotto

La sede del gruppo Fiat in Usa dopo la fusione con Chrysler Luca Cordero di Montezemolo con Sergio Marchionne


L'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne avrebbe intenzione di trasferire il quartier generale del gruppo negli Stati Uniti, dopo la fusione tra Fiat e Chrysler. E' quanto trapela da uno Special Report della Reuters sulla Fiat, in cui l'agenzia cita fonti vicine a Marchionne. Nell'articolo si spiega che l'idea di Marchionne è quella di controllare la maggioranza di Chrysler, dopo aver completato, entro quest'anno, l'Ipo della società americana e aver, prima ancora, completamente rimborsato i circa 5 miliardi di dollari di prestiti accordati dal governo Usa a Chrysler. Inoltre, secondo quanto riferiscono le fonti, Marchionne sta pensando di quotare in Borsa la Ferrari e valuta questo marchio circa 5 miliardi di dollari.

Nel report della Reuters, che è lungo una decina di pagine con numerose fotografie dei vertici Fiat, si parla di 'rock star appeal' di Marchionne al Salone di Ginevra e si paragona il manager del Lingotto all'Elvis Presley del settore auto.
E' un'ampia analisi di tutti i principali fatti dei primi mesi del 2011. Secondo la Reuters, Marchionne pensa di mantenere a Torino il centro da cui gestire le operazioni europee e di creare uno hub in Asia, mentre sulla sede legale del quartiere generale la scelta - secondo fonti citate dalla Reuters - cadrebbe sul Paese dove il regime di tassazione è più conveniente e quindi sugli Stati Uniti.
Nel report si parla anche della possibilità di quotazione della Ferrari: Marchionne valuterebbe la casa di Maranello circa 5 miliardi di euro.
Per quanto riguarda i rapporti con Chrysler, la Reuters ricorda che Marchionne ha definito 'Christmas wishes' i sui obiettivi di aumentare la quota Fiat in Chrysler al 51 per cento entro quest'anno e di portare la società Usa in Borsa. Prima la casa di Detroit dovrà ripagare i suoi prestiti ai governi degli Stati Uniti e del Canada. Un pacchetto di rifinanziamento è attualmente all'esame del consiglio di amministrazione di Chrysler, mentre la società è ancora in trattativa con il Dipartimento dell'Energia degli Usa per ottenere tassi più favorevoli. Finchè non avra la maggioranza di Chrysler Marchionne non investirà nella società Usa soldi Fiat.

Reuters ricorda che l'obiettivo delle due società è di vendere 6,6 milioni di veicoli nel 2014 dopo l'integrazione.
L'ad del Lingotto viene definito un uomo solo nel gruppo dove può contare esclusivamente sull'appoggio di Elkann e, per quanto riguarda la sua successione, si ricorda che nella conference call di gennaio il manager Fiat ha detto: "Ho intenzione di restare qui finchè non avremo fatto tutto".

La sede del gruppo Fiat in Usa dopo la fusione con Chrysler - Torino - Repubblica.it



Come già detto il vero obiettivo di marchionne (schifoso) è sempre stato questo, trasformare la fiat in chrisler e portare la sede in usa utilizzando l'Italia solo come soggetto da ricattare...
Giusto ma noi dobbiamo pensare al quel nano che va con le ragazzine e che se la fa con i beduini salvo poi mandargli i bombardieri, e che inoltre pensa tutto il giorno a come fare per non farsi processare, utilizzando il parlamento come un pisciatoio.

ce lo meritiamo.

Primo spostare in quartier generale e spostare (eventualmente) gli stabilimenti sono due cose ben diverse .
Secondo notare che a Obama i 5 miliardi li deve restituire , non come ai tempi di Romiti che oltre ad intascare A FONDO PERSO miliardi faceva pure produrre meraviglie come Duna e Stilo .

[dDuck]

Il coacervo di leggini è sicuramente un grosso intralcio ma un problema ben più grosso (ed irrisolvibile) è di sicuro la pressione fiscale.

O meglio, sarebbe risolvibile solo e soltanto se si tagliasse in maniera decisa la spesa pubblica, ma nessun governo, a meno che non sia sull'orlo della bancarotta (se non oltre) lo farà.

Bisognerebbe mandare a casa un po' di gente.

Qualcuno lo fa ?

Comunque le pensioni ai 40enni non le ha date la SX, qualcuno si deve prendere le responsabilità.

[Milanista]

Bisognerebbe mandare a casa un po' di gente.

Qualcuno lo fa ?

Comunque le pensioni ai 40enni non le ha date la SX, qualcuno si deve prendere le responsabilità.

Quando saremo ad un passo dal default (sempre che non tirino fuori una magistrale patrimoniale sugli immobili) forse lo faranno... ma forse, eh.

Intanto sono curioso di vedere come faranno a ridurre il debito pubblico di 50 miliardi di euro all'anno... molto curioso...

[dDuck]

Quando saremo ad un passo dal default (sempre che non tirino fuori una magistrale patrimoniale sugli immobili) forse lo faranno... ma forse, eh.

Intanto sono curioso di vedere come faranno a ridurre il debito pubblico di 50 miliardi di euro all'anno... molto curioso...

a questo unto meglio il default-

[ummagumma]

http://www.crisieconflitti.it/public/Carlo%20Lallo.pdf

Ho dato un'occhiata, mi pare una prospettiva estremamente interessante...

«Le fabbriche recuperate non hanno come obiettivo quello di creare una
economia sociale alternativa al mercato, le fabbriche competono sul mercato e si
alimentano dal mercato. Tuttavia le fabbriche recuperate non sono capitaliste, perché
l’obiettivo non è massimizzare il profitto, ma il benessere dei lavoratori. […] è il
mercato che diventa l’economia sociale»

Ce la faremo a riappropriarci del nostro destino economico senza doverlo delegare ai Marchionne o ai Politicanti interessati di turno?

[catalano]

La Ford e soprattuto la General Motors stano spostando produzione in Cina e Mexico. In Cina la GM ha venduto più vetture che in USA in 2010. Anche al interno degli Stati Uniti preferiscono rinforzare gli stabilimenti in stati suddisti, dove ci sono meno diritti lavorali (right to work states).

Trovo interessante che la Fiat voglia spostare la sede in Detroit ma produrre la Fiat500 in Mexico e l'Alfa 169 in Canada.

Forse è conveniente avere la sede legale in USA (tax credits, loopholes) ma non tanto produrre lì (costi sanitari, sindacati, tasse locali...)