C'è un errore, ritirato il catechismo

[anton]

non credo sia la stessa cosa, un conto è la morte di vecchiaia, un conto e non dar da mangiare all'ammalato

non si tratta di un ammalato.... stiamo parlando di un ammalato incurabile che ha fatto un testanento biologico col quale rifiuta qualsiasi accanimento terapeutico,,,
ma i torturatori cristiani vogliono invece che viva magari in eterno attaccato ai tubicinil

[largodipalazzo]

non si tratta di un ammalato.... stiamo parlando di un ammalato incurabile che ha fatto un testanento biologico col quale rifiuta qualsiasi accanimento terapeutico,,,
ma i torturatori cristiani vogliono invece che viva magari in eterno attaccato ai tubicinil

Dio ha resuscitato Lazzaro......sai cosa gli può importare di due tubicini...
Decide il malato...sono cattolico ma non contrario al testamento biologico

[anton]

Dio ha resuscitato Lazzaro......sai cosa gli può importare di due tubicini...
Decide il malato...sono cattolico ma non contrario al testamento biologico

c'è poco da fare... quando si è vecchi e in fase terminale neppure il tuo dio può farci nulla.,... chissà perchè... ma lo sappiamo bene,,, i miracoli succedono solo con le persone giovanirepapelle:
quindi insistere a tenere in vita è solo tortura..

[Haxel]

non si tratta di un ammalato.... stiamo parlando di un ammalato incurabile che ha fatto un testanento biologico col quale rifiuta qualsiasi accanimento terapeutico,,,
ma i torturatori cristiani vogliono invece che viva magari in eterno attaccato ai tubicinil

se ha espesso il desiderio di morire con il testamento, ok, però se non lo ha fatto? e magari non vorrebbe morire?

[Haxel]

...no guarda, a mio avviso che stiamo dicendo la stessa cosa... ci vuole un testamento biologico in base al quale una persona può decidere in anticipo quali terapie mediche non consente... e tra queste scelte a mio avviso devono esserci anche la ventilazione meccanica, l'alimentazione e l'idratazione... poi se uno vuole invece continuare a essere mantenuto in vita sempre e cmq... è sufficiente non redigere nessun tipo di testamento biologico...

conviene non farlo soffire, perchè penso che sarai d'accordo con me che farlo morire di fame non è una cosa giusta, nemmeno se volesse morire secondo testamento
se poi vuole morire in quel modo, io personalmente non comprendo ma lo accetto, perchè non lo trovo giusto per lui, ne lo considero saggio

[Giordi]

conviene non farlo soffire, perchè penso che sarai d'accordo con me che farlo morire di fame non è una cosa giusta, nemmeno se volesse morire secondo testamento

... anche questo dipende... immagina una persona che decide di redarre il testamento biologico in base al quale se dovesse presentarsi l'eventualità di un'alimentazione articificiale è possibile staccare la spina in quanto egli teme di soffrire molto di più vivendo in uno stato di paralisi totale piuttosto che morire di fame e di sete... adesso ammettiamo che a questo tizio accadano le stesse tristi cose che sono accadute ad Eluana... le alternative sono 2:
a) si trova in uno stato in cui non può provare dolore, quindi non può nè soffrire per via dello stato di paralisi e non può soffrire nè di fame, nè di sete...
b) si trova in uno stato in cui può provare dolore... ma abbiamo detto che per lui il dolore di rimanere paralizzato totalmente senza poter comunicare è meno sopportabile della morte per fame o sete...

...dunque in qualsiasi caso sarebbe doveroso rispettare le sue utlime volontà...

se poi vuole morire in quel modo, io personalmente non comprendo ma lo accetto, perchè non lo trovo giusto per lui, ne lo considero saggio

... neppure io considero saggio non cominciare seriamente a studiare le tecniche di crioconservazione ed ibernazione umana... ma so già che anche su questo punto la chiesa si metterebbe a criticare, andando ancora una volta contro la logica, e rispettando così le proprie posizioni perennemente incoerenti... :giagia:

[Haxel]

... anche questo dipende... immagina una persona che decide di redarre il testamento biologico in base al quale se dovesse presentarsi l'eventualità di un'alimentazione articificiale è possibile staccare la spina in quanto egli teme di soffrire molto di più vivendo in uno stato di paralisi totale piuttosto che morire di fame e di sete... adesso ammettiamo che a questo tizio accadano le stesse tristi cose che sono accadute ad Eluana... le alternative sono 2:
a) si trova in uno stato in cui non può provare dolore, quindi non può nè soffrire per via dello stato di paralisi e non può soffrire nè di fame, nè di sete...
b) si trova in uno stato in cui può provare dolore... ma abbiamo detto che per lui il dolore di rimanere paralizzato totalmente senza poter comunicare è meno sopportabile della morte per fame o sete...

...dunque in qualsiasi caso sarebbe doveroso rispettare le sue utlime volontà...

innanzitutto è molto difficile che non soffri la fame, che è un dolore atroce, anche Eluana infatti diede segni di sofferenza per questo, perchè non si tratta di un dolore fisico in senso stretto, anche chi ha quella malattia di non poter sentire il dolore, soffrirebbe la fame
il paziente può decidere di morire, sebbene c'è da dire che anche il giuramento di ippocrate contrasterebbe con l'eutanasia, ma bisogna pur sapere come morire, e la morte per fame rimane tra le più atroci mai fatte, se fosse per me farei una iniezione letale a questo punto
... neppure io considero saggio non cominciare seriamente a studiare le tecniche di crioconservazione ed ibernazione umana... ma so già che anche su questo punto la chiesa si metterebbe a criticare, andando ancora una volta contro la logica, e rispettando così le proprie posizioni perennemente incoerenti... :giagia:

questo è gia un altro problema che comunque i medidi hanno messo lo stesso sotto studio, come minimo sotto opinioni, che sempre tra medici contrasterebbero

[Giordi]

innanzitutto è molto difficile che non soffri la fame, che è un dolore atroce, anche Eluana infatti diede segni di sofferenza per questo, perchè non si tratta di un dolore fisico in senso stretto, anche chi ha quella malattia di non poter sentire il dolore, soffrirebbe la fame

...si ma se ammetti che il paziente "sente", e ha già sottoscritto che preferisce morire di fame pur di non sopportare la senzazione di "sentire" mentre è paralizzato senza poter comunicare... allora non capisco dov'è il problema... per te morire di fame è più atroce che "sentire" ed essere impossibilitati a comunicare e a muoversi... comprensibile, ma una tua visone soggettiva... magari per un'altra persona è più terribile "vivere" come se fosse chiuso in una bara...