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    Predefinito Il Pentalfa - L'oracolo di re Salomone

    IL PENTALFA - L'ORACOLO DI RE SALOMONE












    Il Pentagolo di Salomone: la stella a cinque punte
    La stella a cinque punte dove il 5 è un numero sacro, rappresenta l'uomo in correlazione con la croce.

    La figura di tre triangoli intersecatesi e fatta di cinque linee è chiamata il Pentagolo di Salomone, e quando è delineata sul corpo di un uomo si assume rappresenti le cinque ferite del Salvatore.


    La stella a cinque punte è un segno potentissimo in magia, trae la sua forza dalla virtù dei numeri.

    Nel simbolo della stella a cinque punte, il potere del numero 5 e, anche. la sua ambivalenza. Questo numero è ottenuto dall'1 più il 4, è positivo.
    Mentre il nefasto numero 5 è composto dal numero 2 che si contrappone al numero 3, come avviene nel pentagramma capovolto, che è un segno del male.

    Anticamente la stella a cinque punte veniva usata dai cristiani greci quale segno propiziatorio all'inizio di un libro o di una lettera.

    Anche nell'antica Inghilterra la stella a cinque punte si trova nei luoghi di culto, addirittura il magico Pentalpha è disegnato su una finestra dell'Abbazia di Westminster, ciò dimostra che anche gli antichi monaci di Londra erano conoscitori di alcune scienze occulte.




    Il Pentagolo di Salomone: la stella a cinque punte
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  2. #2
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    Predefinito Rif: Il Pentalfa - L'oracolo di re Salomone

    Pentalfa











    Antico simbolo esoterico che per gli Egizi raffigurava Horus, figlio di Iside e di Osiride, il Sole. Rappresentava la materia prima alchemica, sorgente inesauribile di vita, fuoco sacro, germe universale di tutti gli esseri. Il Pentalpha è un simbolo ideato da Pitagora, dopo che ebbe risolto il problema del segmento aureo, la parte del raggio di in cerchio corrispondente all’alto del decagono in esso inscritto. Il termine significa "cinque alfa", ossia cinque principi. Ai quattro già convalidati da Empedocle (Aria, Acqua, Terra e Fuoco), Pitagora ne aggiunse un quinto ovvero lo spirito. Il Pentagramma era dunque il simbolo dei pitagorici, ed era tracciato con una circonlocuzione che significava un triplice triangolo intrecciato. Veniva usato nella loro corrispondenza a significare "sta bene". Il P. dei greci significava natura, vita e salute.

    Nella magia bianca rappresenta il microcosmo umano: le cinque estremità del corpo (v. la figura detta Agrippa), ed i suoi cinque segreti centri di forza, che proprio la magia bianca avrebbe il potere di risvegliare. Il P. con una punta rivolta verso l’alto è considerato simbolo attivo e benefico (Magia Bianca) mentre, rovesciato, con due punte in alto, è considerato passivo e malefico (Magia Nera). L’Istituzione Muratoria conferisce al P. il significato particolare detto "numero d’oro", oppure "proporzione aurea": è la proporzione ermetica per la quale la parte minore sta in rapporto alla maggiore come la maggiore sta al Tutto. É ciò che la geometria indica come divisione di una retta in media ed estrema ragione. Il valore numerico del numero d’oro è 1,618, che in pratica non viene mai usato in quanto, per la tracciatura del P., la rappresentazione geometrica è più immediata e precisa. Le proporzioni del numero d’oro si ritrovano in tutto ciò che nell’uomo crea una sensazione di armonia e di bellezza, ed il loro impiego è di grande aiuto nell’architettura. Per la Libera Muratoria la Stella Fiammeggiante simboleggia esotericamente il genio umano, inteso come raggio di Luce divina. Quindi essa costituisce sempre una promessa della Luce che deve venire. Essa rappresenta il Fuoco filosofico degli Alchimisti, che il Testi definisce la scintilla vitale comunicata dal Creatore alla materia, alchemicamente ottenuta non con la comune combustione, ma con l’acciarino o la lente ustoria. All’interno della Stella, partecipe della sua luce, staziona la lettera "G" , alla quale sono attribuiti antichi significati, quali: G.A.D.U., God (Dio), Gloria, Grandezza, Gravitazione, Gnosi, Geometria, Genio e Generazione. La Massoneria ha sostituito con tale lettera l’originale " y ", (yod) ebraico, iniziale di "hahy", il nome ebraico impronunciabile di Dio, Yhoah (Yehowah). Il P. è l’emblema del libero pensiero e del sacro fuoco del genio, che eleva l’essere umano alle grandi conoscenze superiori.

