LiberaMente di Destra nel Popolo della Libertà

[Giò]

dare tutta la colpa a fini? e tutti quelli che l'hanno seguito fino al PDL no?
cioè quasi tutti tranne rauti e poi storace....

vendola non è socialista, non è nato socialista, non rappresenta un solo socialista, ha tentato di assorbire i socialisti ma gli han risposto picche.

per quanto riguarda i comunisti e il fatto che lui sia comunista o no..... non lo so, non parla mai nè di economia nè di lavoro di fatto, fa solo sofismi ciò non toglie che se mette insieme e struttura il partito, qualcuno potrà spodestarlo per impostare meglio la politica di SEL, si vedrà, ad ogni modo sono lontani dalla mia idea, sia in salsa vendola sia in qualsiasi altra.

Leggi bene: ho scritto che la destra è morta politicamente come soggetto politico autonomo per colpe esclusivamente sue, non che è morta politicamente come soggetto politico autonomo per colpe esclusivamente di Gianfranco Fini.
Aggiungevo alla prima frase il concetto che, a livello di responsabilità, le colpe sono più di Fini che di Berlusconi in questo disastro. Poi, ovviamente, ci sono anche le colpe di tutti gli altri. Anche di chi, pur capendo l'inganno di Fiuggi, non è riuscito in quindici anni a costruire un qualcosa di alternativo, di fatto favorendo AN e Fini stesso.

So che Vendola non è socialista e chissà se è ancora comunista.
Tuttavia, sta di fatto che se emergerà lui per una sinistra autenticamente socialista o autenticamente comunista non ci sarà più spazio nel centrosinistra, che sarà egemonizzato dal partitone clientelare genericamente demo-progressista (il PD), dalla formazione giacobina, demagogica e giustizialista (l'IDV) e dalla sinistra radical-frocia (SEL).

[Mariox]

considerando che il bacino storico di AN/MSI negli anni '90 stava soprattutto nel lazio, in calabria in campania e in puglia.... non penso che molti di questi possano votare lega.

sono stati semplicemente molti si sentono traditi e non votano, l'astensione è salita dal 18 al 25% in 5 anni, e la maggior parte è proprio dovuta ad astensioni che nel sud sono salite più che nel resto del paese.... molti altri sicuramente continuano a votare pdl, voto d'opinione, e chi può vota lega, anche se anche qui non è che la coerenza sia troppa.

la destra è messa peggio della sinistra in questo momento, almeno vendola qualcosa muove e pare raccogliere un 7/8%, dopo che era sparita dal panorama. berlusconi è uno sterirlizzatore della politica. quando lo capirete forse sarà troppo tardi, per noi è meglio così d'altronde

E si.......forse è meglio così. Continuerete nella lunga serie di successi elettorali che fino ad oggi vi hanno consentito di essere una credibile forza politica, una "gloriosa macchina da guerra".

La "destra è messa peggio della sinistra" solo per il motivo che non c'è,o meglio, si mimetizza in contenitori vari che possono dare un minimo di rappresentanza alle varie anime che la compongono. La sinistra, diversamente, è ormai appiattita su posizioni "politicamente corrette" che hanno come luogo di rappresentanza i salotti buoni dei radical-chic che dettano linee e programmi. Oltre a questa c'è solo la manovalanza dei cessi sociali e nulla più. Alla faccia di chi "sta meglio".....

[zlais]

Aggiungevo alla prima frase il concetto che, a livello di responsabilità, le colpe sono più di Fini che di Berlusconi in questo disastro. Poi, ovviamente, ci sono anche le colpe di tutti gli altri. Anche di chi, pur capendo l'inganno di Fiuggi, non è riuscito in quindici anni a costruire un qualcosa di alternativo, di fatto favorendo AN e Fini stesso.

ecco qui io dissento, in italia siamo sempre a "costruire valide alternative", chiunque dissenta da una linea esce dal partito e ne fonda uno microscopico.
in tutti gli altri paesi le minoranze interne si organizzano per buttare giù la dirigenza sgradita e dare il loro indirizzo politico al partito.


