Rif: Napoli , rifiuti in strada ... niente tasse
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flo
MAPPA DISCARICHE ABUSIVE IN ITALIA
Ecco qualche riferimento sulle discariche abusive regione per regione:
Piemonte: 335 discariche.
Lombardia: 541 discariche.
Liguria: 305 discariche.
Emilia Romagna: 380 discariche.
Toscana: 436 discariche.
Lazio: 426 discariche.
Campania: 225 discariche.
Basilicata: 152 discariche.
Puglia: 599 discariche.
MAPPA DISCARICHE AUTORIZZATE IN ITALIA
Le discariche per i rifiuti autorizzate variano da regione a regione per quantità. Ecco ciò che emerge secondo i dati diffusi dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente:
Piemonte: 22
Lombardia: 6
Veneto: 17
Liguria: 15
Emilia Romagna: 26
Toscana: 22
Lazio: 10
Abruzzo: 27
Campania: 3
Puglia: 18
Basilicata: 12
Calabria: 25
Sicilia: 66
fonte???
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blobb
fonte???
http://www.ecoo.it/articolo/discaric...n-italia/8329/
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blobb
e bassolino mica l'ha dato a dei mafiosi...... è sempre una delle imprese piu importanti d'italia.....
concordo con te che chi doveva controllare ha le medesime colpe....
ma come vedi tutto è interconnesso, a napoli c'è la monnezza anche perchè ci speculano le industrie del nord
come per tutti i disastri del sud..
LA monnezza attuale mi dà più l'idea di un mancato accordo con chi di dovere a dirti il vero .
La questione dei rifiuti tossici penso ormai sia finita anche se non si può essere mai sicuri .
Rif: Napoli , rifiuti in strada ... niente tasse
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flo
MAPPA DISCARICHE ABUSIVE IN ITALIA
Ecco qualche riferimento sulle discariche abusive regione per regione:
Piemonte: 335 discariche.
Lombardia: 541 discariche.
Liguria: 305 discariche.
Emilia Romagna: 380 discariche.
Toscana: 436 discariche.
Lazio: 426 discariche.
Campania: 225 discariche.
Basilicata: 152 discariche.
Puglia: 599 discariche.
MAPPA DISCARICHE AUTORIZZATE IN ITALIA
Le discariche per i rifiuti autorizzate variano da regione a regione per quantità. Ecco ciò che emerge secondo i dati diffusi dall’Agenzia per la protezione dell’ambiente:
Piemonte: 22
Lombardia: 6
Veneto: 17
Liguria: 15
Emilia Romagna: 26
Toscana: 22
Lazio: 10
Abruzzo: 27
Campania: 3
Puglia: 18
Basilicata: 12
Calabria: 25
Sicilia: 66
sempre per il fatto che hai grandi difficoltà nella lettura e nell'apprendimento anche dei concetti molto semplici, e non sei stato in grado di compredere quello che ho scritto prima tento di spiegartelo un'altra volta.
I dati che hai postato riguardano le discariche legali attualmente attive, e vogliono dire molto poco, in Capania negli ultimi venti anni sono state costruite più discariche legali che in ogni altra regione, se attualmente nelle altre regioni le discariche attive sono di più è per il semplice fatto che a causa dello sversamento di rifiuti di origine industriale da altre regioni, di scelte come la produzione delle false ecoballe, la non apertura degli impianti di compostaggio, la trasformazione dei CDR in STIR (impianti poco più che tritarifiuti), in Campania la vita media delle discariche è di poco più di due o al massimo tre anni, mentre nella altre regioni le discariche durano anche decenni.