    Diverso è il significato del simbolo adottato dalle Brigate Rosse che hanno portato in "auge" la Stella a Cinque Punte tanto che alcune persone della Stregoneria o Wicca si sono sentite chiedere se la Stella che portavano significasse una loro appartenenza alle Brigate Rosse. Ricordiamo che la Stella a Cinque Punte delle Brigate Rosse non ha nulla a che vedere con la Stella a Cinque Punte della Stregoneria. Il logo di riconoscimento delle Brigate Rosse fu mutuato nei primi anni '70 dalla Stella a Cinque Punte dei Tupamaros Uruguayani i quali la assunsero modificando il simbolo Massone della Stella a Cinque Punte che in quei paesi, fra l'Uruguay e il Brasile, è un simbolo storico-politico (vedi Garibaldi e la sua attivià in America Latina). Del resto, anche la Stella a Cinque Punte della Repubblica Italiana ha la stessa origine Massonica. Non esistono motivazioni esoteriche alla base della scelta da parte delle Brigate Rosse di adottare la Stella a Cinque Punte. Le Brigate Rosse intendevano probabilmente stabilire una continuità strategica fra l'azione dei Tupamaros e la loro azione in Italia. La Stella a Cinque Punte delle Brigate Rosse si differenziava inoltre per la caratteristica delle due punte rivolte verso il basso molto allungate e la punta della stella in alto molto piccola.





    Pentalfa
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  3. #3
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    Predefinito Rif: Il Pentalfa - L'oracolo di re Salomone

    La Stella a cinque punte



    Dott. Don Luigi Villa – da: «Stella a cinque punte: firma del Pontificato di Paolo VI»








    La simbologia e il rituale sono «tutto» per la Massoneria! Il massone Augusto Lista scrive: «La Vera Iniziazione (…) è tutta, dico TUTTA, contenuta nel simbolismo e nella Rituaria Massonica»[1]
    «Il simbolismo massonico, da un lato, e l’organizzazione ferrea, dall’altro, sono i due pilastri sui quali poggia l’edificio massonico, assi più che sui vaneggiamenti pseudoscientifici che nessuno intende e nessuno convincono»[2]
    Nella miriade di simboli che fronteggiano il massone da quando entra in Loggia, ve n’è uno che spicca e che ha il predominio su tutti gli altri: è il simbolo della «Stella a cinque punte», «Il Simbolo massonico» per eccellenza!
    Il dizionario dei simboli massonici lo fa assurgere a «simbolo massonico» per antonomasia.
    Difatti, questa «Stella», si trova sui fazzoletti massonici, sui tappeti e sui quadri di Loggia, sugli schizzi e sulle rappresentazioni della Loggia; la si vede scolpita sui monumenti, incisa sui gioielli e medaglioni massonici; essa compare sui ritratti degli iniziati, sulle rappresentazioni allegoriche massoniche; compare sugli emblemi del 2°,3°,4°, 9°,12° e 24° grado del Rito Scozzese della Massoneria; essa spicca sui «grembiuli» massonici dell’«Apprendista» e del «Maestro»; viene collocata nel punto centrale della «collana» che portano i Grandi Maestri; ma il suo posto più elevato è alla sommità del Palazzo della Grande Loggia d’Inghilterra (la Freemason’s Hall), situata nella via: «Great Queen Street’s di Londra!

