E per quale motivo non si può criticare in modo settoriale una nazione per aspetti che non soddisfano completamente? Non ho problemi a criticare altre nazioni (esempio a caso: Giappone) se mi saltano all'occhio aspetti che non condivido o non condivido completamente.
Tanto più che questo non è un agone politico ma piuttosto, con le dovute, abissali differenze, più vicino a un luogo di discussione d'accademia.
So bene che l'alternativa politica in Iran attualmente effettiva è tra regime repubblicano islamico-rivoluzionario e liberal-democratico, e che ora l'alternativa politica si riflette inevitabilmente sul comportamento regionale che l'Iran può attuare o non attuare, ma porre in essere (o volerlo fare) un legame naturale ed essenziale tra regime islamico-rivoluzionario e ruolo di aspirante potenza regionale egemone mi sembra un'affermazione in sé non solo azzardata, ma anche poco meditata.
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
Identità; Comunità; Partecipazione.
Vero. E...?
«Non ti fidar di me se il cuor ti manca».
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Infatti non appoggio "entirely" il nazionalsocialismo :sofico:
Io semplicemente distinguo la critica politica, istituzionale, religiosa dalla valutazione geo-politica e affermo che pur essendo negativi (o non pienamente positivi) per determinati aspetti, che in Iran vanno dal regime repubblicano alla religione islamica, ma che in altre nazioni possono andare dalla dottrina marxista alla repressione contro la Chiesa o altre carabattole, sono positivi per quanto attiene alla dimensione geo-politica che ricoprono e che in questo senso sono da appoggiare.
Ma non vedo perché mi dovrebbe piacere per forza uno Stato confessionale islamico, in quanto tale, quasi che le religioni fossero tutte uguali o altre cose del genere.
Ultima modifica di Defender; 16-04-11 alle 22:07
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Tu hai chiesto della priorità ideologica e geopolitica. Alla fine solo tu e giò vi fate ste pippe da reazionari cattolici anacronistici. Mentre ad altri ce ne sbatte. Non è che se non piace a te non deve piacere neanche a noi
Peraltro quale dovrebbe essere la forma vera dell'Iran? Lo sciismo è religione di Stato sin dall'avvento della dinastia dei safavidi, la tendenza alla secolarizzazione caratteristica dei pahlavi è stata solo una parentesi. Trovo ridicolo fare i reazionari cattolici nel proprio paese ed auspicare la secolarizzazione di paesi che hanno una tradizione radicata solo perché si ha una certa idiosincrasia per quella religione. Si mantenesse una linea di indifferenza come usa fare, glielo riconosco, Giò91 quando si parla di medioriente.
Detto questo neanche il partito di Ahmadinejad è del tutto favorevole all'impostazione teocratica della Rivoluzione. Che anzi vorrebbe una svolta nazionalitaria della Riv.
Ultima modifica di José Frasquelo; 16-04-11 alle 23:13
Sì, ma a differenza di altri io e Giò distinguiamo tra due sfere che solo in casi eccezionali si toccano (e non è questo il caso). Io denunciavo proprio questa diffusa (non generale) mancanza di volontà di separare le due cose e valutarle separatamente, magari valutandole entrambe in modo positivo, perché no?
L'Iran è solo un esempio, il più cogente al momento, ma si potrebbe vagare per la Storia intera, c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Si potrebbe proporre lo stesso ragionamento per l'ammirazione incondizionata nutrita per i piloti della Shikishima senza per questo rinunciare ad affiancarvi la deplorazione dei costumi sociali giapponesi della contemporaneità (gli hikikomori sono una vera piaga sociale).
A parte che non auspico la secolarizzazione dell'Iran, nè mi sembra di averlo mai detto (semmai sogno la consacrazione della Cattedrale della Mecca alla presenza dei novelli Re Cattolici arabi :sofico, questo è appunto afferente al piano più propriamente politico, ed estraneo alla valutazione dell'azione geo-politica iraniana, che io sinora reputo sostanzialmente positiva.
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E il parallelo con l'Iran dove sta?
E noi che abbiamo un'opinione diversa sul cattolicesimo perché ci dovrebbe interessare dei vostri sogni di "pancattolicesimo"?A parte che non auspico la secolarizzazione dell'Iran, nè mi sembra di averlo mai detto (semmai sogno la consacrazione della Cattedrale della Mecca alla presenza dei novelli Re Cattolici arabi :sofico, questo è appunto afferente al piano più propriamente politico, ed estraneo alla valutazione dell'azione geo-politica iraniana, che io sinora reputo sostanzialmente positiva.
Non con l'Iran, ma con il distinguere due fenomeni separati tra loro: completamente nel caso geopolitica/regime interno, parzialmente nel caso "kamikaze"/reietti.
Immagino che non sia interessante, o che sia anche possibile avversarlo, ma perché associare in modo così indissolubile il regime interno corrente all'azione geo-politica?
Precisando ulteriormente, non sei tu a condurre un'apologia fondata sull'errata indissolubilità tra regime interno corrente e azione geo-politica, ma altri.
Ultima modifica di Defender; 17-04-11 alle 01:17
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