2011 - Passa il processo breve, decadono tutti i processi a carico di Berlusconi, quello Ruby archiviato tra le polemiche dal Tribunale dei Ministri, ci si trascina quindi tra stagnazione e disoccupazione alle elezioni del 2013.
Alle amministrative il centro-sinistra tiene Bologna e Torino, non vince a Milano, perde a Napoli, scende il PD, boom di Sinistra ecologia e libertà, flop del Terzo Polo che a parte Napoli non raggiunge il 10% in quasi nessuna città importante.
Dopo le amministrative il Movimento Democratico esce dal Pd ma le strade si dividono quasi subito, Beppe Fioroni va nell'Udc, Paolo Gentiloni e Marco Follini nell'Api che dopo le amministrative sembra voler tornare nel centro-sinistra, Walter Veltroni fonda assieme a Sergio Chiamparino e Matteo Renzi il Movimento Riformista.
Mancano una manciata di decreti al compimento del federalismo e i Responsabili fanno andare sotto il governo chiedendo un anno di riflessione e ponendo paletti sul fondo perequativo che a detta loro è insufficiente, la Lega è furiosa e comincia a scendere nei sondaggi.
Congresso dell'Udc, Casini orma sembra convinto all'alleanza con la sinistra, anche con Vendola, durissimo scontro interno, a sorpresa Casini e Fioroni risultano in minoranza, Cesa ed Adornato vogliono proseguire l'avventura terzopolista, Buttiglione e D'onofrio sono per una transizione verso il centro-destra, queste due ultime correnti si saldano e mettono in minoranza il centro casiniano e la sinistra ex-Pd.
Inevitabile la scissione, Casini e Fioroni lanciano i Popolari per le Riforme.
2012 - Berlusconi, al minimo della popolarità annuncia che non si ricandiderà nel 2013 e candida alla sua successione il ministro della Giustizia Alfano, nel frattempo auspica l'apertura di un nuovo cantiere che possa unire tutte le forze moderate e cristiano-popolari alternative alla sinistra.
Il Pdl va a congresso, Alfano che si dimette da Ministro (gli succede direttamente Ghedini che cessa formalmente di essere l'avvocato del Premier), viene eletto per acclamazione e apre all'Udc.
Rosy Bindi rilancia la proposta di Nicola Latorre di Rifondazione del Pd assieme a Nichi Vendola, D'Alema che lavora per la nascita di un partito moderato esterno fatto da tutto quello che c'è a sinistra dell'Udc e a destra del Pd lascia cadere i suoi veti e ritiene indispensabile l'entrata di Sinistra ecologia e libertà nel Pd.
Stati Generali della Sinistra a Bologna : aderiscono Pd, Sel, Verdi, Psi, pezzi di Idv (quasi tutta l'area filo-Fiom) e a sorpresa Pdci e Socialismo 2000 staccatisi dalla Federazione della Sinistra ormai sempre più vicina al "grillismo" del Movimento 5 Stelle (Ferrero e Grillo siglano una intesa ai primi di febbraio del 2012).
Si decide di mantenere autonomi i partiti ma di formare un soggetto federativo unitario con un simbolo elettorale, Alleanza Democratica della Sinistra (il Pd impone l'ulivo alle basi del nuovo simbolo per tracciare continuità), il Presidente della federazione che sarà scelto dalle primarie da tenere in Ottobre sarà il candidato Presidente, i segretari dei partiti (Bersani, Vendola, Nencini, Bonelli, Salvi e Diliberto) rimangono al loro posto.
In risposta all'ADS Veltroni (sentitosi con D'Alema) lancia Nuova Italia, una formazione politica moderata che chiama a raccolta il centro del centro-sinistra : Movimento Riformista dell'ex-Sindaco di Roma, di Chiamparino e di Renzi, l'API di Rutelli ,Gentiloni, Follini e Tabacci, i Popolari per le Riforme di Casini e Fioroni, alla fine aderisce a sorpresa anche ciò che resta dell'Idv (l'ala ex-dc guidata da Donadi), comunque Di Pietro non prende la tessera e si ritira a fare il sindaco a Montenero di Bisaccia.
