Originariamente Scritto da
Rasputin
Mi limito a postare l'intervista, dice tutto e non c'è bisogno di aggiungere altro.
hefico:
intervista a Giorgio Bocca: il fascino di Berlusconi, le illusioni liberal, la sinistra che non c'è più - Lettera43
D. Asor Rosa, in un editoriale sul Manifesto, ha invocato lo stato di Polizia per mandare a casa Berlusconi. Che ne pensa?
R. Mi sembra che dicesse quello che dico io.
D. Blocchiamo le Camere con la forza?
R.
Dovremmo avere il coraggio di farlo. Non di invocare uno stato di polizia, ma di avere una reazione, in questo stato di discredito generale della democrazia. La politica ogni tanto ha bisogno di gesti di forza. Bisognerebbe fare una rivoluzione che non abbiamo il coraggio di fare.
D. Anche violenta?
R. La violenza nella vita sociale è necessaria.
D. E la sovranità popolare? Berlusconi è stato eletto.
R. Quello che conta sono le minoranze intellettuali, ad esse è affidata la buona democrazia. Durante la guerra partigiana noi di Giustizia e libertà avevamo un sommo disprezzo per i garibaldini e per i comunisti, dei trinariciuti. Eravamo una minoranza di intellettuali, eravamo per Cavour, non per Robespierre.
D. Non è grave che intellettuali di sinistra arrivino a chiamare in causa la polizia contro Berlusconi?
R. È la storia dell'umanità che è così. Vuole dire che le rivoluzioni non sono necessarie?
D. Siamo in una democrazia. Si vota.
R. Ma quale democrazia! Non fai in tempo a prendere il giornale che uno ha rubato, l'altro ha rubato, tutti hanno rubato. Che democrazia è questa?
D. A chi allude?
R. Per esempio al prefetto Ferrigno che si portava a letto le donne. Uno che dovrebbe incarnare il senso dello Stato approfitta del suo potere per sedurre delle poverette. Ci sono dei periodi di marciume sociale, nella storia delle democrazie, che vanno interrotti col fuoco e con le fiamme. Io non ho certamente voglia di fare la rivoluzione, ma ho capito nei venti mesi di guerra partigiana che se non sparavamo noi non sparava nessuno.
D. Crede davvero che la “rivoluzione” sia una strada politica percorribile nel 2011?
R. Non percorribile, unicum et necessario. Qui stiamo affondando nel consumismo. La guerra partigiana l'abbiamo fatta una volta e avremmo dovuto farla altre volte. Mao in fondo aveva ragione sulla rivoluzione continua.
D. In che senso?
R. Questi processi devono continuare. Io parto dall'idea di un pessimismo totale sull'uomo, che è una creatura infame con tutti i suoi vizi e desideri ignobili. Per dettare delle regole c'è bisogno di qualcosa di severo e di forte.
D. Un regime?
R. No, una morale.
D. Ma l'etica non si conquista con la forza.
R. Anche con la forza. Punire i ladri è un esempio.
D. Mettiamo anche che avvenga quello che chiede Asor Rosa. Servirebbe a creare una nuova etica pubblica?
R. No, ma se venisse mi farebbe piacere.
D. A cosa servirebbe allora?
R. A mandare via Berlusconi.
D. Una vendetta?
R. Sono 20 anni che copre di fango l'Italia, bisogna mandarlo via.
D. Con gli strumenti della politica, del consenso popolare, no?
R. Il consenso popolare...Ci vuole la forza. In politica ogni tanto occorre la forza, senza non ti muovi.
D. Ai suoi nipoti spiegherebbe che la politica non serve a nulla?
R. Bisogna essere realisti, quando a un certo punto sei nel pantano devi venirne fuori. Non puoi stare lì a discutere.
D. E i milioni di italiani che votano Berlusconi?
R. Votano uno che racconta barzellette laide e sostiene che Ruby sia una parente di Mubarak. Non solo.
D. Cosa?
R. Convince 300 deputati della Repubblica a dire la stessa cosa. E 300 deputati fingono di credere a questa balla ridicola.
D. Non crede che questo discorso abbia fatto più male che bene alla sinistra?
R.
Me ne frego di cosa fa la sinistra. :giagia: