Secondo uno studio dell’autorevole Royal Society britannica, pubblicato nel marzo del 2011, la Cina supererà gli stati Uniti in campo scientifico verso il 2013 (“China to overtake US scienze in two years”, in BBC - Homepage).
Un analisi sulle ricerche pubblicate, una delle misure chiave per misurare il livello di progresso e di produzione scientifica delle diverse nazioni ha mostrato infatti che nel 1996 gli USA avevano pubblicato 292513 ricerche scientifiche, ben dieci volte più della Cina Popolare ferma a 25474 studi pubblicati.
Ma già nel 2008 la situazione risultava profondamente cambiata. Se le ricerche pubblicate negli Stati Uniti avevano raggiunto in quell’anno quota 316317, quelle cinesi erano aumentate di ben sette volte raggiungendo quota 184080, permettendo già in quell’anno alla Cina il sorpasso sulla Gran Bretagna e l’acquisizione della posizione di “numero due” su scala planetaria in un settore strategico per il processo produttivo globale: e la dinamica sta continuando in questi ultimi tre anni, tanto da far prevedere all’istituto britannico l’ottenimento del primato mondiale da parte della Cina ed il suo sorpasso sugli Usa entro il 2013, in quello che essi reputano un importante “barometro della capacità di un paese di competere sulla scena mondiale”.
Non è un risultato che cade dal cielo, ma il sottoprodotto del fatto che la spesa totale cinese per la ricerca scientifica è cresciuta ogni anno di ben il 20% dal 1999 fino ad oggi e che già nel solo 2006, nel giro di un solo anno, si erano laureati nelle università cinesi addirittura un milione e mezzo di studenti in facoltà scientifiche e ingegneria, assai più di tutti gli abitanti di Milano, neonati e bambini inclusi.
http://www.lacinarossa.net/?p=473