L'università italiana va male?

[Juv]

Mia sorella che ha fatto il master in Spagna mi ha raccontato il contrario. Si vede che anche li la situazione cambia da università a università.
Comunque io ho studiato sia in Italia, sia in Austria e Germania e secondo me gli esami meno efettivi sono quelli italiani per i quali ti devi imparare a memoria tomi interi. È una rottura di coglioni senza senso, io di quello che ho imparato per gli esami all'università di Bologna mi ricordo poco. Mentre gli esami all'estero che si basavano sulle lezioni del professore me li ricordo benissimo, perchè eri costretto mettere per iscritto ciò che diceva durante il corso e poi a riordinare il manoscritto e ripassarlo per l'esame. In questo modo le cose le memorizzavo a lungo termine.

E' capitato solo a tua sorella. I miei colleghi in erasmus nella penisola iberica raccontano di gran bevute e poco studio. A Genova l'esatto contrario.

[k21]

Mentre gli esami all'estero che si basavano sulle lezioni del professore me li ricordo benissimo, perchè eri costretto mettere per iscritto ciò che diceva durante il corso e poi a riordinare il manoscritto e ripassarlo per l'esame. In questo modo le cose le memorizzavo a lungo termine.

questa sembra esattamente la descrizione dell'università italiana: prendere appunti durante le lezioni, imparare a memoria e ripetere all'esame.

[k21]

Lo vado dicendo da anni che è una finta potenza ed un paese senza futuro.

però sono forti nello sport: Iniesta, Xavi, Casillas, Contador, Lorenzo, Nadal, Gasol...

[Patto]

questa sembra esattamente la descrizione dell'università italiana: prendere appunti durante le lezioni, imparare a memoria e ripetere all'esame.

A Bologna nel corso di storia greca il corso monografico del professore era brevissimo, con il professore spesso assente. Per l'esame mi sono dovuto studiare un plico di libri a memoria, senza che il professore ne avesse mai spiegato il contenuto. Nei paesi anglofoni e germanofoni invece si usa esaminare solo ciò che il professore ha presentato nelle sue lezioni. Io lo trovo un modo molto migliore di insegnare, perchè così è possibile far confluire nelle lezioni le ricerche più recenti, la metodologia e il punto di vista del professore. Ma forse dai miei tempi (oltre dieci anni fa) il modo di fare lezione nelle università italiane è cambiato.

[k21]

A Bologna nel corso di storia greca il corso monografico del professore era brevissimo, con il professore spesso assente. Per l'esame mi sono dovuto studiare un plico di libri a memoria, senza che il professore ne avesse mai spiegato il contenuto. Nei paesi anglofoni e germanofoni invece si usa esaminare solo ciò che il professore ha presentato nelle sue lezioni. Io lo trovo un modo molto migliore di insegnare, perchè così è possibile far confluire nelle lezioni le ricerche più recenti, la metodologia e il punto di vista del professore. Ma forse dai miei tempi (oltre dieci anni fa) il modo di fare lezione nelle università italiane è cambiato.

boh, io ho fatto l'università a Verona dal 1997 al 2003 e nel 95% dei casi i professori chiedevano solo quello che facevano a lezione; tra l'altro molti professori fornivano addirittura dispense o testi scritti da loro che coprivano interamente gli argomenti del corso.
Inoltre, non ho mai avuto a che fare con professori assenteisti (e ne ho avuti parecchi di professori).

Ma tu hai avuto questa esperienza solo al corso di storia greca o anche in altri corsi ?
spalare merda su un'intera università perché hai avuto un singolo professore pirla mi sembra eccessivo.

[Patto]

boh, io ho fatto l'università a Verona dal 1997 al 2003 e nel 95% dei casi i professori chiedevano solo quello che facevano a lezione; tra l'altro molti professori fornivano addirittura dispense o testi scritti da loro che coprivano interamente gli argomenti del corso.
Inoltre, non ho mai avuto a che fare con professori assenteisti (e ne ho avuti parecchi di professori).

Ma tu hai avuto questa esperienza solo al corso di storia greca o anche in altri corsi ?
spalare merda su un'intera università perché hai avuto un singolo professore pirla mi sembra eccessivo.

I corsi tenuti in questo modo erano tre: all'esame ti facevano studiare a memoria un manuale, spesso anche vecchio dieci o venti anni, mentre le lezioni si chiamavano "corsi monografici" nei quali veniva trattata una frazione della materia da studiare per l'esame.
Non so come stiano le cose negli altri istituti e nelle altre facoltà, naturalmente ognuno si forma le proprie opinioni in base alle proprie esperienze. Comunque anche parlando con altri miei amici che studiavano a Bologna l'impressione era simile. Sarà una cosa tipica bolognese, che ne so.

[giacomo]

Boh da me il materiale trattato era integrativo a quello del corso e non in sostituzione dei testi, salvo poche eccezioni quali diritto internazionale (per ovvie ragioni) e parzialmente economia. All'estero invece avevo una dispensa con 'estratti originali di autori' che veniva usata per approfondire il pensiero di alcuni ma la materia d'esame era solo la sintesi orale del docente.

[Juv]

questa sembra esattamente la descrizione dell'università italiana: prendere appunti durante le lezioni, imparare a memoria e ripetere all'esame.

Forse nelle facoltà umanistiche con tanti iscritti in corso, e tanta letteratura disponibile, si fa come dice lui.

Io non ho avuto esame in cui non fosse necessario seguire la lezione e studiarmi gli appunti.

[Morfeo]

però sono forti nello sport: Iniesta, Xavi, Casillas, Contador, Lorenzo, Nadal, Gasol...

Ma se parla Fuentes non so.