PEr quanto riguarda le discariche abusive, innanzitutto in piemonte, lombardia, Liguria e veneto vengono stoccati quasi esclusivamente rifiuti patani, mentre in Campania ed al sud la maggior parte dei rifiuti tossici non è prodotta in loco ma importata dalla patana, poi bisogna vedere la grandezza di queste discariche e la tipologia di materiale presente all'interno, dato che una discarica di enormi dimensioni che contiene materiali tossici, è molto più pericolosa di dieci più piccole contenti materiali inerti o poco pericolosi, se i lombardi, i veneti, i piemontesi ed i liguri non protestano contro le discariche abusive e non si mobilitano per impedire lo sversamento abusivo di rifiuti tossici nelle loro regioni sono fatti loro, e non mi sembra un motivo valido afficnchè i cittadini della Campania non si ribellino allo sfersamento di rifiuti all'interno delle discariche abusive
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flo
nel lazio certe scene non sono tanto frequenti dato che la percentuale di raccolta differenziata non è tanto diversa dalla Campania, inoltre foto del genere si possono fare anche nei quartieri di napoli dove si pratica la raccolta porta a porta tra cui Bagnoli dove la percentuale è maggiore del 90%
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flo
tratto dal mattino di Napoli del 22 dicembre 2010
Differenziata a Napoli, 7 quartieri virtuosi
Ma a Natale città sommersa dai rifiuti
Differenziata a Napoli, 7 quartieri virtuosi Ma a Natale città sommersa dai rifiuti*-*Il Mattino
NAPOLI (22 dicembre) - A Napoli non solo tonnellate di rifiuti per le strade, ma anche cittadini virtuosi con livelli europei nella differenziata. Pubblicati ieri i dati del Wwf della raccolta «porta a porta» in quartieri della città: Bagnoli, Ponticelli, Centro Direzionale , Chiaiano, Colli Aminei, San Giovanni a Teduccio, Rione Alto. Bagnoli con i suoi 19.236 abitanti è il quartiere più virtuoso con il 91,11% di differenziata (su 3.519 tonnellate di rifiuti prodotti da gennaio a settembre 2010 ben 3.206 non vanno in discarica).
Seguono il Centro direzionale con l'84,25% per 2.349 abitanti, Chiaiano con 72,63% per 24.860 abitanti, i Colli Aminei con 68,43% per 21.961 abitanti, Ponticelli con 65,43% per 10.888 abitanti, Rione Alto con il 64,68% per un totale di 16.509 abitanti, San Giovanni a Teduccio con 50,15% di differenziata per 31.876 abitanti.
2100 tonnellate in strada. Sono circa 2100 le tonnellate di rifiuti che giacciono in strada a Napoli dopo la raccolta di questa notte, 150 in più rispetto a ieri. «Stanotte la raccolta è stata regolare - afferma l'assessore all' igiene del Comune, Paolo Giacomelli - ma i risultati si vedranno solo domani». Ottocento tonnellate sono state conferite nella discarica di Chiaiano. «Qui sono stati risolti i problemi tecnici che hanno rallentato il lavoro dei camion nei giorni scorsi - afferma Giacomelli - costruendo due luoghi separati per lo sversamento dei camion». Ancora a rilento gli impianti Stir (stabilimenti di tritovagliatura ed imballaggio rifiuti) di Tufino, dove sono state conferite ieri solo 138 tonnellate e di Giugliano, dove vi sono lunghe file di camion in attesa di sversare. L'Asìa è stata autorizzata a sversare 110 tonnellate a Caivano per alleggerire la situazione mentre altre 400 sono state conferite a S. Maria Capua Vetere, dove la situazione è migliore.
La situazione a Napoli. A Napoli è pesante la situazione nei quartieri del centro storico. Ad Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe, Stella e San Carlo Arena - annuncia Giacomelli - questa sera a partire dalle 20 sarà effettuata una raccolta straordinaria. Sono 120 in totale i compattatori a disposizione dell' Asia per la raccolta in strada. Restano negative le prospettive per Natale. «Non si riuscirà a smaltire l'arretrato - afferma l' assessore, ma solo a migliorare la situazione se si potrà continuare a sversare a questi ritmi». Il Comune sollecita l' ufficio flussi della Regione a definire il funzionamento degli impianti Stir per i giorni di Natale e del 26 dicembre. «Vorremmo sapere - dice Giacomelli - dove si potrà sversare in questi due giorni».
