Rissa tra gang latinoamericane:
un morto e due feriti a Milano
Ucciso un giovane ecuadoriano di 26 anni: il suo gruppo aggredito da una banda rivale all'esterno di un localeMILANO - Si è trattato di una vera e propria aggressione legata alla rivalità tra gang latinoamericane quella avvenuta alle 5 di domenica in via Brembo a Milano, dove è stato ucciso a coltellate un giovane ecuadoriano di 26 anni. Secondo la ricostruzione degli agenti della Squadra mobile, un gruppo misto di una decina di persone, tra italiani e sudamericani, i 'New York', sarebbero stati aggrediti dopo essere usciti dal locale 'Tiny'. Gli aggressori, secondo le testimonianze, sarebbero i 'Chicago', che avrebbero bersagliato i rivali con sassi e cocci di bottiglia per poi tirare fuori i coltelli.
LA RICOSTRUZIONE - Il giovane assassinato si chiamava David Stenio Betancourt Noboa, irregolare, originario dell'Ecuador. È stato colpito, non si sa ancora se con un coltello o un cacciavite, alla schiena, al fianco e all'addome, sotto lo sterno. Quest'ultimo sarebbe stato il colpo mortale. I due feriti, anche loro ecuadoriani, Andres M., 21 anni, regolare e senza precedenti, e Carlos A., 22 anni, con precedenti per lesioni e rissa, accoltellato alla schiena, a breve saranno dimessi dai rispettivi ospedali dove sono stati trasportati, il Policlinico e la Santa Rita. Dalle testimonianze rese da alcuni dei giovani aggrediti - in tutto erano una decina tra ragazzi e ragazze italiani e sudamericani e anche qualche minorenne - l'agguato è accaduto a pochi metri dal "Tiny", un ristorante-discoteca dove avevano trascorso la serata. Fuori dal locale, hanno raccontato, dopo i saluti, mentre si stavano avviando verso le macchine, sono stati improvvisamente sorpresi da un gruppo, anche questo di una decina di persone, che li hanno letteralmente assaliti alle spalle. Un vero e proprio assalto con lancio di sassi e cocci di bottiglie e con alcuni dei ragazzi bersagliati che urlavano «scappa, scappa, corri via». Quando poi i loro aggressori sono scomparsi, alcuni di loro sono ritornati indietro e, davanti a un portone di via Brembo, hanno trovato il loro amico a terra senza vita e gli altri due feriti. Le indagini, coordinate dal pm Mario Venditti, sono affidate agli agenti della squadra mobile di Milano. L'ipotesi è che l'agguato finito nel sangue sia dovuto a rivalità, forse per il controllo del territorio o per una ritorsione legata a qualche sgarro, tra le due gang latinoamericane.