    Stella a cinque punte: simbolo dell’uomo
    Il tema centrale e il segno dominante del simbolismo massonico è l’Uomo. L’uomo ispira tutta la simbologia massonica: «Tutti i riti, le favole, le leggende, i miti, si riferiscono ad un solo argomento: l’uomo. Così, è anche per il simbolismo massonico»[3]
    Ora, il vero «Spirito» non è quello sentimentale, ma quello iniziatici.
    Il massone, nella composizione della «Squadra» e del «Compasso» - i simboli più comuni coi quali si manifesta la Massoneria - «vede» il «Pentagramma» (o Stella a Cinque punte) sia inscritto sia inscritto che circoscritto[4].
    E, nelle sue raffigurazioni esplicite, come in quelle sottese occulte, la «Stella a cinque punte» supera per importanza, tutti gli altri, anche per la sua capacità di esprimere e di simboleggiare gli aspetti antropologici e quelli fisici, fino alle peculiarità più radicate e profonde della natura umana!
    Così, la «Stella a cinque punte», o «Stella fiammeggiante», per la Massoneria diventa il più profondo e il più sacro dei suoi simboli!
    Guillemain de Saint-Victor afferma: «La Stella fiammeggiante è il centro da dove parte la luce».[5]
    Gédagle scrive: «La Stella fiammeggiante rappresenta la luce che illumina i discepoli dei Maestri (…); essa è, dunque, il simbolo dell’intelligenza e della Scienza»[6]
    In un documento massonico si legge: «La stella fiammeggiante è l’emblema del libero pensiero, del fuoco sacro del genio, che eleva l’uomo a grandi cose»[7]
    Il Wirth osserva che: «Il Pentalfa (...) è un simbolo magico che si riferisce ai poteri della volontà umana»[8]
    Nel dizionario dei simboli massonici, la Stella a cinque punte ha questo significato: l’uomo.
    Il massone Gorel Porciatti scrive: «La stella fiammeggiante che appare al Compagno vincitore delle attrattive terrene è la stella del Genio Umano; ha cinque punte, che corrispondono alla testa e alle quattro estremità dell’Uomo; è la Stella del Microcosmo che, in Magia, impersonifica il segno della Volontà Sovrana, cioè dell’irresistibile mezzo di azione dell’iniziato. Per avere questo valore, essa deve essere tracciata in guisa da potervisi inscrivere una figura umana: deve, cioè avere la punta rivolta verso l’alto».[9]
    L’uomo all’interno della Stella a cinque punte, certe volte, è associato ai 7 simboli dei corpi celesti; il Wirth, nel suo libro «I Tarocchi», ci chiarisce che l’amalgama di questi 7 simboli formano un monogramma che «si collega al diavolo»!
    Si comprende, così, perché i programmi della sètta siano iscritti nella sua simbologia e perché essa raramente rinunci a siglare con i suoi simboli le sue iniziative e i suoi trionfi, e, quindi, le vicende storiche che promanano dalle sue logge, così come le istituzioni su cui essa esercita il suo dominio occulto. Ed è proprio la «Stella a cinque punte», o «Pentalfa massonico», il simbolo con cui essa, più frequentemente, ama marchiare le proprie conquiste e simboleggiare il proprio dominio!
    Infatti, è la stessa Stella che ricopre la bandiera degli USA. E’ la stessa Stella che contrassegnava la «Rivoluzione bolscevica»; è la stessa Stella che compariva sullo stemma delle «Brigate Rosse»; è la stessa Stella che compariva sullo stemma dell’ex PCI e su quello dell’ex PDS; è la stessa Stella che campeggia sulla bandiera cinese, cubana, Nord-coreana, vietnamita, algerina, tunisina, marocchina, somala, e sulle bandiere della maggior parte degli Stati, come pure sullo stemma della Repubblica italiana!
    La «Stella a cinque punte» compare anche sugli emblemi dell’esercito americano come su quello russo e cinese. Questa Stella spicca anche sulla «Medaglia dell’Ordine della Rivoluzione d’ottobre».
    Anche le stellette sul bavero delle divise militari italiane hanno lo stesso significato. Esse vennero prescritte nel 1871 dall’allora Ministro della Guerra, Cesare Ricotti-Magnai, che, da buon massone, aveva soppresso i Cappellani militari e la Messa festiva, «sostituendo la croce dei Savoia con la Stella massonica»[10]
    La «sorella» Marie Rygier della loggia francese «Diritto Umano», in un suo libro, scriveva in proposito: «…(la massoneria) ha dato all’Italia il suo tesoro più prezioso: il pentalfa sacro, ed ha voluto che la Stella fiammeggiante fosse messa in mostra sull’uniforme dei soldati, indubbiamente perché la sua virtù magica del sangue, versato per la patria, vitalizzasse l’augusto pentacolo»[11]
    Recentemente, anche l’Avvenire, in una articoletto dal titolo emblematico: «Stella massonica nella piazza del Palazzo», parla del rifacimento dello splendido piazzale antistante il Palazzo Montecitorio, “impreziosito” con una nutria «serie di stelle a cinque punte, ossia con il simbolo più importante e più universalmente noto della Massoneria»

