Un voto utile. A Sinistra
Si avvicina la data del 16 maggio quando SEL proverà a tradurre in numeri quel consenso che percepiamo ma al momento non siamo in grado di quantificare, se non attraverso lusinghieri sondaggi riferiti al voto politico.
L’aspettativa nei nostri confronti è alta. Non vogliamo deludere sapendo che abbiamo meno mezzi da mettere in campo rispetto agli avversari e ai nostri alleati che competono con noi.
Ma abbiamo una marcia in più. Anche oggi a un mercato in una periferia di Torino, Mirafiori sud, la parola magica è Vendola. Molti mi hanno detto “Io sto con Nichi”. E funziona spesso anche con chi è più riottoso, non ne vuole più sapere della politica e soprattutto dei politici, spesso retrocessi a “politicanti”, che non si occupano dei veri problemi.
La delusione è marcata anche verso la “Sinistra” che non sta facendo opposizione al governo. Noi ricordiamo che SEL non è in parlamento. Non avrebbe dubbi sul no alla bombe sulla Libia senza confondersi col pacifismo leghista o avrebbe posizioni chiare sul testamento biologico.
Ma è proprio su questioni come il fine vita che le amministrazioni locali di centrosinistra sono più avanti dei loro rappresentanti a Roma.
A Torino noi abbiamo presentato già nel 2009, in concomitanza alla triste vicenda di Eluana Englaro, una mozione in consiglio comunale per l’istituzione del registro del testamento biologico, il cui intento è stato ripreso l’anno successivo dall’approvazione di una delibera di iniziativa popolare.
Analogamente abbiamo approvato il riconoscimento delle unioni civili, cioè della “famiglia anagrafica basata su vincolo affettivo”, in assenza di una legge nazionale. Abbiamo così contribuito all’affermazione della laicità delle istituzioni, ancorando il Partito Democratico a questa scelta.
E non è stato sempre semplice. Un altro esempio è la modifica dello Statuto Comunale che vi ha inserito il principio dell’acqua pubblica. Su questa strada avevamo come oppositore niente meno che il sindaco Sergio Chiamparino, dichiaratosi da sempre favorevole al Decreto Ronchi.
Proprio sui servizi pubblici locali, oltre che sulla difesa dei diritti, SEL ha avuto un ruolo e auspica di continuare ad averlo. E’ stato molto importante il nostro contributo nella discussione sul trasporto pubblico locale, dove abbiamo deciso di percorrere la strada della gara piuttosto che la vendita a privati di almeno il 40% del capitale e l’affidamento della gestione della locale azienda dei trasporti, la GTT. Abbiamo scommesso sul fatto che GTT potesse vincere la gara, richiedendo come vincolo l’impegno a non procedere successivamente verso la privatizzazione. Ora possiamo dire che abbiamo avuto ragione: la nostra azienda pubblica si è aggiudicata il servizio. La nostra sfida successiva è continuare a dimostrare che un’azienda pubblica possa essere efficiente e individuare modalità di partecipazione degli stessi lavoratori e utenti alla gestione del servizio pubblico di trasporto, dando corso a quanto previsto dall’articolo 43 della Costituzione. Si tratta di un successo rispetto a chi da sinistra ci accusava di procedere alla privatizzazione di GTT.
Questo è invece l’esempio di come noi riteniamo debba lavorare una Sinistra, senza aggettivi, capace di costruire delle politiche di governo, anche differenziandosi in alcune occasioni dalla linea apparentemente maggioritaria. E alcune scelte urbanistiche sono state l’occasione, come il grattacielo Intesa Sanpaolo, nel quale il problema, per noi, non sono stati i metri in più in altezza rispetto alle Mole, ma il suo impatto. Noi lavoreremo affinché la politica urbanistica futura esprima delle sensibili discontinuità rispetto ad alcuni progetti messi in campo negli ultimi anni, soprattutto in corrispondenza al consumo del suolo.
Da questi presupposti pensiamo di costruire dal basso il progetto di un centrosinistra in grado di rappresentare un cambiamento per il Paese, su tutti i temi, compresi il lavoro e il welfare. E’ fondamentale che il nostro riformismo radicale, “né apologeta dell’avversario, né custode cimiteriale del passato”, per dirla come Nichi, possa pesare con dei numeri significativi.
Il voto a SEL è il voto utile alla sinistra. A Torino e negli altri comuni e nelle province dove si rinnovano le amministrazioni.
Monica Cerutti
Un voto utile. A sinistra