Ho visitato durante il weekend tre splendidi siti archeologici situati a nord di Madrid nella regione di Castilla e Leon.
Si tratta dei resti di sontuose ville di proprietari terrieri, i cosiddetti honestiores, che gestivano i latifundia dando in concessione la terra agli humiliores, uomini liberi che in cambio di protezione cedevano la proprietà della terra e parte del raccolto. E' evidente che nasce qui il feudalesimo medievale.
La Spagna del IV secolo era, rispetto al resto dell'impero, relativamente tranquilla. Vi era di stanza una sola legione e gli honestiores si servivano di eserciti privati per proteggere contadini e raccolti da bande di razziatori, spesso disertori e schiavi fuggiti.
Il cristianesimo stava acquistando sempre maggiore importanza, ma i mosaici pavimentali delle ville in questione non mostrano ancora alcun segno di questa influenza. Le scene rappresentate sono mitologiche, i simboli adoperati nelle decorazioni assolutamente pagani. Solo la villa di Carranque ha, adiacente alla villa, una basilica nella quale sono stati trovati simboli cristiani, come anche successive trasformazioni islamiche. Questa villa apparteneva a un parente di Teodosio (spagnolo, nato nella vicina Cauca), l'ultimo imperatore dell'impero unito e colui che promulgò il famoso editto. I materiali adoperati testimoniano questa parentela: porfido e colonne di marmi pregiati. Materno, il padrone della villa e parente di Teodosio, fece fece realizzare uno splendido dio Oceano in una nicchia absidata di uno dei corridoi, inclinata in modo che si potesse coprirla d'acqua per un maggiore effetto.
La villa di la Olmeda è conservata straordinariamente bene. il complesso aveva delle terme private sontuose, con un complesso sistema di ipocausti. Tutte le stanze della villa dotate di ipocausto hanno subito danni ai mosaici: nel VI secolo, in pieno declino, gli abitanti della zona saccheggiavano i mattoni delle colonnine che sostenevano i pavimenti decorati. Il successivo crollo della villa ha salvato il resto dai mosaici, consegnando il sito all'oblio fino al ritrovamento nel 1969, durante l'aratura di un campo. Lo splendido mosaico di una delle sale di rappresentanza mostra una scena mitologica con Ulisse e Achille e, all'interno di medaglioni, i ritratti dei membri della famiglia del proprietario.
la terza villa si trova a Almenara-Puras. Anche qui si tratta di una proprietà lussuosissima, con terme e saloni absidati. il mosaico più bello si trova però in una stanza dell'ala privata del palazzo, probabilmente lo studio del dominus. è rivolto verso chi si trova all'interno della stanza e rappresenta Pegaso. Forse si tratta del ritratto di un cavallo preferito: Pegaso è rappresentato senza ali.