Che libri avete letto di recente? Che libri state leggendo?

[Tyler Durden]

Mi indichereste qualche autore particolarmente ferrato sull'ebraismo? grazie

Sull'ebraismo in generale (culto, esegesi, teologia ecc.) : Abraham Joshua Heschel, Yeshayahu Leibowitz, Günter Stemberger...
Sulla mistica in particolare: Gershom Scholem

[Orla]

Sto leggendo Relazioni Pericolose, Le estreme destre in Francia e in Italia (1960 - 1984)
Molto interessante, racconta di come si costituì la realtà OAS in Italia dopo la frammentazione post caccia di De Gaulle e di come, da quel momento, siano nate le relazioni profonde tra la scena di estrema dx francese e quella Italiana. Parla di come l'Italia sia stato un bacino di cultura e di idee a cui attingere per i vicini e scende nei dettagli dei legami tra personaggi, movimenti, riviste, associazioni ecc... L'impiego delle fonti è molto buono, archivi governativi (Ros, SIFAR e archivi di intelligence pre e post sifar, archivi privati di ministri o personaggi di potere) e pubblicazioni accademiche e giornalistiche sia italiane che francesi.

[Fallen]

Sto leggendo ""La Figura Mostruosa di Cristo e la Convergenza dei Monoteismi", del 2011, in libera vendita presso la libreria Primordia a Milano e disponibile anche in PDF in giro per il web (sono in possesso anche del PDF, per info).

Lo sto divorando perchè è forse il libro più interessante in assoluto che sto leggendo in quanto tratta questioni di interesse primario (per quelle che sono le mie istanze) in un modo diverso da quello "classico", più radicale, meno "conciliante" con certe "correnti interne" e soprattutto con una visione di insieme straordinaria e con ipotesi che lette così possono lasciare perplessi ma che pensandoci su sono oggettivamente affascinanti e ricche di spunti, a prescindere dal loro grado di verosimiglianza. Lo consiglio a tutti, questo autore, forse per via della sua appartenenza all'area ideologica etnonazionalista Volkisch e non a quella della "destra radicale", a mio avviso in certi ambiti è meno conosciuto di quanto merita.

[Orla]

di cosa tratta? io sono ignorante sull'ambito di gesù ecc...

[Fallen]

di cosa tratta? io sono ignorante sull'ambito di gesù ecc...

E' fondamentalmente una critica al cristianesimo dal punto di vista identitario, che poi alla fine diventa una trattazione più generale dei vari problemi ad esso connessi, questione ebraica, questione islamica, questione immigrazione di massa / meticciato ecc. La differenza con l'ampia letteratura in questo filone è che non fa una critica "anticlericale" o "anti-chiesa post concilio vaticano ii" bensì smonta totalmente la figura di gesu cristo, considerato un "feticcio mostruoso" il cui uso ha indebolito spiritualmente gli europei, ed una serie di teorie particolari sul giudaismo, considerato non semplice "religione di un popolo che si ritiene eletto" bensì un "mostro psichico" che potenzialmente può, in certi periodi, contesti e luoghi, scegliere di "spostarsi" tramite il processo che lui chiama di "cazarizzazione". Per questa ragione la questione ebraica non va trattata solo come una questione razziale ma anche come una questione psichica/spirituale. Secondo lui, ad esempio, degli "ebrei originari dell'epoca di Mosè" non è rimasto nulla se non dei "residui" ormai nemmeno più ebrei (ad es. i palestinesi) e gli attuali ebrei sono il frutto di varie "cazarizzazioni", non solo gli askenazi ex cazari, ma anche i sefarditi e i falascia sarebbero non "ebrei originari" ma popolazioni vittime del mostro psichico giudaismo che, nel tempo, influisce anche sull'aspetto somatico delle popolazioni che colpisce. Secondo lui i prossimi "aspiranti ebrei" sono i cristiani/calvinisti degli USA e dell'UK, i quali appena verranno loro aperte le porte dell'ebraismo religioso entreranno a far parte del "popolo eletto". In una visione più a lungo termine, prevede addirittura la convergenza dei 3 monoteismi all'interno del monoteismo-padre, il giudaismo, sottolineando anche gli sforzi dottrinari al loro interno in questa direzione. Il tutto condito da un contorno di fatti storici / ideologia (accenna anche il discorso della WWII e vede il NS ed i fascismi europei come un tentativo di arginare la forza prorompente del monoteismo). Include nei monoteismi anche il marxismo, paragonato al cristianesimo.

Alcuni passaggi lasciano un po' perplessi ma al tempo stesso fanno pensare ad un punto di vista diverso da quello di gran parte della cultura "antagonista".