    Stella a cinque punte sulla fronte del Baphomet
    La Stella a cinque punte brilla sulla fronte del «dio» della Massoneria; il «Baphomet».
    Alphonse Louis Constant definisce il Baphomet: «Il Becco del Sabbah», e cioè il Demonio. Poi, afferma: «Diciamo arditamente e altamente che tutti gli iniziati alle scienze occulte hanno adorato e adoreranno sempre ciò che è significativo da questo simbolo».
    Padre Rosario F. Esposito scrive che il Baphomet «era portato in processione durante il rito di iniziazione del grado 29° (Grande Scozzese di Sant’Andrea in Scozia) ed è oggetto di pseudo-adorazione in numerose iniziazioni femminili.
    Le cerimonie che si celebravano un tempo, in suo onore, erano le medesime di carattere fallico, celebrate in onore del Bue Api» [12]
    Il Baphomet, dunque, sarebbe il dio della morale immonda! Non solo.
    La Stella a cinque punte, dunque, sarebbe il simbolo di questa “lurida morale”. E’ il massone Gorel Porciatti che lo dice: «La Stella se rovesciata…diventa il simbolo dell’animalità degli istinti immondi; in essa, così rovesciata, si può inscrivere la testa di un Becco (la testa del Baphomet)»[13]
    Il Massone Jules Doinel, fondatore e vescovo della «Chiesa Gnostica», nel suo libro «Lucifero smascherato», è ancora più esplicito: «La Stella fiammeggiante è Lucifero stesso»; e aggiunge che, a ciascuna delle punte della Stella, corrisponde uno dei cinque sensi dell’uomo.
    Il massone Alphonse Louis Constant, nel suo libro: «Rituale dell’Alta Magia», a questo proposito, scrive: «Quella stella indica la presenza di Satana e della luce che egli irradia sulla Massoneria».
    L’insegnamento totale dei 33 gradi del Rito Scozzese della Massoneria è contenuto in questa sola frase: L’Uomo è, a se stesso Dio, Pontefice e Re: egli è simile all’Altissimo!
    Ora, questa auto-dininizzazione dell’uomo costituisce la prima «triplice verità»: il «PRIMO TRIANGOLO». La seconda «triplice verità» è l’auto-divinizzazione della Framassoneria: il «SECONDO TRIANGOLO». La terza «triplice verità» è l’auto-divinizzazione dei Capi della Frammassoneria: il «TERZO TRIANGOLO».
    Ecco il segreto più profondo e gelosamente custodito dai vertici della Massoneria! Ciò che rimane da sottolineare è che questa «verità senza veli», e cioè l’auto-divinizzazione dell’Umanità, della Framassoneria e del Battaglione che la comanda, costituiscono le tre «triplici verità che, rappresentate da tre triangoli «aurei», tra loro intrecciati, compongono la Stella a cinque punte.
    Il culto di Lucifero, così manifesto nelle «istituzioni segrete» o nei documenti più riservati della Massoneria, viene, però, presentato, pubblicamente, quasi sempre sotto forma, più presentabile, di «religione dell’uomo» o «religione dell’umanità»

    (...)