Replica della Regione all'assessore. Sono circa 1500, e non 2100, le tonnellate di rifiuti accumulate nelle strade di Napoli. Lo precisa l'ufficio flussi della Regione Campania, che coordina il movimento dei compattatori, replicando all' assessore all' igiene del Comune Paolo Giacomelli. «Questa notte a Chiaiano lo sversamento degli 80 mezzi dell' Asìa è terminato alle 8, cioè un'ora prima della chiusura, perché non c'erano altri mezzi pronti a sversare», aggiunge l'Ufficio della Regione. «Per quanto riguarda l'impianto stir di Giugliano non è previsto che i mezzi dell'Asìa debbano scaricare, mentre a Caivano sono state scaricare 112 tonnellate su 120 ed a Santa Maria Capua Vetere 398 su 400». Tra Regione Campania e Comune di Napoli da giorni è polemica sul funzionamento dell'As^a , l'azienda comunale salute e igiene urbana
tratto dalla reublica
Raccolta porta a porta Bagnoli la pi
Raccolta porta a porta
Bagnoli la più virtuosaCittadini napoletani campioni della differenziata. Il Wwf presenta i risultati raggiunti con il prelievo della spazzatura casa per casa. Il quartiere dell'area occidentale supera il 90 per centodi ADELE BRUNETTI
Napoletani, campioni della differenziata. Un paradosso che il Wwf conferma, dati alla mano, attraverso gli esiti positivi della raccolta dei rifiuti “porta a porta” attivata in sette quartieri: Colli Aminei, Ponticelli, Chiaiano, Bagnoli, Rione Alto, San Giovanni a Teduccio e Centro Direzionale. Risultato? Centotrentamila abitanti virtuosi - il 13 per cento della popolazione partenopea - che hanno sottratto alle discariche il 66,09 per cento dell’immondizia prodotta.
Il record va ai 19 mila residenti di Bagnoli, con un picco del 91,11 per cento di differenziata. Zone ad impatto ambientale ridotto che, dal 2008 ad oggi, hanno contribuito ad aumentare le percentuali di raccolta cittadina dal 14,45 per cento al 18,90, ferma nel 2000 all’1,32 per cento. Traguardi testimoniati anche da un’inchiesta-video con le tante voci che esigono un cambiamento.«Le istituzioni non devono ignorare la disponibilità e il senso civico dei napoletani che vogliono essere messi nella condizione effettiva di partecipare alla soluzione del problema rifiuti» commenta Stefano Leoni, presidente del Wwf Italia. «La politica non può scommettere esclusivamente sul mero smaltimento: è un approccio obsoleto». Se la raccolta differenziata coinvolgesse l’intera città, «su 1500 tonnellate quotidiane, 400 andrebbero avviate al riciclaggio. Un risparmio per le discariche di dodicimila tonnellate al mese, un abbattimento del 40 per cento». Partendo da una premessa, «il cittadino campano produce 500 chili di rifiuti annui, meno rispetto, ad esempio, ai toscani che ne producono 650 chili».
Per il Wwf uscire dall’eterna emergenza è possibile, «basta puntare sull’accrescimento della raccolta “porta a porta”, la riduzione programmata degli imballaggi, la realizzazione di nuovi impianti di compostaggio e l’attivazione dei nove siti esistenti e dichiarati non idonei». Al momento, infatti, tutto l’organico campano lascia i confini regionali, pesando sulle tasche dei contribuenti. «E’ un’assurdità tra le tante che delegittimano la serietà di una politica fondata unicamente sull’incenerimento».
Contro la scelta di attivare in regione quattro inceneritori, si scaglia Gaetano Benedetto, responsabile Politiche ambientali del Wwf, che chiarisce: «Parliamo di una decisione sovradimensionata rispetto ad una prospettiva di gestione in normalità». Uno sguardo ai numeri legati agli inceneritori: Acerra ha una capacità di combustione di 600 mila tonnellate annue, il secondo impianto del napoletano, forse localizzato a Giugliano, dovrebbe accoglierne 300 mila, Napoli 350 mila, Salerno 540 mila.
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don Peppe
sempre per il fatto che hai grandi difficoltà nella lettura e nell'apprendimento anche dei concetti molto semplici, e non sei stato in grado di compredere quello che ho scritto prima tento di spiegartelo un'altra volta.
