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Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
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    Predefinito Il Prestigio Militare Italiano

    Ho deciso di aprire questa discussione traendo spunto da l'OT che si era generato su questo vecchio topic:

    http://forum.politicainrete.net/dest...ondiale-8.html

    Mi piacerebbe dunque provare per una volta a rievocare assieme a voi solamente le gesta militari del NOSTRO popolo, fatte cadere nell'oblio proprio da esso. E' triste e manchevole di rispetto verso i nostri antenati non conoscere la propria storia e idolatrare continuamente quella altrui. Spero che utenti come Miles e Occidentale, che nel topic sopracitato si dimostrarono preparati sull'argomento possano dare il loro contributo anche in questa discussione. Grazie.

  2. #2
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    Predefinito Rif: Il Prestigio Militare Italiano

    Non male come richiesta. Non manchero' di onorare la tua proposta, caio Giulio.
    "Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"


    IL DISPUTATOR CORTESE

    Possono tenersi il loro paradiso.
    Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Il Prestigio Militare Italiano

    cmq checche se ne dica l'italia ha conseguito ben poco secondo me, nonostante risorgimento e fascismo che infatti abbiamo puntualmente rinnegato e svenduto e dove cmq troviamo più di una figuraccia, l'italiano medio purtroppo è più alberto sordi che non il legionario che dovrebbe e in questa repubblichetta nata dalla sconfitta ci sguazza benissimo
    Ultima modifica di Ungeheuer; 26-04-11 alle 20:36

  4. #4
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    Predefinito Rif: Il Prestigio Militare Italiano

    Citazione Originariamente Scritto da occidentale Visualizza Messaggio
    Non male come richiesta. Non manchero' di onorare la tua proposta, caio Giulio.
    Ti ringrazio Occidentale.



    Una delle molte battaglie cancellate dalla memoria italiana


    http://www.youtube.com/watch?v=7iVjd...layer_embedded


    PAOLO GASPARI

    A Cividale novant’anni fa le «Termopili italiane»

