Arrivano gli estremisti britannici del «bnp»

Ultra destra e populisti scuotono l'Europa


Premiate le formazioni estreme e gli anti-europeisti.

Tre seggi ai neonazisti ungheresi. Scontri a Manchester


BRUXELLES - La carica è ini*ziata. Viene da lontano, e dovrà galoppare ancora per molto tempo: ma la carica dei partiti e movimenti di estrema destra per giungere al cuore della poli*tica europea, è iniziata. Nell’Europarlamento che si riunirà per la prima volta il 14 luglio, vi saranno vari loro rap*presentanti, in qualche caso sa*ranno pattuglie ben agguerrite e probabilmente troveranno ter*reni di intesa e di convergenza con altri gruppi: ancora 5 anni fa, nessuno lo avrebbe previ*sto. La carica ha avuto un’avan*guardia, giovedì 4 giugno, ed è stata quella guidata dal populi*sta olandese Geert Wilders, e dal suo «Partito della Libertà». Ha vinto a man bassa nel suo Paese e anche se non ha rag*giunto quel 21% accreditatogli dai sondaggi ha sfiorato però il 17%. Morale: nel nuovo Parla*mento, Wilders e i suoi avran*no 4 seggi, e in Olanda sono già ora il secondo partito per nume*ro di voti. Il primo punto del lo*ro programma è già stato an*nunciato e non potrebbe essere più chiaro: «La Turchia non en*trerà nell’Europa, per almeno un milione di anni».

Alla vigilia del voto, Wilders contava su un alleato sicuro, e cioè sui belgi fiamminghi del partito Vlaam Belang, ma per questi le elezio*ni sono andate male: nessun problema, però, poiché gli altri ultranazionalisti fiamminghi, quelli dell’altro partito di de*stra «Nva», sono andati bene e quindi potranno riempire le falle. Dove invece l’ultra destra ha vinto a man bassa, e senza esita*zioni, è in Ungheria: qui il Fide*sz, Fronte della destra modera*ta, è arrivato addirittura al 67% (si parla di dati parziali) ma l’ul*tradestra di Jobbik si avvia a conquistare il 14,7%, molto al di sopra delle aspettative. In Francia, il vecchio Le Pen non ha saputo approfittare fino in fondo del crollo socialista, ma dovrebbe avere comunque 3 seggi all’Europarlamento, men*tre avrà forse un seggio il movi*mento anti-europeista Liber*tas, fondato dal milionario ir*landese Declan Ganley (che pe*rò non avrebbe raggiunto i ri*sultati sperati nel suo Paese na*tale). In Gran Bretagna, l’avan*zata dell’ultradestra ha avuto un segno tangibile con la prova elettorale del British National Party: gli exit-poll, poco prima di mezzanotte, dicono che do*vrebbe avere conquistato un seggio all’Europarlamento.

E se fosse così, sarebbe la prima vol*ta in assoluto nella storia politi*ca inglese. La novità ha avuto un riflesso immediato anche nelle piazze: nella notte, a Man**chester, centinaia di nazionali*sti del Bnp sono scesi in strada per festeggiare e si sono scon*trati violentemente con manife*stanti del fronte opposto. E ieri notte c’era tensione an*che ad Atene, dove i militanti del gruppo Laos si preparavano ugualmente a festeggiare per le strade: sembra che abbiano avu*to il 7% dei voti, un risultato al di là delle aspettative. In Bulga*ria, ha vinto il centrodestra del movimento Gerb (26,15%) ma è andata bene anche l’ultrade*stra nazionalista del gruppo Ataka, consolidatasi al 10-12% e pronta a ritentare il colpaccio alle politiche, in luglio. In Slo*vacchia, i nazionalisti del parti*to Sns conquisteranno quasi certamente un seggio. E nella Repubblica Ceca, i nazionalisti dello SSo, o Partito dei liberi cit*tadini. In Polonia, sta cantando vittoria anche il Partito dei Kaczynski, ma i dati sono anco*ra troppo parziali per capire se hanno ragione a festeggiare. Nessun dubbio, invece, in Au*stria: la destra estrema rappre*sentata da Fpö e Bzö raddop*pia, arrivando al 18%, ed è raf*forzata anche dal successo otte*nuto dall’euroscettico indipen*dente Hans-Peter Martin. Chis*sà che cosa avrebbe detto oggi, se fosse stato ancora fra i vivi, il visionario Jörg Haider.


08 giugno 2009


Ultra destra e populisti scuotono l'Europa - Corriere della Sera