I dati che hai postato riguardano le discariche legali attualmente attive, e vogliono dire molto poco, in Capania negli ultimi venti anni sono state costruite più discariche legali che in ogni altra regione, se attualmente nelle altre regioni le discariche attive sono di più è per il semplice fatto che a causa dello sversamento di rifiuti di origine industriale da altre regioni, di scelte come la produzione delle false ecoballe, la non apertura degli impianti di compostaggio, la trasformazione dei CDR in STIR (impianti poco più che tritarifiuti), in Campania la vita media delle discariche è di poco più di due o al massimo tre anni, mentre nella altre regioni le discariche durano anche decenni.
PEr quanto riguarda le discariche abusive, innanzitutto in piemonte, lombardia, Liguria e veneto vengono stoccati quasi esclusivamente rifiuti patani, mentre in Campania ed al sud la maggior parte dei rifiuti tossici non è prodotta in loco ma importata dalla patana, poi bisogna vedere la grandezza di queste discariche e la tipologia di materiale presente all'interno, dato che una discarica di enormi dimensioni che contiene materiali tossici, è molto più pericolosa di dieci più piccole contenti materiali inerti o poco pericolosi, se i lombardi, i veneti, i piemontesi ed i liguri non protestano contro le discariche abusive e non si mobilitano per impedire lo sversamento abusivo di rifiuti tossici nelle loro regioni sono fatti loro, e non mi sembra un motivo valido afficnchè i cittadini della Campania non si ribellino allo sfersamento di rifiuti all'interno delle discariche abusive
Caro don Peppe , "tu si' proprie 'na capa tosta " .
Qua non si sta parlando di quello che succede nella Lombardia, Piemonte, Veneto, Lazio o altra regione d'Italia . Si parla esplicitamente di problemi di monnezza che affliggono la sola "Napoli" da anni , con Berlusconi e senza Berlusconi , diciamo anche quando il Berlusconi politico neanche esisteva .
Buttarla in caciara così semplicisticamente non mi pare sia onesto : Berlusconi con la monnezza di Napoli non c'entra un cazzo , c'entrano eccome gli attuali e passati amministratori di sinistra .
Se poi vogliamo parlare di importazioni di monnezze dalle altrui regioni sempre e comunque dobbiamo indicare i colpevoli negli stessi amministratori che hanno stipulato contratti (mazzette) con ditte provenienti da altre regioni, perchè non solo hanno riempito Napoli di monnezza propria ma hanno anche provveduto ad importarne da altre parti d'Italia , una ragione in più per schifarli ulteriormente .
Mi pare sia una ragione in più per condannare coloro a cui tu pare stia dando ragione cioè : le amministrazioni sinistrate di monnezzari .
Non è bello per un napoletano , qualora tu lo sia , proteggere ad oltranza chi ancora oggi fa vivere te e la tua famiglia e l'intera popolazione napoletana nella monnezza . "A me 'a munnezz nun'm piace ... a te pare ca sì " :)
Rif: Napoli , rifiuti in strada ... niente tasse
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albertob
Qualcuno l'appalto glielo avrà dato ........o mi vuoi far credere che ha fatto tutto da sola ?
se in un qualsiasi paese del mondo una ditta che ottiene un appalto publico, provoca disastri ambiantali come quelli provocati provocati dall'impregilo in Campania, i dirigenti di questa ditta passano parecchi guai con la giustizia e spesso considerano il minore dei mali finire in carcere, poiché al di fuori rischierebbero il linciaggio, solo a Napoli invece si da la colpa ai cittadini che avrebbero votato chi ha dato l'appalto, ed alla società gli danno anche il benservito costituito dalla vendita della cava di chiaiano.
Peraltro la gara di appalto vinta dall'impregilo fu organizzata da rastrelli del cetrodestra, e la firma che confermava l'appalto fu messa da bassolino, quindi indimpendemtenete da chi votano i cittadini i risultati sono sempre gli stessi, dato che i candidati di entrambi gli schieramenti sono scelti dai partiti naionali, che li scelgono in base alla loro fedeltà agli interessi del'impreditoria patana