Originariamente Scritto da
SteDiessino
I diritti sono una cosa da vecchi
di G. Assallo
Perchè negare l’evidenza? La sinistra italiana, se vuol tornare a vincere, deve accantonare la sua storia e i suoi metodi, che, diciamocela tutta, sono di una noia mortale. Tutti a discutere, a parlare di cose che “non interessano le persone”, sempre a litigare… e basta! Il lavoro costituisce un tema caro alla sinistra? Benissimo, ma facciamola breve: qual’è il nostro modello? Sergio Marchionne!
Così funziona il Renzi-pensiero; rapido, schietto, deciso, il prode giovanotto della nuova sinistra in tema di lavoro è straripante. Tutte le sensibilità della sinistra, sono in ansia per la sorte dei lavoratori di Mirafiori, costretti a scegliere, grazie ad un ricatto infame sottoforma di quesito referendario, tra la cassa integrazione e turni di lavoro massacranti, sottopagati e senza rappresentanza sindacale. Sempre negativi, con la solita tristezza che accompagna quello sguardo che vede solo l’azzeramento dei diritti del lavoro.
Perchè la sinistra guarda a Marchionne come l’orco, l’attentatore alla dignità del lavoro e dei lavoratori? Il lavoro cambia, ci si evolve; la stagione dei diritti è cambiata. Tutto questo, secondo Renzi, sfugge al sindacato. E quindi? Con Marchionne senza se e senza ma!, ci dice. Battuta infelice? Confusione momentanea? Spina del cervello staccata? No, intendeva proprio questo. Già perchè il rottamatore, non è mica uno che deve stare a farla tanto lunga: Marchionne è il moderno e a lui, così giovane, il moderno piace. Poco importa se rappresenta quel modello del lavoro ultra liberista, nel quale conta soltanto il fatturato finale e mai la qualità del proprio lavoro. I diritti costituiscono soltanto un peso. Roba d’altri tempi. Secondo Matteo Renzi, si dovrebbe semplicemente accettare questo stato di cose; ma la sinistra “testona” non vuol proprio capire. Estendiamo il metodo Marchionne! il sindaco di Firenze ne sarebbe contento: farebbe di tutto per sostenere i lavoratori e non si può mica chiudere le fabbriche, spiega… Allora facciamo così: otto ore ininterrotte, pause dimezzate, salari al minimo. Così le cose funzioneranno. Non si può essere antichisti, vocabolo chiave nel gergo renziano. I diritti son roba da vecchi. Oggi si deve investire sulla precarietà… Parolaccia, meglio dire flessibilità. Non si può mica garantire il futuro delle persone, un lavoro, una pensione, una dignità. Dopotutto di doman non c’è certezza.
Chissà perchè, Matteo Renzi inizia a ricordare a molti un signore anziano, ma che si sente sempre un adolescente. Per imparare da lui è andato persino a trovarlo a casa.
I diritti sono cose da vecchi -- Renzi Leaks