Originariamente Scritto da
Juv
Viggiù, provincia di Varese, elezioni comunali a fianco delle Europee. Fazzoletto verde e "sentimenti padani" nella 48enne dalla pelle nera che compie con i fatti quel che i buonisti di ogni Sinistra nemmeno erano riusciti a concepire. Eh, ma quelli di Umberto Bossi sono razzisti...
Due fatti di frontiera, di immediata frontiera, ci raccontano meglio di tutto che cosa stia accadendo nella storia del federalismo italiano da una parte ed in quella dell'antieuropeismo dall'altra. Vogliamo raccontarli, mentre nel lunedì piovorno si dipanano sullo schermo i primi esiti delle Amministrative che dicono sempre maluccio alla Sinistra, e bene - per automatismo - al Centrodestra, ma soprattutto alla Lega nord approdata in luoghi sino a ieri impensabili.
La prima notizia, e di notizia si tratta veramente, giunge da Viggiù: che nelle orecchie ci suona per via dei Pompieri canzonati, ma che è terra di scalpellini ("picasàss", pardon) andati a predicare nel mondo intero accompagnandosi alle maestranze ticinesi. A Viggiù ci sarà una nuova sindaca nella persona di Sandy Cane: laddove "Sandy" sta per Sandra Maria, e laddove "Cane" è da leggersi "Chéin". Perché Sandy Cane, 48 anni, viene da Springfield nello Stato del Massachussetts ed è figlia di un soldato statunitense e di una viggiutese che lo aveva conosciuto durante la Seconda guerra mondiale. A Viggiù? No, nel nord della Francia, dove i nonni materni di Sandy Cane si erano trasferiti per lavoro, ramo monumenti funebri ed opere d'arte, sissignori. Due persone si incontrano, si conoscono, si innamorano, e via; saltando ogni pregiudizio, si sposano, in tempi nei quali stava emergendo la stella di Martin Luther King e Sidney Poitier non era ancora il personaggio di "Indovina chi viene a cena?". Perché babbo Cane è statunitense, sì, ma di colore; e Sandy, che fino ai 10 anni vivrà nel Nordamerica per poi "rientrare a Viggiù", come dice con un mezzo sorriso, è egualmente nera. Il che non le impedirà di fare strada nella professione (ha diretto e dirige alberghi dall'alto profilo) e di presentarsi come candidata sindaca nel suo paese. Alle ore 17.12 di oggi il successo: 814 voti, 28.25 per cento, quanto decreta la vittoria. Prima sindaca di colore in Italia, ed intendiamoci: prima persona di colore, non si faccia distinzione di genere, a conquistare quella poltrona.
Per la Lega nord, arrivata laddove tutta la Sinistra buonistica e tanto "aperta al nuovo" non era riuscita nemmeno a concepire uno straccio di progetto.
Il Mattino Online - A margine / Sandy Cane, prima sindaca italiana di colore. Per la Lega
Auguri a Sandra Maria Cane e fanculo agli antirazzisti. :gluglu: