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2 mag 2011
UCCISO BIN LADEN OBAMA: GIUSTIZIA E' FATTA
Washington - Osama Bin Laden è stato ucciso in Pakistan dalle truppe speciali americane. Si chiude un capitolo, forse il più drammatcio della storia statunitense. Quasi dieci anni dopo gli attentati dell'undici settembre lo "sceicco del terrore" è stato ucciso. Lo ha annunciano il presidente americano Barack Obama in un discorso televisivo a tarda notte. Il capo di Al Qaida, ricercato per gli attentati dell'11 settembre, era nascosto in una valle remota del Pakistan. E' stato lo stesso Obama ad autorizzare il raid effettuato da forze speciali dell'esercito americano.
"La sua fine dovrebbe essere salutata da chiunque abbia a cuore la dignità umana e la pace nel mondo", ha dichiarato il presidente americano precisando che "questo è la testimonianza che verrà tramandata ai posteri della grandezza della nazione e della determinazione del popolo americano". poco dopo l'annuncio migliaia di americani sono scesi in piazza a festeggiare.
Cinque persone sono state uccise nel corso del blitz. Lo riferiscono responsabili americani. L’operazione è stata condotta all’alba da una "piccola squadra", di cui i responsabili non vogliono rivelare se composta da membri della Cia o da forze speciali dell’esercito. Secondo alcune informazioni di stampa, l’operazione sarebbe stata compiuta da un team di 14 Navy Seals, le forze speciali d’elite della U.S. Navy, con il contributo operativo degli uomini della Cia. Il commando sarebbe stato trasferito in elicottero dall’Afghanistan in Pakistan: l’operazione mirata sarebbe durata non oltre 15 minuti. Durante il blitz ci sarebbe stato anche un piccolo incidente operativo: uno dei due elicotteri utilizzati inizialmente dal commando avrebbe avuto un "problema tecnico" e i militari sarebbero stati costretti a salire a bordo di un unico velivolo. Fra le vittime ci sarebbe anche un figlio del leader di Al Qaida, altri due uomini, verosimilmente messaggeri di Osama, e una donna, usata come scudo da uno dei presenti. Altre due donne sono state ferite. Nella residenza del leader di Al Qaida si trovavano diverse donne e bambini. Osama bin Laden è morto sotto il fuoco degli uomini del commando, nessuno dei quali è rimasto ferito. "È stata un’operazione particolarmente pericolosa", ha confidato uno dei responsabili. Il "compound" in cui si trovava il leader di al Qaida era circondato da alte mura e filo spinato. I primi segnali sulla presenza di Bin Laden in questo nascondiglio erano stati ricevuti dall’intelligence Usa a settembre 2010.
Giustizia è fatta. Così il presidente americano Barack obama si è rivolto al paese, in diretta dalla casa bianca, alle 23.36 di domenica sera (le 5.36 del mattino in italia), pronunciando le parole più importanti della sua presidenza. Quasi 10 anni dopo gli attentati che l’11 settembre 2001 alle torri gemelle del World trade center e al Pentagono, si chiude un capitolo drammatico che ha cambiato per sempre la storia americana. "Questa sera posso dire agli americani e al mondo intero che gli stati uniti hanno condotto un’operazione che ha portato all’uccisione di osama bin laden, il leader di al qaida e il terrorista responsabile della morte di migliaia di innocenti. In notti come questa, possiamo dire che giustizia è stata fatta".
Tra i primi a congratularsi con il presidente americano è stato l’ ex presidente George Bush, che era alla Casa Bianca al momento degli attentati dell’11 settembre. Bush ha parlato di "un risultato significativo". "La lotta contro il terrorismo continua ma oggi gli Stati Uniti hanno inviato un messaggio inconfondibile: non importa quanto ci vorrà, giustizia verrà fatta". Bush ha reso noto che Obama l’ha chiamato per informarlo dell’operazione compiuta in Pakistan. «Mi sono congratulato con lui e con gli uomini e le donne delle nostre forze militari e delle comunità di intelligence che hanno dedicato la loro vita a questa missione. Hanno la nostra eterna gratitudine. "Questo risultato memorabile segna una vittoria per gli Stati Uniti, per le persone che cercano la pace nel mondo e per tutti coloro che hanno perso cari l’11 settembre 2001".