Sindaco di Treviso: "Multerei due uomini che si baciano"
Non si spegne la scia di polemiche, dopo il manifesto pubblicitario dell'Ikea che ritrae due uomini mano nella mano.
Anche il sindaco di Treviso, il leghista Gian Paolo Gobbo
intervistato da Radio 24 ha espresso la sua opinione: "Il problema non è tanto il manifesto dell'Ikea, non è fine a se stesso. Il problema è quando c'è l'esasperazione e ci si mette nelle piazze o ai giardinetti ..... si tratta di decoro pubblico. Io multerei due uomini che si baciano in pubblico, nel parco della mia città".
La pensa più o meno allo stesso modo Roberto Menia che sempre ai microfoni di Radio 24 dice: "Come Giovanardi sono di cultura cattolica, quel manifesto non piace. La famiglia è quella riconosciuta dalla Costituzione composta da un uomo e una donna... Se il mondo funzionasse in quel modo, nell'arco di una generazione sparirebbe”.
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Padova: multe ai baci gay in piazza, Zan: “Gobbo razzista e omofobo”
PADOVA / “Gobbo dimostra ancora una volta di non essere un bravo sindaco, ma un razzista e un omofobo che non ha rispetto per l’amore e i progetti di vita delle persone”. Così il presidente Arcigay Alessandro Zan
risponde al sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo che ha dichiarato: “Io multerei due uomini che si baciano in un parco della mia città.”. Ciò che conta è l’amore e la solidarietà reciproca per Alessandro Zan. Tutto è partito dalla pubblicità Ikea che ritrae una coppia di uomini che si tiene per mano e lo slogan: “Siamo aperti a tutte le famiglie”. Le parole del segretario nazionale della Lega Nord hanno scatenato una bufera. Il rischio, dice Zan, è che questo inneschi nuove aggressioni omofobe, “Giovanardi e Gobbo dovrebbero dimettersi”.
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Preghiera
di Camillo Langone
Santa Caterina da Siena, lo sai che ieri mi hanno chiamato da “Agorà”, programma di non so quale Rai condotta da non so quale personaggio, per chiedermi di partecipare a una puntata sulla vicenda dei manifesti omosessualisti dell’Ikea? Ho risposto che non guardo la televisione e non vado in televisione e che mi dispiaceva per lei (era una donna) perché immagino avrebbe avuto difficoltà a procurarsi un altro omofobo da additare al pubblico ludibrio. “Devo smentirla, purtroppo siete in tanti!” mi ha risposto la giornalista evidentemente, dozzinalmente omofila.
Siamo in tanti? Non mi risulta proprio.
Santa Caterina, tu che nel 1376 liberasti un paese dalla pestilenza che ne stava decimando la popolazione, liberaci dalla presente epidemia, salvaci dall’estinzione, chiedi al creatore di tutte le cose che risusciti fra gli italiani non dico l’amore ma almeno l’interesse, l’attenzione, la preferenza per quella cosa chiamata figa.
Preghiera del 29 aprile 2011 - [ Il Foglio.it › Preghiera ]
Piccola parentesi: pochi ricordano che la grande santa Caterina da Siena sviluppò una particolare mistica del sangue, non solo in senso spirituale, ma pure in senso materiale, che la portava ad assistere i condannati a morte per decapitazione…
La mistica del sangue di santa Caterina da Siena - it.cultura.cattolica | Google Gruppi
Una descrizione provocatoria e eterodossa di santa Caterina da Siena da parte di Curzio Suckert Malaparte, “maledetto toscano”.
Malaparte su santa Caterina da Siena - it.cultura.cattolica | Google Gruppi