    Note bibliografiche

    [1] Augusto Lista, «Le basi spirituali della Massoneria Universale», Roma Ankh, 1946
    [2] P.F. Giantulli, «L’essenza della Massoneria italiana: il naturalismo» Pucci Cipriani editore, 1973
    [3] G. Meschina: articolo apparso sulla Rivista di palazzo Giustiniani col titolo: «Il simbolismo massonico»
    [4] Jules Boucher, «La symbolique maconnique» Ed. Dervy-Livres 1983
    [5] Guillemain de Saint-Victor, «Precieux Recueil»
    [6] Dictionnaire maconnique», 1921
    [7] «Petit Memento maconnique», 1921
    [8] Oswald Wirth, «Les Mysteres de l’Art Royal», 1932
    [9] Umberto Gorel Poricatti, «Simbologia massonica – Massoneria Azzurra» 1946
    [10] Rosario F. Esposito, «Le buone opere dei laicisti, degli anticlericali e dei frammassoni» Ed. Paoline 1979
    [11] Marie Rygier, «La Franc-Maconneirie italienne devant la guerre et devant le fascisme», 1930
    [12] P. Rosario Esposito, «La Massoneria e l’Italia»
    [13] Umberto Gorel Porciatti, «Simbologia massonica – Massoneria Azzurra», Orizzonti, 1946






    Pentalfa: la stella a cinque punte
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    Predefinito Rif: Il Pentalfa - L'oracolo di re Salomone

    IL PENTAGRAMMA














    Il Pentagramma, chiamato anche Pentalfa, Pentagono regolare stellato o Stella a 5 punte, è stato associato dalle popolazioni più antiche al pianeta Venere. Questo pianeta, infatti, è l'unico del nostro sistema che può essere identificato con una semplice struttura grafica e senza equivoci, derivata dal tracciamento dei suoi movimenti astronomici attraverso lo Zodiaco. Infatti, se si segnano le posizioni planetarie di Venere lungo i 360° del cerchio zodiacale, la figura che si forma è proprio un pentagramma perfetto. Lungo questo percorso il pianeta passa da momenti di invisibilità a momenti di estrema luminosità; quando poi l'astro si trova in prossimità del Sole si manifesta secondo una duplice natura, ed è conosciuto come Stella del Mattino, Phosphoros, o Lucifero ("portatore di luce"), e come Stella della Sera, Hespheros o Afrodite (dea della bellezza, della sessualità e della pace). I popoli antichi l'hanno spesso associato alle loro maggiori divinità femminili: i Sumeri ad Inanna, la dea dei Cieli, i Babilonesi ad Astarthe, gli Accadiani a Ishtar, i Greci ad Afrodite, i Romani a Venere, e così via. Per gli Egiziani il simbolo raffigurava Horus, il figlio di Iside ed Osiride, il Sole. Rappresentava la materia prima alchemica, sorgente inesauribile di vita, fuoco sacro, germe universale di tutti gli esseri. Durante il Medioevo il simbolo cominciò ad essere associato alla magia ed al Male, i popoli Nordici lo tracciavano sulle porte e sui muri delle loro abitazioni come talismano contro i malefici ed i Troll. Quando la stella viene tracciata con la punta verso il basso diventa la massima espressione del Male; spesso vi si trova la figura di un capro tracciata all'interno, e come tale è ancora oggi usata all'interno di gruppi o sette sataniche. Spesso in questa forma il simbolo viene chiamato Bafometto (o Baphomet), in riferimento alla presunta testa barbuta che i Templari dichiararono di adorare durante il processo che li portò all'estinzione. In Magia bianca la stella ha la punta rivolta verso l'alto, spesso vi è inscritta una figura umana con braccia e gambe divaricate. In tal guisa, ad esempio, è conosciuto anche come Pentagramma di Agrippa, dal nome del filosofo Heinrich Cornelius Agrippa von Nettesheim che così lo raffigurò nel "De Occulta Philosophia" (Amberes, 1530). La Massoneria conferisce al Pentalfa il significato particolare detto "numero d’oro", oppure "proporzione aurea": è la proporzione ermetica per la quale la parte minore sta in rapporto alla maggiore come la maggiore sta al Tutto. É ciò che la geometria indica come divisione di una retta in media ed estrema ragione. Il valore numerico del numero d’oro è 1,618, e nella figura della stella a 5 punta, ciascuno dei lati della stella è diviso da quello adiacente nella sua sezione aurea. Le proporzioni del numero d’oro si ritrovano in tutto ciò che nell’uomo crea una sensazione di armonia e di bellezza, ed il loro impiego è di grande aiuto nell’architettura. Per la Libera Muratoria la Stella Fiammeggiante simboleggia esotericamente il genio umano, inteso come raggio di Luce divina. Quindi essa costituisce sempre una promessa della Luce che deve venire. Essa rappresenta il Fuoco filosofico degli Alchimisti, che il Testi definisce la scintilla vitale comunicata dal Creatore alla materia, alchemicamente ottenuta non con la comune combustione, ma con l’acciarino o la lente ustoria. All’interno della Stella, partecipe della sua luce, si trova spesso la lettera "G", alla quale sono attribuiti remote significanze, quali: Grande Architetto dell'Universo, (o G.A.D.U.), God (Dio), Gloria, Grandezza, Gravitazione, Gnosi, Geometria, Genio e Generazione.





