Un evento che catalizza l'attenzione mediatica di due miliardi di spettatori non può essere minimizzato come "totalmente insignificante".
La questione è se i valori debbano considerarsi in senso assoluto oppure storico. Chi pensa che i valori siano assoluti è uno che non dà valore alla storia, chi invece guarda a quest'ultima con rispetto è portato a difendere una tradizione che si rinnovi per non perire. Questo è il motivo per cui gli inglesi, dopo Cromwell, non hanno più avuto alcuna rivoluzione e di tutti i paesi occidentali restano l'unico ancorato a vecchi privilegi e a cerimoniali arcaici a cui il resto del mondo guarda con un misto di fascino e di costernazione.
Dunque il matrimonio di William e Kate va inquadrato nel contesto contemporaneo e giudicato per quanto può dare (o togliere) al costume della società d'oggi. Da un punto di vista conservatore penso ci siano buoni motivi per rallegrarsi. I due ragazzi sono particolarmente amati e questo è particolarmente ragguardevole se si considera il fatto che poco o nulla abbiano finora concesso alla mondanità e alla volgarità comune. E' opinione diffusa che non siano delle personalità controverse, problematiche, rivoluzionarie. Al contrario sono due giovani pacati che possono esaudire un diffuso desiderio di stabilità che gli inglesi rivolgono alla monarchia. Il che dopo le pulsioni repubblicane seguite alla morte di Diana, nel 1997, è per molti versi singolare.
Kate è stata finora perfetta: dieci anni senza commettere una sbavatura, che per un reale ha qualcosa di incredibile. "Waity Kate", Kate che attende, in silenzio, senza dar scandalo un fidanzato il cui maggior interesse è quello di servire la nazione come pilota d'aviazione. Siamo nel 2011 eppure ricorda incredibilmente una storia di Liala. Ci sarebbe, a destra, da spellarsi le mani per la contentezza, se non fosse che questo ambiente schizofrenico nel suo oscillare tra il populismo cafonal-berlusconiano e la torre d'avorio degli integralisti escludesse di fatto ogni autentica consapevolezza conservatrice.