Berlusconi: "La Moratti incivile? Macché, i veri violenti a sinistra" - Interni - ilGiornale.it del 12-05-2011
Stoccata di Berlusconi a Pisapia: "E' il candidato dei centri sociali"
La polemica non si attenua. La Moratti torna alla carica: "Pisapia frequentava terroristi". Persone che militavano in Prima Linea. Da Marco Donat Cattin a Roberto Sandalo, ecco gli estremisti che negli anni '70 furono ospiti a casa di Pisapia: GALLERY. Pure Berlusconi attacca: "Pisapia è il candidato dell’estrema sinistra e dei centri sociali che sono un covo di violenti e dei facinorosi". Solo il Fatto prova a soccorrerolo: la Moratti fu condannata a pagare due multe
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Milano - C'è una foto, sgranata e in bianco e nero, che la dice lunga sul clima d'odio e di tettore che correva negli anni di Piombo (guarda la gallery). Marco Donat Cattin fa il suo ingresso nell'aula del tribunale: Lacoste blu e ilo volto schermato dagli occhiali da sole, guarda con sfida i giudici. Non gli interessa il verdetto. A un passo da lui Roberto Sandalo, l'ex amico conosciuto da sempre come "Roby il Pazzo" e ora accusatore. Sono gli anni dei maxi processi a Prima Linea, sono gli anni in cui la giustizia riesce ad averla vinta sui gruppi terroristici di sinistra. Ma, fra le carte dei processi ai compagni che sbagliano, finisce il candidato per la sinistra al Comune di Milano Giuliano Pisapia che, negli anni di Piombo, "vantava" amicizie tra gli estremisti di Prima Linea. Un estremismo che, però, non è cambiato negli anni. Tra i suoi alleati alla corsa a Palazzo Marino ci sono infatti la sinistra radicale e i centri sociali. Anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non ha dubbi: "Pisapia è alleato delle frange violente"
Dopo la bagarre scatenata ieri dalle accuse in diretta tv, il sindaco Letizia Moratti non arretra un attimo. Sebbene la sentenza della Corte di Assise scagioni Pisapia dal furto del furgone (successivamente utilizzato per punire e pestare William Sisti, capo del servizio d’ordine del Movimento dei Lavoratori per il Socialismo), la Moratti fa comunque notare che dalle carte emerge un quadro davvero inquietante: "Questo episodio dimostra la frequentazione di terroristi da parte di Pisapia". "Io - rimarca il primo cittadino di Milano - ho sottolineato una vicenda che politicamente ha visto in quegli anni Pisapia avere frequentazioni di quel tipo, avere frequentazioni di personalità ben precise".
La Moratti punta il dito contro i compagni del collettivo di via Decembrio riesumando scheletri morti e sepolti, un passato che fa male e che, ancora oggi, esige una spiegazione. Perché il finire degli anni Settanta è stato segnato da una violenza senza precedenti. Chi l'ha vissuta in quegli anni, ricorda una Milano con i posti di blocco, dove l'allerta era sempre al massimo. "La colpa è di Pisapia che nasconde la propria provenienza culturale e poliotica - interviene il ministro della Difesa, Ignazio La Russa - a me nessuno mi viene a dire che negli anni Settanta ero segretario del Fronte della Gioventù perché non l’ho mai nascosto".
Pisapia non ha rubato nessuna auto. Questo è un dato di fatto. Pisapia non ha partecipato ad alcun pestaggio. Questo è un altro dato di fatto. Ma, in base alle stesse ammissioni dei terroristi che a metà degli anni Ottanta finirono alla sbarra, l'appartamento di via Pdgora vantava - appunto - frequentazioni scottanti. Quei compagni in eskimo che si preparavano a fare la rivoluzione armata. C'era Marco Donat Cattin che, da lì a un paio d'anni, avrebbe ammazzato il magistrato Emilio Alessandrini. Davanti a queste frequentazioni la Moratti non può (e non deve) dirsi pentita. Per questo, a margine della registrazione di una tribuna elettorale in Rai, durante la quale tra i due candidati è calato un gelo pesantissimo, la Moratti ha insistito che "non può essere considerata come moderata la storia di una persona che in quegli anni era vicina ad ambienti terroristici".
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