Ultima modifica di virus; 12-04-11 alle 21:51
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Rispondo alla tua domanda...
bisogna tutelare il cittadino... non è giusto che una causa duri 10 anni (kafka docet)... E' giusto dare un termine al magistrato e quindi la giustizia di giudicare positivamente o negativamente una persona.
Ma poi che la prescrizione sia diventata una arma in propria in mano a difensori strapagati che riempiono i processi cob testimoni inutili o fanno altre diavolerie per allungare i processi e farli diventare ingiudicati...
Il problema bisogna lavorare si al processo breve, ma bisogna lavorare sulle procedure processuali, lavorare a fare una riforma amministrativa per i tribunali e fare una riforma serie per il civile, perché non è possibile che cause semplici come incidenti o semplici contenziosi che si potrebbero risolvere in pochi minuti durano anni.
Il problema della prescrizione del reato, in Italia, a mio parere, è legata al meccanismo, cioè al fatto che si basa sulla data della sentenza definitica. SI potrebbe, invece, basarsi sul rinvio a giudizio, cioè considerare prescritto un reato se non vi è rinvio a giudizio entro un termine pari alla pena massima prevista per quel reato (e con un minimo di, diciamo, tre/cinque anni, per i reati che prevedono un massimo inferiore). In questo modo, se un reato prevede una pena massima di, che so, 6 anni, se il rinvio a giudizio avviene prima che questo termine sia trascorso, il decorso della prescrizione cessa, ed il processo non si arresta più. Se, invece, il rinvio a giudizio non avviene entro questo termine, allora il reato si prescrive, e non si inizia nemmeno il processo (risparmiando denaro e risorse, per gli altri processi).
C'è però il preblema di cercare di evitare che un processo per un reato si prounghi per moltissimi anni, cosa che non è giusta per la persona coinvolta (sia o meno colpevole). Si potrebbe quindi pensare, oltre alla prescrizione del reato, anche ad un meccanismo di prescrizione della pena. In pratica, se, una volta iniziato che il rinvio a giudizio sia avvenuto nei tempi previsti, la sentenza definitiva deve arrivare entro un certo termine, diciamo, nuovamente, la durata della pena massima prevista, altriemnti la pena non viene applicata. Quindi, di nuovo, se questa è di sei anni, se la sentenza definitva (supponiamo di colpevolezza) arriva dopo 7 anni, l'imputato è comunque riconsociuto colpevole e "registrato" come tale, ma non sconta la pena, che si considera prescritta. Però, in caso di ulteriori reati, non è più incensurato.
Saluti.
Midìl
Ultima modifica di Midìl; 12-04-11 alle 22:20
ocio... la prescrizione è una istituzione importante.
il punto è che noi siamo immaturi per uno stato di diritto... eppure il diritto romano dovrebbe essere nostra diretta eredità, ma noi dalla civiltà romana abbiamo preso i vizi, le virtù le abbiamo lasciate ai "barbari" germanici....
stessa cosa per la clausola favor rei del c.p. : una grande istituzione, ma utilizzata per salvare la gente dai processi.
è come dare la ferrari ad un neopatentato, la usa male.
Il coro del Bunga Bunga:
Silvio: ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪fa ♪re ♪sol ♪do
I ministri: ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do ♪mi ♪fa ♪fa ♪re ♪sol ♪do
Le ministre: ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do ♪si ♪la ♪do
Il giudice: ♪si ♪fa ♪la minore ♪si ♪fa ♪la minore
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
Intendo dire che, A QUANTO MI RISULTA, non è vero che con questi ultimi emendamenti uno può chiamare quanti testimoni vuole... sarebbe più che assurdo, infattibile.
Su questo non sono totalmente d'accordo, l'utilità potrebbe anche esserci. Sarei d'accordo con una cosa del genere, ma considera che io sarei per annullare la prescrizione già al momento del rinvio a giudizio... come negli altri stati, insomma.Se il teste è stato già ascoltato nel processo collegato, a che serve riascoltarlo un'altra volta?
Insomma, per me uno li può anche richiamare 'sti testimoni, ma non per avvicinarsi alla prescrizione. iaociao:
Ultima modifica di Milanista; 12-04-11 alle 22:40
Intanto per snellire il numero dei processi ancora in corso si potrebbe rendere l'accesso alla cassazione molto più difficile, magari ponendo in caso di sentenza sfavorevole un aumento della pena richiesta dal Pm.
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Basterebbe far sì che la pena emessa in primo grado possa essere incrementata sia in appello che in Cassazione. In questo modo eviteremmo moltissimi problemi... così com'è ora, è ovvio che un imputato con un minimo di possibilità economiche cerchi di tirarla per le lunghe, dato che al massimo ti riconfermano la pena precedente