Il diario quotidiano (con video) del reporter di guerra Fausto Biloslavo. Quinto giorno di guerra. Al posto di blocco delle guardie popolare, i civili armati da Gheddafi per difendere la capitale, mettono a palla il “zanga zanga”. E’ l’ultimo tormentone musicale della guerra, che va di moda a Tripoli. I miliziani armati di kalashnikov che presidiano Abu Slim, uno dei quartieri più grandi e poveri della capitale usano il zanga zanga anche come suoneria dei telefonini.
Da non confondere con il bunga bunga è una specie di rap che prende spunto dalle terribili parole pronunciate dal colonnello Gheddafi alla vigilia dell’attacco alleato. “Io con altri milioni ripuliremo la Libia dai ratti (i ribelli nda) - aveva urlato Gheddafi sbattendo i pugni sul podio e agitandoli in aria - Centimetro per centimetro, casa per casa, stanza per stanza, vicolo per vicolo”. Zanga significa vicolo e la voce burbera del colonnello è stata ripresa, mixata e trasformata in una melodia rap di grande successo. I suoi fan l’hanno imparata a memoria e ce la cantano in coro.
Lo zanga zanga rap del Colonnello Gheddafi - Mondo - Panorama.it