Allora, in Britannia (o, meglio, Britunnia) ci sono appunto due possibilità: uno scenario anglosassone, con la lingua dei conquistatori unni che si impone, trasformando la Britannia in una sorta di Ungheria del Mare del Nord, oppure gli unni vengono britannizzati/romanizzati, come accaduto per i franchi o ai longobardi sul continente. Va considerato che gli unni, nello scenario descritto, conquistano rapidamente la Britannia, quindi gli abitanti originari tendono forse a rimanere sul posto, e ad essere in netta maggioranza rispetto rispetto al numero relativamente ridotto dei conquistatori (solo metà degli unni riesce a passare la Manica). Inoltre gli unni potrebbero convertirsi rapidamente al cristianesimo. Si potrebbe quindi adottare il modello longobardo. Per cui, direi che in Britannia si potrebbe parlare una lingua neolatina con forti influenze celtiche (e magari qualche termine di derivazione unna). Su internet si possono trovare un paio di tentativi di costruire una lingua di questo tipo (esclusi i termini unni, ovviamente). Ad esempio: http://en.wikipedia.org/wiki/Brithenig
Per quanto riguarda la Gallia barbarica, direi di permettere lo sviluppo delle lingue germaniche, visto che sia il gotico che il sassone, hanno un storia letteraria di un certo rilievo (al limite, si può supporre che gli angli si siano uniti ai sassoni, influenzandone la lingua, che diventa simile all'anglosassone). Si può giustificare la sopravvivenza di queste due lingue con le continue guerre in quelle zone, che hanno indotto un gran numero di romani ad rifugiarsi nella Gallia ancora sotto il controllo imperiale. Per quanto riguarda i visigoti, la loro presenza può essere rafforzata da una riunificazione con gli ostrogoti, chiamati in soccorso contro i sassoni (che potrebbero aver ricevuto rinforzi angli). Per acuire un po' il conflitto tra i due popoli, il sassone e goto, farei converire i primi al cattolicesimo, mentre i secondi li manterrei ariani.
Per gli svevi, opterei per la romanizzazione, e quindi in Svevia (che si espanderà a scapito della Spagna di Odoacre) si parlerà una lingua neolatina, magari qualcosa tipo il galiziano. Anche nel resto della Spagna (esclusa la meridionale), la lingua sarà neolatina, ma diversa da quella sveva.
I vandali, che restano ariani, verranno lentamente assorbiti dal substrato berbero, e quindi la lingua del regno sarà quella berbera.
Posso anticipare che il regno longobardo parlerà una lingua illira, e che ho una gran voglia di far parlare una sorta di islandese in Tunisia, a seguito di una conquista normanna (il paese si chiamerebbe Normandia) ma sto ancora studiando la cosa... E, sempre in tema di anticipazioni, sto pensando di spedire gli avari in Anatolia, i bulgari nella pianura ungherese, i bavari in Transilvania, gli Ungheresi in Baviera, i turchi in Ucraina, e lasciare la Russia settentrionale ai finni. Per gli slavi ho un paio di idee.
Saluti.
Midìl
Ultima modifica di Midìl; 10-04-11 alle 09:45