    Il Pentagramma
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    Predefinito Rif: Il Pentalfa - L'oracolo di re Salomone

    El Pentagrama Esotérico: Aclaración sobre las cuatro palabras en hebreo.















    Se suelen ver por ahí versiones diferentes del pentagrama defendidas por diversas escuelas para las que no se facilita una explicación satisfactoria. Nosotros hemos querido investigar un poco el caso en la medida de nuestras posibilidades.



    La verdad es que mientras uno no tiene acumulada suficiente energía sexual transmutada, no puede funcionar conscientemente en el astral y anda a ciegas. Las escuelas son todas externas al camino y en todo caso los dormidos sólo somos aficionados a estas cuestiones del ocultismo.



    La cruda realidad sobre el pentagrama dentro del Movimiento Gnóstico, es que lo que se conoce de este símbolo es lo explicado por el maestro Samael en la conferencia titulada: "La Pentalfa o Pentagrama Esotérico", tal documento ofrece la descripción más minuciosa de este símbolo en toda la obra del maestro, en un pasaje de esta conferencia leemos:



    “...Vemos, en los brazos, varias letras hebreas. Aparece Iod He Vau He. Esa palabra "Iod", como principio masculino, o partícula divina, más bien como chispa virginal, es terrible. Iod, principio masculino-divino; He, principio femenino-divino; Vau, principio masculino-sexual (o sea el Lingam); He, el Yoni femenino.

    Hay un modo de pronunciación de las letras hebraicas Iod He Vau He, pero es terriblemente divino y no en vano se deben cantar esos mantrams, porque esas cuatro letras hacen vibrar la divinidad interior (se dice que es el nombre del Eterno), y nunca en vano se deben pronunciar. Esto nos invita a la reflexión.

    Aparecen otras letras hebraicas ahí, para recordarnos ciertos procesos de la divinidad, pero sobre ellos ahora guardaré silencio...”



    Esa frase en rojo es la causa de que se vean tantas versiones diferentes del pentagrama.



    El maestro no habló ni escribió públicamente en otra ocasión tan extensamente como en la conferencia citada sobre la descripción parte a parte de este símbolo, y creemos que el dato sobre las letras en hebreo no consta en su obra.




    El símbolo del pentagrama esotérico descrito es bien conocido en toda la tradición ocultista, especialmente por el famoso libro de Eliphas Levi titulado: “Dogma y Ritual de Alta Magia”. En esa obra tampoco se explican satisfactoriamente los símbolos del “pentagrama de Fausto”, lo que sí queda claro es que en la forma en que ha llegado a nuestros días, debemos el emblema a uno de los 3 discípulos del abad Trithemius, el legendario doctor y mago: Fausto, de quien Goethe se ocupó en la conocida obra que lleva su nombre (los otros dos discípulos de Trithemius (Tritemo) son: Aureolo Paracelso y Cornelio Agrippa).



    El dibujo del pentagrama de Fausto publicado por Levi en ese libro, pasó a ser mundialmente conocido, y el maestro Samael jamás corrigió tal símbolo. La única diferencia que puntualizó es que donde el pentagrama de Fausto escribe en hebreo la palabra EVE (EVA, HVH, en hebreo: הוה), Samael reivindica que es: Jehová (YHVH, en hebreo: יהוה, nótese que el hebreo se lee al revés que nuestra escritura). De las otras palabras no dice nada, y en total sólo hay otra diferencia, y es que Samael sitúa como uno de los símbolos del conjunto el sello de Salomón.