io ad esempio credo che molti del popolo di AN/MSI fossero in linea con rauti, ma non lo hanno seguito nella fiamma, perchè è sbagliato proprio il concetto, non devi scappare dal partito, devi cambiarlo dall'interno, se vai via lo lasci nelle mani di chi lo sta controllando, ovvero ottieni l'opposto di ciò che vorresti.

questo purtroppo vale in tutti i partiti (tranne quelli finti made in publitalia dove non esiste dissenso nè indirizzo politico), oltre che nella politica italiana (mai avute opposizioni vere, nè nella prima repubblica - neanche msi e pci - nè nella seconda, tra bicamerali e dialoghi per le riforme)

su berlusconi non so, se non fosse sceso in politica probabilmente l'MSI avrebbe perso le elezioni del 94, ma sarebbe diventato l'unica alternativa, subito dopo si sarebbe alleato con i popolari (che invece sono passati a sinistra, essendo incompatibili con berlusca più che con gli ex fascisti) e avremmo avuto un bipolarismo sano, da una parte socialisti e post comunisti, da una parte cattolici e destra nazionale.. invece oggi abbiamo un finto bipolarismo di plastica.

[zlais]

[/B]


E si.......forse è meglio così. Continuerete nella lunga serie di successi elettorali che fino ad oggi vi hanno consentito di essere una credibile forza politica, una "gloriosa macchina da guerra".

ma guarda io non sono un tifoso della politica, quella era una battuta bonaria, io credo che sia più importante di stare al governo avere un quadro partitico chiaro con poli omogenei, e come tu stesso hai detto forze storiche italiane (parli della detra, ma vale anche per la dc e per il psi, con la differenza che questi ultimi due sono stati distrutti, voi vi siete venduti dopo che ervate passati indenni e potevate diventare centrali nella politica) si sono parcellizzate e divise in vari contenitori.

politica debole=stato debole=affari per i grandi gruppi=disoccupazione... insomma l'italia di oggi

[Giò]

ecco qui io dissento, in italia siamo sempre a "costruire valide alternative", chiunque dissenta da una linea esce dal partito e ne fonda uno microscopico.
in tutti gli altri paesi le minoranze interne si organizzano per buttare giù la dirigenza sgradita e dare il loro indirizzo politico al partito.


io ad esempio credo che molti del popolo di AN/MSI fossero in linea con rauti, ma non lo hanno seguito nella fiamma, perchè è sbagliato proprio il concetto, non devi scappare dal partito, devi cambiarlo dall'interno, se vai via lo lasci nelle mani di chi lo sta controllando, ovvero ottieni l'opposto di ciò che vorresti.

questo purtroppo vale in tutti i partiti (tranne quelli finti made in publitalia dove non esiste dissenso nè indirizzo politico), oltre che nella politica italiana (mai avute opposizioni vere, nè nella prima repubblica - neanche msi e pci - nè nella seconda, tra bicamerali e dialoghi per le riforme)

su berlusconi non so, se non fosse sceso in politica probabilmente l'MSI avrebbe perso le elezioni del 94, ma sarebbe diventato l'unica alternativa, subito dopo si sarebbe alleato con i popolari (che invece sono passati a sinistra, essendo incompatibili con berlusca più che con gli ex fascisti) e avremmo avuto un bipolarismo sano, da una parte socialisti e post comunisti, da una parte cattolici e destra nazionale.. invece oggi abbiamo un finto bipolarismo di plastica.

Chi è rimasto nel partito dopo Fiuggi o c'è uscito 12 anni dopo o alla fine ha accettato l'andazzo, preferendo addirittura lo scioglimento di AN al proseguimento di quell'esperienza.
Che poi Rauti abbia sbagliato tutto con la Fiamma è verissimo, ma così come ha sbagliato Rauti, ha sbagliato Romagnoli, ha sbagliato la Mussolini, ha sbagliato Fiore, ha sbagliato Tilgher, ecc. ecc.

I popolari alleati con Fini? Sinceramente, ne dubito perché all'epoca Fini propose una cosa del genere ma finì male.
I popolari avrebbero accettato un'alleanza con il MSI solo ed esclusivamente - come poi è avvenuto - se il MSI si fosse trasformato in un'altra cosa.