La grande ammucchiata tanto vagheggiata ha preso corpo davanti al palazzo di Montecitorio per protestare contro il voto sul conflitto di attribuzione per il "caso Ruby".
Bandiere di Futuro e Libertà e di Vendola mischiate a quelle del popolo viola e Rifondazione Comunista, tutto condito dalla colonna sonora di "Bella ciao". Roba da fantascienza, fino a qualche mese fa. Ma si sa, la politica è l'arte del possibile. All'appello manca solo il Partito Democratico che aveva dato la sua adesione al presidio organizzato da Libertà e Giustizia e Articolo 21, ma che alla fine sembre avere dato forfait.
Dopo i lanci di monetine della settimana scorsa la zona è completamente blindata, possono arrivare in prossimità della Camera solo i deputati e i giornalisti. L'armamentario ideologico è quello tipico delle manifestazioni antiberlusconiane. "Vergogna! Galera!" così alcune centinaia di manifestanti del sit-in Democrazia Day in corso a Piazza Montecitorio a Roma stanno urlando mentre da un megafono viene letto un elenco delle "leggi ad personam" di Silvio Berlusconi. Trentasette leggi "per Silvio e la sua cricca", dal decreto Biondi del 1994 alla Cirami del 2002 e l’ex Cirielli del 2005 passando per il decreto salva-Rete4 del 1999 targato D’Alema, sono state stampate su diversi manifesti con la scritta "37 leggi posson bastare?". Tra i cartelli portati al presidio permanente organizzato davanti la Camera da Popolo Viola, Articolo 21 e Libertà e Giustizia, "Non scappare fatti processare!", "Prescrizione breve danneggia gli onesti, svegliamoci!" e "Berlusconi il più processato perchè il più fuorilegge"; i manifestanti hanno poi intonato diverse volte Bella ciao e l’Inno di Mameli. L'unica novità del carosello antigovernativo è
l'inedita presenza dei finiani tra comunisti e vendoliani...
È iniziato srotolando un’enorme bandiera dell’Italia in piazza Montecitorio il presidio del "Democrazia Day", organizzato dal Popolo Viola, Articolo 21 e Libertà e Giustizia per protestare contro il processo breve che oggi pomeriggio è in discussione alla Camera. Il tricolore da 60 metri, utilizzato già il 12 marzo per il Costituzione Day, è stato disteso a terra tra gli applausi delle centinaia di manifestanti e gli slogan "Fuori la mafia dallo Stato; fuori lo Stato dalla mafia". "Questa piazza è la dimostrazione che solo uniti si riescono a fare le cose - ha commentato Gianfranco Mascia dei Viola - i cittadini non ce la fanno più. Vogliamo cambiare il Paese e questo sarà possibile se l’opposizione farà il suo lavoro come i cittadini lo faranno nelle piazze".
Popolo viola, Fli e sinistra in piazza: "E' una vergogna, morte al tiranno" - Interni - ilGiornale.it del 05-04-2011