    A la hora de dibujar el pentagrama y poner las letras concretas en su lugar, hemos visto absolutamente de todo, porque el antiguo dibujo del libro de Eliphas Levi no describe suficientemente nítidas las letras hebreas (como puede observarse).



    La explicación más detallada que hemos visto del pentagrama aparece en el número 2 (año 25) de la revista ABRAXAS (Abril y Mayo de 1986). La explicación la trascribimos íntegra a continuación:





    EL PENTAGRAMA ESOTÉRICO



    El Pentagrama esotérico es un instrumento para practicar la Magia Ceremonial. Su uso obviamente es de cuidado máximo cuando no se conoce las fuerzas que genera. Está basado en los atributos kabalísticos del árbol de la vida en el mundo de Assiath.



    Su descripción es:



    TE = Teos = Dios

    TRA = Elevar o desarrollar

    GRAM = Grabar, bulirar.

    MA = Alma

    TON = El Dios familiar “El desarrollo del alma para que nuestra Mónada se reintegre al absoluto”.



    La correspondencia de la copa, bastos, espada y oros, se dan en el Tetragrama.



    Las cuatro palabras en hebreo son:



    ADAM = Hombre cósmico, el Adam Kadmon.



    JEHOVÁ = Forma genérica en la Biblia para representar al Dios de la Creación, que es el que preside la columna B en el árbol de la vida del mundo de Atziluth.



    KAPHIR = grado sexto iniciático en los musulmanes que significa dominio físico, emocional y mental, le sucede el séptimo y último grado, el de los SUFFIS.



    PACHAD = uno de los nombres asignados a Geburah Marte.



    Estas cuatro palabras que también tienen una aplicación como nombres de poder, son para el Pentagrama un punto medular en la magia ceremonial.



    Evítese su uso cuando se ignore el ritual. La Estrella de cinco puntas es el resultado simbólico de la operación psicológica en el iniciado, es el despertar de la autoconciencia. El aspecto alquímico como segundo grado de iniciación esta escrito en el pentagrama porque como es arriba es abajo y como es abajo es arriba.



    En la esquina superior de la estrella se encuentra Júpiter o el ojo universal, el que todo lo ve, la presencia del absoluto. Esta parte corresponde a la cabeza.



    En la parte inferior está Saturno que significa la gloria de la materia, es la piedra de los filósofos, Saturno esta representado por una cruz, es la operación de la gran obra, es el trabajo místico que se hace con el cuerpo físico, es Kabir.



    En el brazo izquierdo esta Marte, rematado con una cruz, es la operación erótica marciana para la creación del nuevo Ser, el ADAM Kadmon.



    En el brazo derecho esta Marte, simbolizando la voluntad por un lado y por otro el amor hacia todo lo grande y pequeño en el universo es JEHOVÁ.



    En estos puntos vemos que Dios esta en nosotros cuando operamos a la materia, a nuestro cuerpo físico con la ayuda del amor y es obvio que la operación de la Gran Obra es manual.



    En el centro inferior de la Estrella se encuentran varios símbolos:



    El Omega, representa el fin de la gran Obra, base y sustento de toda perfección.



    El caduceo de Mercurio, simboliza el equilibrio de todas las fuerzas del cuerpo humano.



    Venus en forma invertida y mezclada con mercurio, esto es un secreto de secretos, es la base primordial para la elaboración de la piedra de los filósofos, es la unión del amor con el mercurio de los filósofos o dicho de otra manera es el mercurio procesado por la ley del amor esotérico.



    Todo este conjunto de símbolos de esta parte central de la estrella se refiere a que la finalidad de la realización se basa en el control del cuerpo humano operando el mercurio esotéricamente.



    El Pentagrama puede explicarse con toda su simbología tanto desde el punto de vista psicológico como alquímico.



    El Sol y la Luna que están en ambos lados, representan simple y sencillamente, lo que dijo Hermes: “Por eso soy llamado Hermes TRIMEGISTO, porque tengo las tres partes de la filosofía del mundo entero, lo que tengo para decir es completo, concerniente a la operación del sol”.