    Quella battaglia cercò di bloccare l’avanzata austro-tedesca almeno per 24 ore


    A novant'anni dall'evento è uscito per i tipi dell'udinese Gaspari Le Termopili italiane: la battaglia di Cividale del 27 ottobre 1917. Così il saggista editore Paolo Gaspari ci ha parlato di quelle vicende.
    Cosa significò la battaglia di Cividale nella ritirata successiva a Caporetto?
    Quella battaglia cercò di bloccare l'avanzata austro-tedesca prima che i nemici sboccassero in pianura. Fu ordinata dal comando supremo di Cadorna. Bisognava fermarli almeno per 24 ore, per consentire ai reparti italiani di attestarsi oltre il torrente Torre per due giorni e poi proseguire la ritirata oltre il Tagliamento. Questo era il progetto. Il comando supremo però non aveva riserve: questo fu il grande errore di Cadorna. Aveva solo divisioni in via di ricostituzione, con ufficiali appena usciti dai corsi o tornati dagli ospedali o sottratti all'imboscamento. Lo stesso valeva per i soldati.
    Come hanno ricordato questo scontro i tedeschi?
    Krafft von Dellmensigen e altri ufficiali la ricordarono come una grande battaglia, orgogliosi d'avervi partecipato. Dicevano gli italiani molto più numerosi e armati di quanto fossero realmente. Tedeschi ad austriaci mandarono all'attacco quattro divisioni, noi avevamo quattro brigate a ranghi ridotti.
    Perché quest'episodio è stato cancellato dalla memoria italiana?
    Non glielo saprei dire. Dopo Caporetto questa è la battaglia senz'altro più importante. Sul Purgessimo i nostri, completamente circondati, resistono fino alle 7 di sera. La già medaglia d'argento sul Col di Lana, tenente Vincenzo Viselli, comandante del contrattacco che prolunga la nostra resistenza, si vedrà riconosciuta la medaglia d'argento negli anni quaranta, ma nessuno degli altri combattenti vedrà affermati i suoi diritti. Alla storiografia militare interessava solo lo sfondamento di Caporetto.
    Ci spiega il nuovo modo di fare la guerra dei tedeschi sperimentato in Romania e applicato a Caporetto?
    Era molto semplice. I tedeschi possedevano questi reparti di jager, di cacciatori, truppe di montagna adatte alla manovra. Ludendorff dopo Verdun non voleva più dissanguarsi, ma ripristinare la guerra di manovra. Si era impadronito della tecnica di infiltrazione francese e ad aveva potenziato le pattuglie di fucilieri con bombe a mano con mitragliatrici leggere portabili a spalle. Ne aveva assegnate 6 per compagnia. Un battaglione tedesco aveva 24 mitragliatici leggere più 12 pesanti. Questi gruppi d'assalto si infiltravano nelle linee nemiche e prendevano alle spalle truppe addestrate alla sola guerra di posizione. Le nostre mitragliatrici col treppiede pesavano 70 chili, inoltre c'era il peso dell'acqua per il raffreddamento e delle munizioni. Le loro a spalle pesavano 14 chili. Avevano pure lanciabombe e cannoni leggeri trasportabili dai soldati e utilizzabili in prima linea.
    Come escono comandanti e combattenti italiani da questa pagina di storia alla luce dei nuovi studi?
    La ritirata di Caporetto è una continua battaglia e questa è una cosa strabiliante. I nostri ripiegando continuano a combattere e quando raggiungono il Piave trovano linee difendibili e lì si fermano. La cosa tragica è che il sacrificio di questi ufficiali e soldati che si fanno ammazzare, da un punto di vista storiografico non ha ricevuto neanche un grazie. L'insegnamento civile è che le battaglie di ritirata di Caporetto sono il segno di un popolo tenacissimo. E' stata un'epopea e non ha avuto nessun riconoscimento. Come scrive Rochat, in guerra vince chi continua a combattere. E questo hanno fatto i nostri.
    Ultima modifica di Gaius Iulius Caesar; 29-04-11 alle 20:32

  5. #5
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    Predefinito Rif: Il Prestigio Militare Italiano

    Comunque, a proposito di glorie militari italiane, andate a rivedervi le gesta della famiglia Uccellozzi... dal capostipite Uccellozzo Vergadiferro (anche detto della Vergaccia, o Ferreaverga), passando per i suoi successori Ubaldo degli Uccellozzi, Ubaldino degli Uccellozzi, Urbano I e Ottavio, Urbano II, Jacopo, Urbano III, Guccio, Puccio, Guccione, Puccione fino a Raimondino degli Uccellozzi (quest'ultimo, generale austriaco morto nel 1803).

    I fratelli Urbano I e Ottavio furono tra i pochissimi capitani di ventura che non chinarono il capo dinanzi a Carlo VIII e Luigi XII di Francia.
    Ultima modifica di Pieralvise; 29-04-11 alle 21:00
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  6. #6
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    Predefinito Rif: Il Prestigio Militare Italiano

    Citazione Originariamente Scritto da Ungeheuer Visualizza Messaggio
    cmq checche se ne dica l'italia ha conseguito ben poco secondo me, nonostante risorgimento e fascismo che infatti abbiamo puntualmente rinnegato e svenduto e dove cmq troviamo più di una figuraccia, l'italiano medio purtroppo è più alberto sordi che non il legionario che dovrebbe e in questa repubblichetta nata dalla sconfitta ci sguazza benissimo
    Queste sono idiozie qualunquiste.
    Dall' Unita' in poi l'esercito italiano ha fatto molto piu' di quanto le strutture organizzative ed amministrative dell'Italia politica (e militare) lasciassero pensare possibile.
    Quasi sempre le disfatte subite derivano o da intromissioni politiche (pervenute da capi di governo e di stato scarsamente informati e ansiosi di risultati da rivendere subito alle pubbliche opinioni piuttosto che ottenere conquiste stabili e difendibili) o dalle fregole di generali da tavolino che desideravano passare per grandi condottieri agli occhi dei politici a quali dovevano le loro promozioni. Prima, durante e dopo il Fascismo.