[Lèon Kochnitzky]

ho appena terminato questo https://www.ibs.it/zona-industriale-.../9788899918316
e sto iniziando questo https://www.gogedizioni.it/prodotto/in-fiamme/

[Sentenza]

E' fondamentalmente una critica al cristianesimo dal punto di vista identitario, che poi alla fine diventa una trattazione più generale dei vari problemi ad esso connessi, questione ebraica, questione islamica, questione immigrazione di massa / meticciato ecc. La differenza con l'ampia letteratura in questo filone è che non fa una critica "anticlericale" o "anti-chiesa post concilio vaticano ii" bensì smonta totalmente la figura di gesu cristo, considerato un "feticcio mostruoso" il cui uso ha indebolito spiritualmente gli europei, ed una serie di teorie particolari sul giudaismo, considerato non semplice "religione di un popolo che si ritiene eletto" bensì un "mostro psichico" che potenzialmente può, in certi periodi, contesti e luoghi, scegliere di "spostarsi" tramite il processo che lui chiama di "cazarizzazione". Per questa ragione la questione ebraica non va trattata solo come una questione razziale ma anche come una questione psichica/spirituale. Secondo lui, ad esempio, degli "ebrei originari dell'epoca di Mosè" non è rimasto nulla se non dei "residui" ormai nemmeno più ebrei (ad es. i palestinesi) e gli attuali ebrei sono il frutto di varie "cazarizzazioni", non solo gli askenazi ex cazari, ma anche i sefarditi e i falascia sarebbero non "ebrei originari" ma popolazioni vittime del mostro psichico giudaismo che, nel tempo, influisce anche sull'aspetto somatico delle popolazioni che colpisce. Secondo lui i prossimi "aspiranti ebrei" sono i cristiani/calvinisti degli USA e dell'UK, i quali appena verranno loro aperte le porte dell'ebraismo religioso entreranno a far parte del "popolo eletto". In una visione più a lungo termine, prevede addirittura la convergenza dei 3 monoteismi all'interno del monoteismo-padre, il giudaismo, sottolineando anche gli sforzi dottrinari al loro interno in questa direzione. Il tutto condito da un contorno di fatti storici / ideologia (accenna anche il discorso della WWII e vede il NS ed i fascismi europei come un tentativo di arginare la forza prorompente del monoteismo). Include nei monoteismi anche il marxismo, paragonato al cristianesimo.

Alcuni passaggi lasciano un po' perplessi ma al tempo stesso fanno pensare ad un punto di vista diverso da quello di gran parte della cultura "antagonista".

Insomma un pazzoide

[Fallen]

Insomma un pazzoide

ma ha anche dei difetti

[Sparviero]

E' fondamentalmente una critica al cristianesimo dal punto di vista identitario, che poi alla fine diventa una trattazione più generale dei vari problemi ad esso connessi, questione ebraica, questione islamica, questione immigrazione di massa / meticciato ecc. La differenza con l'ampia letteratura in questo filone è che non fa una critica "anticlericale" o "anti-chiesa post concilio vaticano ii" bensì smonta totalmente la figura di gesu cristo, considerato un "feticcio mostruoso" il cui uso ha indebolito spiritualmente gli europei, ed una serie di teorie particolari sul giudaismo, considerato non semplice "religione di un popolo che si ritiene eletto" bensì un "mostro psichico" che potenzialmente può, in certi periodi, contesti e luoghi, scegliere di "spostarsi" tramite il processo che lui chiama di "cazarizzazione". Per questa ragione la questione ebraica non va trattata solo come una questione razziale ma anche come una questione psichica/spirituale. Secondo lui, ad esempio, degli "ebrei originari dell'epoca di Mosè" non è rimasto nulla se non dei "residui" ormai nemmeno più ebrei (ad es. i palestinesi) e gli attuali ebrei sono il frutto di varie "cazarizzazioni", non solo gli askenazi ex cazari, ma anche i sefarditi e i falascia sarebbero non "ebrei originari" ma popolazioni vittime del mostro psichico giudaismo che, nel tempo, influisce anche sull'aspetto somatico delle popolazioni che colpisce. Secondo lui i prossimi "aspiranti ebrei" sono i cristiani/calvinisti degli USA e dell'UK, i quali appena verranno loro aperte le porte dell'ebraismo religioso entreranno a far parte del "popolo eletto". In una visione più a lungo termine, prevede addirittura la convergenza dei 3 monoteismi all'interno del monoteismo-padre, il giudaismo, sottolineando anche gli sforzi dottrinari al loro interno in questa direzione. Il tutto condito da un contorno di fatti storici / ideologia (accenna anche il discorso della WWII e vede il NS ed i fascismi europei come un tentativo di arginare la forza prorompente del monoteismo). Include nei monoteismi anche il marxismo, paragonato al cristianesimo.

Alcuni passaggi lasciano un po' perplessi ma al tempo stesso fanno pensare ad un punto di vista diverso da quello di gran parte della cultura "antagonista".

Assolutamente eretico ma non da buttare via.
Puoi mica mettere il pdf da qualche parte?

[Pazzoide]

Insomma un pazzoide

Perchè mi hai chiamato?!?