    Tomado de: Revista Abraxas

    Año XXV N° 2

    Abril-Mayo 1986





    Siguiendo esta explicación vemos que las palabras en hebreo ahí citadas concuerdan perfectamente con el “Pentagrama de Fausto”.



    La 1ª palabra, dibujada en el lado izquierdo del dibujo (en lo que sería brazo derecho) es la ya mencionada: Y-H-V-H (יהוה) que ya hemos visto que es Jehová. A la derecha de esta, en el otro brazo, se ve: A-D-M (אדמ) que significa: Adam (Adán).



    Debajo de A-D-M se lee P-CH-D (פחד – PHE CHETH DALET), que concuerda con: Pachad.



    Y debajo de Y-H-V-H se lee K-PH-R (כפר – COPH PHE RESCH) que concuerda con: Kaphir tal como explica el extracto anterior de la vieja revista gnóstica original.



    Como puede verse estas letras concuerdan perfectamente con el más viejo dibujo conocido del símbolo del pentagrama.



    Los demás símbolos están claros y pueden encontrarse bien referenciados fácilmente tanto en la conferencia citada como en la explicación aquí reproducida, pero este punto de las letras quedó oscuro porque no viene explicado con detalle en la obra del maestro.



    Aclarado esto, tenemos que manifestar que en el diseño del pentagrama publicado como emblema de este sitio, hemos intentado usar los colores y símbolos más ortodoxos. El único elemento menos ortodoxo es la espada, la cual en el diseño de Fausto está curvada al estilo árabe (después de todo, el emblema de los magos Zoroastrianos quedó formando parte del esoterismo musulman), pero dado que la espada es alegórica, hemos puesto una que quedase bonita.



    Si se observa el “Pentagrama de Fausto” sobre estas líneas, se verá que los símbolos de Saturno de las puntas inferiores de la estrella están dibujados, el del lado izquierdo (lo que sería su pie derecho siendo el pentagrama la figura humana) con una espada como la que hay junto a la sílaba MA, y el otro (lo que sería su pie izquierdo), con un báculo como el que está dibujado junto a la sílaba GRAM.



    Ignoramos que significa si es que significa algo pero no hay duda que el símbolo de ambos pies es el de Saturno. En nuestro diseño hemos colocado sencillamente el símbolo astrológico del planeta Saturno.



    Llamará la atención igualmente, el sello de Salomón o Solimán ilustrado en nuestro diseño, que no aparece en el pentagrama de Fausto, y en particular el color negro del triángulo ascendente en contraste con el blanco del descendente. Nada de ello es al azar: las fuerzas que bajan de arriba (espíritu) conjuntadas con las que ascienden de abajo (naturaleza) forman este símbolo, de ahí los colores (existe una explicación del maestro al respecto, no hay duda que el color negro es el que corresponde al triángulo ascendente).



    Como sabemos que es deseo y necesidad de muchos contar con un diseño atractivo del pentagrama esotérico, dejamos disponible aquí el archivo original de FreeHand 8.0 utilizado para generar el gráfico que se ve en esta página. El archivo contiene un diseño vectorial que puede imprimirse a cualquier escala sin pérdida de calidad, para ver, imprimir o modificar el dibujo se necesita instalar el programa Macromedia Freehand versión 8.0 o posterior. Este programa es un “estándar de hecho” en la industria informática por lo que aunque nosotros no tengamos especial interés en el diseño vectorial, es factible encargar la impresión en gran formato de este símbolo a cualquier empresa de publicidad proporcionándoles este archivo y ellos no van a tener problemas en leerlo y modificar fácilmente el tamaño, así podemos contar con el emblema para nuestra recámara o lumisial.





    El equipo de gnosis2002.com







    La Pentalfa o Pentagrama Esotérico
    Ultima modifica di Ottobre Nero; 31-03-11 alle 03:13
    "Sarebbe anche simpatico, se non fosse nazista!" (Malandrina) :gluglu:


    "Al di là dell'approvazione o disapprovazione altrui!" :gluglu:

 

 

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