    Esempio per tutti:Adua.
    Il disastro venne dall'intromissione di Crispi in faccende delle quali nulla capiva e dalle quali era lontano migliaia di miglia.
    Baldissera aveva fatto un ottimo lavoro come governatore e comandante militare nella regione, conquistando appoggi tra i capitribu' locali e arruolando ascari che si sarebbero mantenuti fedeli.
    Ma venne sostituito da Baratieri per pressioni politche. Baratieri fece un lavoro piu' scadente e confusionario al suo posto, ma ottenne dei successi anche lui sconfiggendo tra le altre cose a Kassala le truppe del Madhi che gli inglesi non erano stati capaci di tenere a bada.

    Dopo la disastrosa condotta del nostro governo nella faccenda del Trattato di Uccialli (Testo divergente nelle due redazioni, acquisti etiopici di armi da fuoco e munizioni, grazie a un prestito italiano) il governo di Roma non seppe tenere una posizione univoca, oscillando tra tre diversi indirizzi politico-strategici (Invasione del solo Tigre, Sostegno a Mangascia in chiave anti-Menelik o guerra contro di lui, Manovra solo dimostrativa) con forze troppo limitate.

    In piu' si fece di tutto per alienarsi il sostegno della Francia (con cui avevamo gia' pessimi rapporti) e della Russia, che infatti sostennero Menelik, esattamente come previsto dal nostro plenipotenziario Antonelli, ignorato da Crispi.
    Per non parlare della confusione derivante dai messaggi contraddittori di Crispi al comandante sul campo Baratieri, gia' confuso da un comando troppo grande per le sue limitate capacita'....

    Risultato:
    « Signori, si dispongano con la loro gente e vediamo di finire bene »
    (Ten. Col. Giuseppe Galliano, Adua, 1 marzo 1896)
    Altro che Alberto Sordi.hefico:
    Ultima modifica di occidentale; 29-04-11 alle 23:18
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  7. #7
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    Predefinito Rif: Il Prestigio Militare Italiano

    Uno dei più importanti successi militari italiani e' stato la Battaglia del solstizio:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_del_solstizio
    Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.

  8. #8
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    Predefinito Rif: Il Prestigio Militare Italiano

    Questo vecchio articolo è in inglese, tratto dal sito Global Security:

    The Italian Military Enigma
    Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.

  9. #9
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    Predefinito Rif: Il Prestigio Militare Italiano

    La triste realtà è che l'Italia ha creato un esercito che ne è lo specchio.
    Le due guerre mondiali ci hanno mostrato un esercito tanto valoroso nei soldati quanto pessimo nei leader e negli equipaggiamenti.
    Éljen Magyarország!Dicsőség a mártíroknak! Nem, nem, soha!

  10. #10
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    Predefinito Rif: Il Prestigio Militare Italiano

    Citazione Originariamente Scritto da Xander.XVII Visualizza Messaggio
    La triste realtà è che l'Italia ha creato un esercito che ne è lo specchio.
    Le due guerre mondiali ci hanno mostrato un esercito tanto valoroso nei soldati quanto pessimo nei leader e negli equipaggiamenti.
    Soprattutto abbiamo sempre avuto una leadership di imbecilli: dai vertici militari dello stato liberale che mandavano alla carica suicida i soldati contro le mitragliatrici austriache, ai vertici militari dello stato fascista che rifiutavano di costruire portaerei e far lavorare in modo integrato aeronautica e marina.

    Forze armate persino incapaci di imparare dai propri errori: fino alla costruzione del Garibaldi negli anni '80, l'AMI si opponeva alla concessione di aerei alla MMI: le forze armate sono proprio lo specchio di questo paese litigioso e disunito su tutto.
    Ultima modifica di Italiano; 30-04-11 alle 17:34
    Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.

 

 

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