L'obiettivo di Alleanza Democratica della Sinistra e Nuova Italia è quella di ricostruire l'Ulivo, parte comunque la disputa sul toto-candidato, entrambi gli statuti delle due formazioni prevede le primarie che eleggono il Leader della formazione/candidato premier, si decide prima di convocare un tavolo programmatico e poi di indire le primarie tra le due formazioni con vincolo di partito.
Movimento 5 Stelle e Federazione della Sinistra (ora formata da Rifondazione, Sinistra critica, Comunisti-sinistra popolare di Rizzo e altre micro-formazioni) annunciano di presentare un candidato proprio alle primarie senza però firmare il programma, forti polemiche ma poi in cambio di una firma parziale ma poi viene permesso a Grillini e Comunisti di gareggiare.
L'UDC entra nel Popolo della Libertà che cambia nome in Popolari per la Libertà (Buttiglione vince la causa con Franco Marini, ora nella componente cattolica dell'ADS anche grazie all'appoggio del PPE).
La corrente di Ronchi e Urso esce da FLI per andare a rintuzzare Coesione Nazionale (gruppo di ex-FLI che sostengono al Senato la maggioranza).
La Lega Nord annuncia l'uscita dal governo in seguito all'entrata dell'Udc che esordisce bocciando il federalismo come "inefficiente e sprecone", si va verso le elezioni anticipate.
Si allestiscono in fretta e furia le primarie del centro-sinistra, gareggiano il ticket Chiamparino-Renzi per Nuova Italia, Bersani-Vendola per Alleanza Democratica della Sinistra e Luigi De Magistris-Sonia Alfano (passati con i grillini) per Movimento 5 Stelle e Federazione della Sinistra.
Si impongono Bersani e Vendola con il 52% dei voti, seguono Chiamparino-Renzi con il 40% e Grillo-De Magistris con l'8%.
Grillini e Comunisti rifiutano di riconoscere il risultato e si presentano alle elezioni con una lista unica, al contrario Nuova Italia riconosce l'esito delle primarie.
Quindi si scontrano alle elezioni :
NUOVO ULIVO
Bersani con il vice Vendola
Ticket elettorale uscito vittorioso dalle Primarie del centro-sinistra che per l'occasione e le buone probabilità di vittoria ha rispolverato l'Ulivo come patto elettorale e di governo tra Alleanza Democratica della Sinistra (federazione di Pd, Sel, Psi, Verdi, ex-Idv di sinistra, Pdci e Socialismo 2000) e il partito Nuova Italia guidato dal ticket sconfitto Chiamparino-Renzi che però punta al 20% dei consensi.
POPOLARI PER LA LIBERTA'
Il candidato premier del PDL Alfano assieme al premier uscente Silvio Berlusconi
I Popolari per la Libertà, restyling del Popolo della Libertà che ha accolto l'UDC, La Destra e il debole movimento dei Responsabili candida l'ex-Ministro della Giustizia Alfano in piena continuità con l'operato del Governo Berlusconi, si presenta da solo alle elezioni in contrasto con la Lega sul federalismo.
LEGA NORD
Il candidato premier della Lega, il ministro uscente dell'Interno Roberto Maroni
Visto il mancato conseguimento del federalismo Maroni ha preso in mano la Lega e gli ha imposto una visione più pragmatica e meno ideologica, il movimento punta quindi ad essere fondamentale al Senato per qualsiasi maggioranza elettorale (senza pregiudizi per l'alleanza di centro-sinistra), garantendo l'appoggio in cambio del completamento del federalismo.
Ovviamente c'è forte ostilità nei confronti del PDL ma non c'è una chiusura netta nonostante la delusione.
ALLEANZA ETICA PER L'ITALIA
Luigi De Magistris con Sonia Alfano
I due ex-IDV hanno stregato sia i grillini che l'estrema sinistra e non solo ! Appoggiano il ticket infatti anche i Finiani di Futuro e Libertà, dove ormai prevale di gran lunga l'area di Granata e Briguglio che non hanno avuto problemi a presentare il simbolo di FLI accanto a quello del Movimento 5 Stelle e della Federazione della Sinistra (con falce e martello).
AL Senato temono di non passare e hanno costruito una lista unica che il nome della coalizione ovvero Alleanza Etica per L'italia.